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Alba Gonzales / Fabiano Amadi – GraviLievi
Alba Gonzales e Fabiano Amadi alla 2^ Mostra della scultura di piccolo formato
Comunicato stampa
Segnala l'evento
In un itinerario che attraversa l’intera città, GraviLievi 2006 coinvolge i luoghi dell’arte e il patrimonio di Vittorio Veneto. La seconda edizione della Mostra della Scultura di piccolo formato riscopre storia, fascino e prestigio dell’arte scultorea attraverso l’opera di due affermati testimoni contemporanei come Alba Gonzales e Fabiano Amadi e le testimonianze di importanti espressioni locali, valorizzando i beni artistici e culturali cittadini.
Da domenica le principali sedi espositive di Vittorio Veneto, dal Museo del Cenedese alla Galleria Civica Vittorio Emanuele II, dal Museo Diocesano Albino Luciani alla Casa Museo di Palazzo Minucci, diventano spazio privilegiato per ospitare bronzi e marmi, vetri e cristalli, gessi e terrecotte. Attraverso le preziose opere presenti anche nella Chiesa di Santa Maria Nuova e nell’Oratorio di San Rocco, GraviLievi vuole offrire al pubblico un’occasione particolare per conoscere la città.
Tre percorsi espositivi riuniti in un unico evento ideato dai Musei Civici e dall’Assessorato alla Cultura di Vittorio Veneto, con il sostegno della Regione Veneto e il patrocinio della Provincia di Treviso, per riportare l’attenzione sulla scultura dentro l’eclettico panorama artistico contemporaneo. Tra la “crisi” sofferta dalla monumentalità e l’affermarsi, dal Secondo Novecento, di espressioni artistiche che impiegano la tridimensionalità in performance, happening e installazioni, la mostra si sofferma sulla creazione scultorea in se stessa, indagando la tradizione del territorio e aprendo un confronto sui linguaggi che caratterizzano la ricerca odierna.
ALBA GONZALES - Museo del Cenedese
Il dibattito parte dall’opera di Alba Gonzales, autorevole rappresentante della scultura al femminile italiana e internazionale. L’esposizione, allestita nelle sale del Museo del Cenedese, racconta gli ultimi vent’anni di un percorso che affonda le radici nella classicità, rivisitata in chiave postmoderna ed estremamente originale.
Le sale ospitano bronzi, pietre e tufi che propongono soggetti per lo più femminili, figure simbolico-allegoriche, corpi stilizzati ricchi di valenze ritmiche e metaforiche. Partendo dalla plasticità dei movimenti propri della danza, che la Gonzales ha praticato professionalmente, le forme e i volumi riflettono le suggestioni dell’iconografia arcaica. Ecco figure mitiche e divine, Amori e miti di sapore mediterraneo, figurazioni fantastiche di sfingi e chimere. Un’ampia produzione che non si sottrae alla riflessione attorno a disagi, ansie e inquietudini del nostro tempo, che si traducono in inquietanti ambivalenze tra essere umano e animale, ibridazioni tra uomo e macchina, diretti a restituire con ironia, le ambiguità della vita quotidiana.
FABIANO AMADI - Galleria Civica d’Arte Vittorio Emanuele II
Classico e contemporaneo si fondono anche nell’opera di Fabiano Amadi, tra i più affermati maestri della grande tradizione del vetro di Murano. Da quest’isola, laboratorio con otto secoli di storia alle spalle legati ad una professionalità oggi sempre più rara, arrivano la perizia tecnica e la sensibilità cromatica di questo artista-artigiano.
Tra le sale della Galleria Civica “Vittorio Emanuele II”, l’esposizione propone sculture in vetro e cristallo che spesso derivano da tipologie povere e di uso quotidiano, tra le quali va ricordata la particolare versione del Gotto del Maestro, per effetto cromatico prossima ai migliori esiti raggiunti dalla Pop Art. Oggetti che ricalcano le più note fogge antiche dell’artigianato di Murano, come le variazioni sulla tipologia del Vaso Veronese, reso immortale da Vittorio Zecchin, e del calice, dal Rinascimento emblema dell’arte del vetro veneziano.
Autentici capolavori, come la fortunata serie dei Vasi Tribali, che hanno portato Amadi ad instaurare rapporti di scambio professionale con importanti artisti e architetti, designer e case d’alta moda italiane. Una combinazione di artigianato artistico e design, modalità operative tradizionali e soluzioni innovative, illustrate negli spazi espositivi dalle immagini video e dalle fotografie appositamente realizzate dal talento emergente di Doris Tamiato.
MEMORIETTE PLASTICHE
Opere dell’Ottocento dalle collezioni museali e private nel percorso cittadino
Museo del Cenedese, Fondazione Minucci – De Carlo, Chiesa di Santa Maria Nuova, Museo Diocesano Albino Luciani, Oratorio di San Rocco
Nel tentativo di cogliere le tendenze in atto nell'universo artistico, Vittorio Veneto diventa un laboratorio dove l'arte si mostra e riflette su se stessa, guardando alle sue nuove affermazioni e valorizzando la tradizione culturale del territorio.
Con Memoriette Plastiche, dedicata lo scorso anno al Novecento, GraviLievi 2006 offre uno spazio alle opere ottocentesche, alcune mai esposte al pubblico, provenienti dalle collezioni museali e private cittadine. Questa terza sezione della mostra rappresenta così una guida per rintracciare le testimonianze di artisti dell'Ottocento nati e vissuti a Vittorio Veneto, da Luigi Borro ad Antonio Dal Favero, da Guido Giusti ad Arcangelo Zanette. E non dimentica quei maestri che hanno legato la loro esperienza alla città, tra cui Mauro Benini, Marco Casagrande, Enrico Chiaradia e Vicenzo Gemito.
Ripercorrere vicende artistiche e storia di Vittorio Veneto attraverso queste espressioni plastiche è un'occasione per scoprire anche i più importanti siti espositivi e i valori culturali della città in un tour in cui ci si può avventurare fino al 14 gennaio 2007.
Da domenica le principali sedi espositive di Vittorio Veneto, dal Museo del Cenedese alla Galleria Civica Vittorio Emanuele II, dal Museo Diocesano Albino Luciani alla Casa Museo di Palazzo Minucci, diventano spazio privilegiato per ospitare bronzi e marmi, vetri e cristalli, gessi e terrecotte. Attraverso le preziose opere presenti anche nella Chiesa di Santa Maria Nuova e nell’Oratorio di San Rocco, GraviLievi vuole offrire al pubblico un’occasione particolare per conoscere la città.
Tre percorsi espositivi riuniti in un unico evento ideato dai Musei Civici e dall’Assessorato alla Cultura di Vittorio Veneto, con il sostegno della Regione Veneto e il patrocinio della Provincia di Treviso, per riportare l’attenzione sulla scultura dentro l’eclettico panorama artistico contemporaneo. Tra la “crisi” sofferta dalla monumentalità e l’affermarsi, dal Secondo Novecento, di espressioni artistiche che impiegano la tridimensionalità in performance, happening e installazioni, la mostra si sofferma sulla creazione scultorea in se stessa, indagando la tradizione del territorio e aprendo un confronto sui linguaggi che caratterizzano la ricerca odierna.
ALBA GONZALES - Museo del Cenedese
Il dibattito parte dall’opera di Alba Gonzales, autorevole rappresentante della scultura al femminile italiana e internazionale. L’esposizione, allestita nelle sale del Museo del Cenedese, racconta gli ultimi vent’anni di un percorso che affonda le radici nella classicità, rivisitata in chiave postmoderna ed estremamente originale.
Le sale ospitano bronzi, pietre e tufi che propongono soggetti per lo più femminili, figure simbolico-allegoriche, corpi stilizzati ricchi di valenze ritmiche e metaforiche. Partendo dalla plasticità dei movimenti propri della danza, che la Gonzales ha praticato professionalmente, le forme e i volumi riflettono le suggestioni dell’iconografia arcaica. Ecco figure mitiche e divine, Amori e miti di sapore mediterraneo, figurazioni fantastiche di sfingi e chimere. Un’ampia produzione che non si sottrae alla riflessione attorno a disagi, ansie e inquietudini del nostro tempo, che si traducono in inquietanti ambivalenze tra essere umano e animale, ibridazioni tra uomo e macchina, diretti a restituire con ironia, le ambiguità della vita quotidiana.
FABIANO AMADI - Galleria Civica d’Arte Vittorio Emanuele II
Classico e contemporaneo si fondono anche nell’opera di Fabiano Amadi, tra i più affermati maestri della grande tradizione del vetro di Murano. Da quest’isola, laboratorio con otto secoli di storia alle spalle legati ad una professionalità oggi sempre più rara, arrivano la perizia tecnica e la sensibilità cromatica di questo artista-artigiano.
Tra le sale della Galleria Civica “Vittorio Emanuele II”, l’esposizione propone sculture in vetro e cristallo che spesso derivano da tipologie povere e di uso quotidiano, tra le quali va ricordata la particolare versione del Gotto del Maestro, per effetto cromatico prossima ai migliori esiti raggiunti dalla Pop Art. Oggetti che ricalcano le più note fogge antiche dell’artigianato di Murano, come le variazioni sulla tipologia del Vaso Veronese, reso immortale da Vittorio Zecchin, e del calice, dal Rinascimento emblema dell’arte del vetro veneziano.
Autentici capolavori, come la fortunata serie dei Vasi Tribali, che hanno portato Amadi ad instaurare rapporti di scambio professionale con importanti artisti e architetti, designer e case d’alta moda italiane. Una combinazione di artigianato artistico e design, modalità operative tradizionali e soluzioni innovative, illustrate negli spazi espositivi dalle immagini video e dalle fotografie appositamente realizzate dal talento emergente di Doris Tamiato.
MEMORIETTE PLASTICHE
Opere dell’Ottocento dalle collezioni museali e private nel percorso cittadino
Museo del Cenedese, Fondazione Minucci – De Carlo, Chiesa di Santa Maria Nuova, Museo Diocesano Albino Luciani, Oratorio di San Rocco
Nel tentativo di cogliere le tendenze in atto nell'universo artistico, Vittorio Veneto diventa un laboratorio dove l'arte si mostra e riflette su se stessa, guardando alle sue nuove affermazioni e valorizzando la tradizione culturale del territorio.
Con Memoriette Plastiche, dedicata lo scorso anno al Novecento, GraviLievi 2006 offre uno spazio alle opere ottocentesche, alcune mai esposte al pubblico, provenienti dalle collezioni museali e private cittadine. Questa terza sezione della mostra rappresenta così una guida per rintracciare le testimonianze di artisti dell'Ottocento nati e vissuti a Vittorio Veneto, da Luigi Borro ad Antonio Dal Favero, da Guido Giusti ad Arcangelo Zanette. E non dimentica quei maestri che hanno legato la loro esperienza alla città, tra cui Mauro Benini, Marco Casagrande, Enrico Chiaradia e Vicenzo Gemito.
Ripercorrere vicende artistiche e storia di Vittorio Veneto attraverso queste espressioni plastiche è un'occasione per scoprire anche i più importanti siti espositivi e i valori culturali della città in un tour in cui ci si può avventurare fino al 14 gennaio 2007.
12
novembre 2006
Alba Gonzales / Fabiano Amadi – GraviLievi
Dal 12 novembre 2006 al 14 gennaio 2007
arte contemporanea
Location
SEDI VARIE – Vittorio Veneto
Vittorio Veneto, (Treviso)
Vittorio Veneto, (Treviso)
Vernissage
12 Novembre 2006, Museo Del Cenedese, ore 11
Ufficio stampa
FRONTIERE
Autore