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Alain Laboile – The Family at the edge of the world
In una prestigiosa mostra gli scatti più importanti e significativi del fotografo francese Alain Laboile che, dal 2007, ha iniziato a lavorare al suo album di famiglia. Immagini in bianco e nero oltre il tempo in uno spazio sospeso.
Comunicato stampa
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Venerdì 12 maggio 2017 si inaugura al MAT Museo dell’Alto Tavoliere di San Severo 'The family (at the edge of the world)', la mostra del fotografo francese Alain Laboile, rientra nella programmazione dell’Assessorato alla Cultura della Città di San Severo ed è curata dallo stesso Museo dell’Alto Tavoliere di San Severo e dal Movimento Culturale Spiragli di Altamura in collaborazione con Linearte ed ha il prestigioso patrocinio della Regione Puglia.
La mostra, che resterà aperta fino al 18 giugno 2017, rientra nell’ambito della rassegna “Epicentro”, organizzata e promossa dal Movimento Culturale Spiragli di Altamura, in collaborazione con il MAT Museo dell’Alto Tavoliere e l’Accademia della Crusca e nella rassegna del MAT Museo dell’Alto Tavoliere di San Severo sul tema “L’Oltre, l’Altro, l’Altrove”, in una sinergia culturale che vede lavorare insieme differenti ambiti territoriali della Puglia in una visione comune di sistema turistico-culturale.
L’esposizione riunisce 50 fotografie tra le più importanti e significative realizzate da Laboile a partire dal 2007, quando, all’età di 39 anni, iniziò a lavorare al suo album di famiglia, ritraendo i suoi figli nei loro giochi spensierati, dal suo capanno su un terreno isolato nel sud della Francia: fotografo autodidatta che possedeva una sola immagine della sua infanzia, voleva semplicemente documentare il passaggio del tempo con la sua famiglia. La casa, il campo, il bosco e lo stagno sono alcuni dei set a cielo aperto in cui le forze telluriche sembrano impossessarsi dei giovani corpi in movimento. Immagini in bianco e nero oltre il tempo in uno spazio sospeso, in un respiro trattenuto che rende gli scatti di Laboile senza tempo, al di là del tempo, in un tempo che, se non è proprio infinito, riesce almeno a trasmettere a chi osserva un prolungarsi di esso in uno stato di armonica cessazione temporale.
L’allestimento, progettato e realizzato dalla factory pugliese Sistemalab, si snoda attraverso un percorso articolato, in cui il tema dell’infanzia, della sua prorompete vitalità, emerge in tutta la sua positiva e contagiosa energia; in cui l’Oltre, l’Altro e l’Altrove sono contrassegnati da passaggi espositivi di sospensione, da atmosfere che proiettano il visitatore in una dimensione in cui l’Altro è percepito come l’essere umano libero che ciascuno di noi sogna di rimanere – quasi mai riuscendoci – e l’Altrove come il paesaggio arcadico in cui il visitatore si identificherà, agognandolo quale possibile luogo in cui poter vivere per conservare la vera essenza di sé. Il bianco e nero dell’allestimento riesce infine ad amplificare questa visita emozionale alla mostra.
Alain Laboile, che sarà presente il giorno dell’inaugurazione, è nato a Bordeaux il 1° maggio del 1968. Da quando i suoi scatti, raccolti nell’album 'La Famille', sono stati resi pubblici sul web, ogni giorno migliaia di persone attendono nuove immagini di questa speciale tribù. Immagini spensierate, spontanee, non posate, dei ragazzi mentre giocano in casa o all’aperto, a stretto contatto con la natura. Nel dicembre del 2012, il talento di Laboile è stato celebrato dal New York Times. Da allora il lavoro è stato esposto in Giappone, negli Stati Uniti, in Olanda, in Argentina ed in Francia dove espone spesso a Parigi. Il grande fotografo americano Jock Sturges lo decreta tra i migliori fotografi viventi. Oggi le fotografie di Alain Laboile hanno una loro collocazione nella tradizione storica della fotografia familiare e, dal 2014, fanno parte della collezione permanente del Musée Français de la Photographie a Bièvres, in Francia Kehrer Verlag, uno dei più grandi editori d'arte tedeschi, gli ha dedicato una monografia nel 2015.
A corredo dell’intera mostra sarà presentato un catalogo edito da Claudio Grenzi Editore, con testi inediti di Elena Antonacci, Direttrice del MAT Museo dell’Alto Tavoliere di San Severo, e Bartolomeo Smaldone, Presidente del Movimento Culturale Spiragli.
La gestione dei servizi della mostra è a cura di Anna Coppola, Gioseana Diomede, Giuseppe Di Iorio, Valentina Giuliani, Ambra Inglese, Graziano Urbano e Antonello Vigliaroli, operatori culturali presso il MAT Museo dell’Alto Tavoliere (Lavoro & Solidarietà), e dei Volontari del Servizio Civile Nazionale Michele Ardito, Simona Braccia, Alessia Cassano, Federica delli Calici, Valeria Fatone, Fabio Volza.
La mostra, che resterà aperta fino al 18 giugno 2017, rientra nell’ambito della rassegna “Epicentro”, organizzata e promossa dal Movimento Culturale Spiragli di Altamura, in collaborazione con il MAT Museo dell’Alto Tavoliere e l’Accademia della Crusca e nella rassegna del MAT Museo dell’Alto Tavoliere di San Severo sul tema “L’Oltre, l’Altro, l’Altrove”, in una sinergia culturale che vede lavorare insieme differenti ambiti territoriali della Puglia in una visione comune di sistema turistico-culturale.
L’esposizione riunisce 50 fotografie tra le più importanti e significative realizzate da Laboile a partire dal 2007, quando, all’età di 39 anni, iniziò a lavorare al suo album di famiglia, ritraendo i suoi figli nei loro giochi spensierati, dal suo capanno su un terreno isolato nel sud della Francia: fotografo autodidatta che possedeva una sola immagine della sua infanzia, voleva semplicemente documentare il passaggio del tempo con la sua famiglia. La casa, il campo, il bosco e lo stagno sono alcuni dei set a cielo aperto in cui le forze telluriche sembrano impossessarsi dei giovani corpi in movimento. Immagini in bianco e nero oltre il tempo in uno spazio sospeso, in un respiro trattenuto che rende gli scatti di Laboile senza tempo, al di là del tempo, in un tempo che, se non è proprio infinito, riesce almeno a trasmettere a chi osserva un prolungarsi di esso in uno stato di armonica cessazione temporale.
L’allestimento, progettato e realizzato dalla factory pugliese Sistemalab, si snoda attraverso un percorso articolato, in cui il tema dell’infanzia, della sua prorompete vitalità, emerge in tutta la sua positiva e contagiosa energia; in cui l’Oltre, l’Altro e l’Altrove sono contrassegnati da passaggi espositivi di sospensione, da atmosfere che proiettano il visitatore in una dimensione in cui l’Altro è percepito come l’essere umano libero che ciascuno di noi sogna di rimanere – quasi mai riuscendoci – e l’Altrove come il paesaggio arcadico in cui il visitatore si identificherà, agognandolo quale possibile luogo in cui poter vivere per conservare la vera essenza di sé. Il bianco e nero dell’allestimento riesce infine ad amplificare questa visita emozionale alla mostra.
Alain Laboile, che sarà presente il giorno dell’inaugurazione, è nato a Bordeaux il 1° maggio del 1968. Da quando i suoi scatti, raccolti nell’album 'La Famille', sono stati resi pubblici sul web, ogni giorno migliaia di persone attendono nuove immagini di questa speciale tribù. Immagini spensierate, spontanee, non posate, dei ragazzi mentre giocano in casa o all’aperto, a stretto contatto con la natura. Nel dicembre del 2012, il talento di Laboile è stato celebrato dal New York Times. Da allora il lavoro è stato esposto in Giappone, negli Stati Uniti, in Olanda, in Argentina ed in Francia dove espone spesso a Parigi. Il grande fotografo americano Jock Sturges lo decreta tra i migliori fotografi viventi. Oggi le fotografie di Alain Laboile hanno una loro collocazione nella tradizione storica della fotografia familiare e, dal 2014, fanno parte della collezione permanente del Musée Français de la Photographie a Bièvres, in Francia Kehrer Verlag, uno dei più grandi editori d'arte tedeschi, gli ha dedicato una monografia nel 2015.
A corredo dell’intera mostra sarà presentato un catalogo edito da Claudio Grenzi Editore, con testi inediti di Elena Antonacci, Direttrice del MAT Museo dell’Alto Tavoliere di San Severo, e Bartolomeo Smaldone, Presidente del Movimento Culturale Spiragli.
La gestione dei servizi della mostra è a cura di Anna Coppola, Gioseana Diomede, Giuseppe Di Iorio, Valentina Giuliani, Ambra Inglese, Graziano Urbano e Antonello Vigliaroli, operatori culturali presso il MAT Museo dell’Alto Tavoliere (Lavoro & Solidarietà), e dei Volontari del Servizio Civile Nazionale Michele Ardito, Simona Braccia, Alessia Cassano, Federica delli Calici, Valeria Fatone, Fabio Volza.
12
maggio 2017
Alain Laboile – The Family at the edge of the world
Dal 12 maggio al 10 settembre 2017
fotografia
Location
MAT – MUSEO DELL’ALTO TAVOLIERE
San Severo, Piazza San Francesco d'Assisi, 48, (Foggia)
San Severo, Piazza San Francesco d'Assisi, 48, (Foggia)
Orario di apertura
da Lunedì a Venerdì ore 9.00 - 13.30; 17.30 – 20.30
Sabato ore 18.00 – 21.00
Domenica ore 10.30 – 13.30; 18.00 – 21.00
Vernissage
12 Maggio 2017, ore 19.30
Autore
Curatore