Enigmatiche e solenni sono le creature che popolano l’universo creativo di Alba Gonzales, che presenta, dal 12 agosto al 20 settembre 2010, sul pontile di Marina di Pietrasanta. Tre bronzi di recente realizzazione che prima di partire per le più disparate destinazioni, l’artista romana ha scelto di esporre nell’inedito scenario marino. Un’iniziativa in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Pietrasanta.



Un anno importante il 2010 per Alba Gonzales a Pietrasanta: lo scorso 18 marzo, in piazza Statuto, è stata inaugurata la sua “Sfinge e Colomba”, messaggio universale fra purezza e mito. Adesso tre nuove opere continuano la sua ricerca di simboli che s’inseguono in un cangiante caleidoscopio di metamorfosi. Tre opere, un unico messaggio che abbraccia il destino umano: la mitologia moderna di Alba Gonzales che si dipana fra amore, morte, giustizia e libertà.

In tutta la sua produzione artistica, Gonzales intreccia classicismo, metafora e ironia. Nello specifico le tre opere bronzee di grandi dimensioni posizionate sul pontile sono: “Sei metri sopra il cielo”, “Centaura di Ares”, e “Guai a colui che s’incapriccia/ a voler giusta la giustizia”.

Ancora un omaggio di Alba Gonzales a Pietrasanta che considera sua patria d’adozione e fonte ispiratrice.





BIOGRAFIA



Alba Gonzales è nata a Roma da madre siciliana, ma di origine spagnola e greca e da padre spagnolo. Vive e lavora tra Pietrasanta e Roma

Inizia il suo lavoro di scultrice nel 1973. Dal 1975, data della sua prima mostra personale, lavora ininterrottamente nel proprio studio stabile di Roma e presso i laboratori di scultura della Versilia per le opere in marmo e per le fusioni in bronzo nelle fonderie di Pietrasanta, Verona e Vicenza, con l’intenzione di infondere al modellato la plasticità del movimento della danza da lei praticata con vera passione a livello professionale.