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Alain Arias-Misson – The Visitor
Nessuno sa con precisione da dove viene né dove va: ovunque si presenta sopratutto come un ‘visitatore’…lasciando dappertutto delle tracce fosforescenti che svaniscono dopo il suo passaggio.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Entropyart|in|progress esporrà a partire dal 7 maggio 2009- le opere fotografiche e video dell'artista
Alain Arias-Misson
nato a Bruxelles nel 1936, è cresciuto a New York dove ha studiato.
In seguito si reca in Spagna, in Belgio e poi ritorna negli Stati Uniti. Attualmente risiede a Parigi e a Venezia lasciando dappertutto delle tracce fosforescenti che svaniscono dopo il suo passaggio. Nessuno sa con precisione da dove viene né dove va: ovunque si presenta sopratutto come un 'visitatore'.
Negli anni '60 è stato uno dei pochi innovatori al mondo nel campo della poesia visiva che si poneva in antitesi alla poesia concretista, al fine di ottenere una convergenza dell'immagine, del suono e della parola, negli oggetti e nelle immagini riprodotte.
Nomade della scrittura e scrittore di tutto.
Pubblica cinque romanzi negli Stati Uniti, nel contesto della 'New American Writing' con gli amici scrittori Walter Abish e Joe McElroy.
Partecipa poi in Spagna alla creazione del 'movimento poetico sperimentale' a fianco di Joan Brossa, dei musicisti Zai Hildago e Marchetti.
Con i suoi "Public Poems" è vicino a Ignazio Gomez de Liaño, il grande filosofo spagnolo e Herminio Molero, il poeta pop-star. In seguito in Italia entra completamente nell'avanguardia 'eroica e guerriera' della scrittura visiva con Sarenco, Miccini, Julien Blaine, Jean-Francois Bory; in America del Sud è in contatto con Padin et Vigo, in Belgio con Paul De Vree, in Germania con Carlfriedrich Claus, in Francia con Marc Dachy, in Giappone con Seiichi Niikuni e Kitasono Katue. Negli Stati Uniti frequenta, nella Galleria di Emily Harvey, gli artisti del movimento Fluxus.
Sebbene il principio di una poetica visiva fondata sul linguaggio abbia continuato a costituire la matrice dell'opera di Arias-Misson, egli ne ha superato i limiti durante gli ultimi vent'anni mediante la costruzione di un Osservatorio Sciamanico in un giardino scultoreo settecentesco alla Fondazione Villa Buttafava di Gallarate e la costruzione di nuove installazioni sul tema dell'automobile (Poemobile).
Fra le più significative e recenti mostre collettive figurano: la Biennale di Lodz, Polonia 2004, la Biennale di Lione, il Museo di Marsiglia, la Biennale di San Paolo, la Biennale di Venezia 2005 (evento collaterale sponsorizzato dal Museo degli Artisti, Polonia e da White Box di New Art),OPEN (la mostra internazionale di Installazione e Scultura all'aperto tenutasi al Lido nel Settembre 2004), e così via. I suoi lavori sono presenti in molti musei, come ad esempio il Getty Museum, California, il Museo di Bolzano, il Museo Statale di Amsterdam, il Museo Statale di Stoccarda e in molte importanti collezioni.
Fra le più recenti mostre personali ricordiamo quella presso la Emily Harvey Gallery di New York e Venezia (2001-2002) e quella presso la Galerie Lara Vincy, Parigi (2003) e la Galerie Depardieu di Nizza.
Alain Arias-Misson
nato a Bruxelles nel 1936, è cresciuto a New York dove ha studiato.
In seguito si reca in Spagna, in Belgio e poi ritorna negli Stati Uniti. Attualmente risiede a Parigi e a Venezia lasciando dappertutto delle tracce fosforescenti che svaniscono dopo il suo passaggio. Nessuno sa con precisione da dove viene né dove va: ovunque si presenta sopratutto come un 'visitatore'.
Negli anni '60 è stato uno dei pochi innovatori al mondo nel campo della poesia visiva che si poneva in antitesi alla poesia concretista, al fine di ottenere una convergenza dell'immagine, del suono e della parola, negli oggetti e nelle immagini riprodotte.
Nomade della scrittura e scrittore di tutto.
Pubblica cinque romanzi negli Stati Uniti, nel contesto della 'New American Writing' con gli amici scrittori Walter Abish e Joe McElroy.
Partecipa poi in Spagna alla creazione del 'movimento poetico sperimentale' a fianco di Joan Brossa, dei musicisti Zai Hildago e Marchetti.
Con i suoi "Public Poems" è vicino a Ignazio Gomez de Liaño, il grande filosofo spagnolo e Herminio Molero, il poeta pop-star. In seguito in Italia entra completamente nell'avanguardia 'eroica e guerriera' della scrittura visiva con Sarenco, Miccini, Julien Blaine, Jean-Francois Bory; in America del Sud è in contatto con Padin et Vigo, in Belgio con Paul De Vree, in Germania con Carlfriedrich Claus, in Francia con Marc Dachy, in Giappone con Seiichi Niikuni e Kitasono Katue. Negli Stati Uniti frequenta, nella Galleria di Emily Harvey, gli artisti del movimento Fluxus.
Sebbene il principio di una poetica visiva fondata sul linguaggio abbia continuato a costituire la matrice dell'opera di Arias-Misson, egli ne ha superato i limiti durante gli ultimi vent'anni mediante la costruzione di un Osservatorio Sciamanico in un giardino scultoreo settecentesco alla Fondazione Villa Buttafava di Gallarate e la costruzione di nuove installazioni sul tema dell'automobile (Poemobile).
Fra le più significative e recenti mostre collettive figurano: la Biennale di Lodz, Polonia 2004, la Biennale di Lione, il Museo di Marsiglia, la Biennale di San Paolo, la Biennale di Venezia 2005 (evento collaterale sponsorizzato dal Museo degli Artisti, Polonia e da White Box di New Art),OPEN (la mostra internazionale di Installazione e Scultura all'aperto tenutasi al Lido nel Settembre 2004), e così via. I suoi lavori sono presenti in molti musei, come ad esempio il Getty Museum, California, il Museo di Bolzano, il Museo Statale di Amsterdam, il Museo Statale di Stoccarda e in molte importanti collezioni.
Fra le più recenti mostre personali ricordiamo quella presso la Emily Harvey Gallery di New York e Venezia (2001-2002) e quella presso la Galerie Lara Vincy, Parigi (2003) e la Galerie Depardieu di Nizza.
07
maggio 2009
Alain Arias-Misson – The Visitor
Dal 07 al 31 maggio 2009
fotografia
arte contemporanea
arte contemporanea
Location
ENTROPY ART IN PROGRESS
Napoli, Via Bisignano, 68, (Napoli)
Napoli, Via Bisignano, 68, (Napoli)
Orario di apertura
da lunedì a venerdì 16.30 – 20; (la mattina solo su appuntamento);
sabato e domenica chiuso
Vernissage
7 Maggio 2009, ore 18.30
Autore
Curatore