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Alan Marcheselli – Queste NON sono favole (Verità e Giustizia)
Marcheselli attraversa trasversalmente il pop, il surrealismo e le atmosfere care a Tim Burton ( esaltate però da colori onirici quasi fantascientifici ) per creare una dimensione che sia, facilmente assimilabile e, al tempo stesso, sia lontana dalla realtà quotidiana, come un angolo di fantasia dove le idee prendono vita e si confrontano tra loro eternamente a far prevalere utopisticamente sempre i valori positivi
Comunicato stampa
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C’è una forte componente surrealista nell’immortalare le idee su pellicola trasfigurandole in bambole, ma ancora di più si vive un'emozione epidermica nel leggere, immagine per immagine, la trama di questa favola che, come da tradizione letteraria, termina con una morale o monito che dir si voglia;
"… in fondo a che serve mentire quando nessuno può la verità più dire ?"
Marcheselli attraversa trasversalmente il pop, il surrealismo e le atmosfere care a Tim Burton ( esaltate però da colori onirici quasi fantascientifici ) per creare una dimensione che sia, facilmente assimilabile e, al tempo stesso, sia lontana dalla realtà quotidiana, come un angolo di fantasia dove le idee prendono vita e si confrontano tra loro eternamente a far prevalere utopisticamente sempre i valori positivi.
Il supporto istantaneo è sì un amore incondizionato per l’autore ma è anche una scelta stilistica ragionata e voluta.
Grazie all'istantanea Marcheselli riesce a concretizzare, in una tangibile e preziosa serie di pezzi unici, l'aspetto irripetibile di ogni momento valorizzandolo sia come frutto della singola creazione del cuore che come risposta ad una serie di eventi fortuita e caotica, come se a sua stessa fotografia abbia le caratteristiche dei protagonisti delle sue favole.
Eloisa Sturlese
"… in fondo a che serve mentire quando nessuno può la verità più dire ?"
Marcheselli attraversa trasversalmente il pop, il surrealismo e le atmosfere care a Tim Burton ( esaltate però da colori onirici quasi fantascientifici ) per creare una dimensione che sia, facilmente assimilabile e, al tempo stesso, sia lontana dalla realtà quotidiana, come un angolo di fantasia dove le idee prendono vita e si confrontano tra loro eternamente a far prevalere utopisticamente sempre i valori positivi.
Il supporto istantaneo è sì un amore incondizionato per l’autore ma è anche una scelta stilistica ragionata e voluta.
Grazie all'istantanea Marcheselli riesce a concretizzare, in una tangibile e preziosa serie di pezzi unici, l'aspetto irripetibile di ogni momento valorizzandolo sia come frutto della singola creazione del cuore che come risposta ad una serie di eventi fortuita e caotica, come se a sua stessa fotografia abbia le caratteristiche dei protagonisti delle sue favole.
Eloisa Sturlese
25
gennaio 2013
Alan Marcheselli – Queste NON sono favole (Verità e Giustizia)
Dal 25 al 28 gennaio 2013
fotografia
presentazione
presentazione
Location
MUSEORFEO HOMEGALLERY
Bologna, Via Orfeo, 24, (Bologna)
Bologna, Via Orfeo, 24, (Bologna)
Orario di apertura
9-12 e 17-20 e su appuntamento
Vernissage
25 Gennaio 2013, ore 18
Autore