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Alban Hajdinaj – Back Side Collection
Siamo lieti di presentare la prima personale a Roma e del giovane artista albanese Alban Hajdinaj.
Comunicato stampa
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Riproponiamo in forma ridotta la mostra, organizzata dalla Galleria Contemporaneo di Mestre, Musei Civici di Venezia nel giugno scorso e inserita tra gli Eventi Collaterali della 53esima Biennale Internazionale d'Arte di Venezia.
Attento osservatore della realtà circostante, Hajdinaj è un artista concettuale che ama andare oltre la visione superficiale delle cose, mettendo in luce ciò che convenzionalmente non viene considerato e rimane nascosto, appunto il back side. Piccoli ma sostanziali rovesciamenti del punto di vista sono il comune denominatore di tutti i suoi lavori che spaziano fra linguaggi diversi, dal video alla fotografia, dalla rielaborazione di objects trouvées all’utilizzo di readymades.
Saranno esposti alcuni lavori tratti dalla serie Back Side Collection, complesso progetto che ha portato Hajdinaj a fotografare il retro delle tele esposte alla Galleria Nazionale di Tirana, realizzando una collezione di immagini esistenti ma latenti e mai esposte che ha poi provveduto a stampare nella loro dimensione originale. Esponendo il retro dei quadri, che spesso non contiene soltanto informazioni didascaliche ma è testimonianza di altri impieghi (ad esempio come base per un bozzetto), Hajdinaj ha dato vita a una sorta di controstoria non ufficiale delle opere, mettendo sotto i riflettori ciò che rimane convenzionalmente nascosto e producendo allo stesso tempo un sorprendente effetto straniante.
La volontà di sovvertire il senso comune delle cose, è evidente anche nella serie di lavori su carta in cui Hajdinaj, ritoccando ironicamente i loghi di alcuni prodotti di consumo, (dalla cioccolata ai jeans, dalle catene di ristorazione ai prodotti per lo sport), ha voluto liberarli dal vincolo che li lega in maniera univoca a quel prodotto. In questo modo il logo torna ad essere immagine aperta ad una polivalenza di significati e non cristallizzata nella sua unica funzione commerciale.
Si conclude con il video Alisa and Sarah (Garden), le cui protagoniste sono due bambine riprese in un giardino dei sobborghi di Tirana mentre recitano a memoria i primi versetti del Corano. Ancora una volta l’artista opera uno stravolgimento di senso: Alisa e Sarah infatti non comprendono il testo coranico tramandato, e le parole da loro pronunciate suonano come una filastrocca, uno scioglilingua privo di significato che fa sorridere loro e chi le guarda.
Alban Hajdinaj (1974), è nato a Tirana (Albania), dove vive e lavora. Nel 2009, la Galleria Contemporaneo di Mestre ha organizzato in collaborazione con la Galleria Nazionale delle Arti di Tirana una sua personale inserita tra gli eventi collaterali della 53esima Biennale Internazionale d’Arte di Venezia. Ha preso parte a diverse collettive presso note gallerie come ad esempio la 176 Projects di Londra e la Wallspace Gallery di New York. I suoi lavori sono stati esposti in importanti musei quali il Mart di Rovereto (“Eurasia”, 2008) e il Museo di Villa Croce di Genova. Nel 2007 ha esposto nel padiglione albanese della Biennale di Venezia.
Attento osservatore della realtà circostante, Hajdinaj è un artista concettuale che ama andare oltre la visione superficiale delle cose, mettendo in luce ciò che convenzionalmente non viene considerato e rimane nascosto, appunto il back side. Piccoli ma sostanziali rovesciamenti del punto di vista sono il comune denominatore di tutti i suoi lavori che spaziano fra linguaggi diversi, dal video alla fotografia, dalla rielaborazione di objects trouvées all’utilizzo di readymades.
Saranno esposti alcuni lavori tratti dalla serie Back Side Collection, complesso progetto che ha portato Hajdinaj a fotografare il retro delle tele esposte alla Galleria Nazionale di Tirana, realizzando una collezione di immagini esistenti ma latenti e mai esposte che ha poi provveduto a stampare nella loro dimensione originale. Esponendo il retro dei quadri, che spesso non contiene soltanto informazioni didascaliche ma è testimonianza di altri impieghi (ad esempio come base per un bozzetto), Hajdinaj ha dato vita a una sorta di controstoria non ufficiale delle opere, mettendo sotto i riflettori ciò che rimane convenzionalmente nascosto e producendo allo stesso tempo un sorprendente effetto straniante.
La volontà di sovvertire il senso comune delle cose, è evidente anche nella serie di lavori su carta in cui Hajdinaj, ritoccando ironicamente i loghi di alcuni prodotti di consumo, (dalla cioccolata ai jeans, dalle catene di ristorazione ai prodotti per lo sport), ha voluto liberarli dal vincolo che li lega in maniera univoca a quel prodotto. In questo modo il logo torna ad essere immagine aperta ad una polivalenza di significati e non cristallizzata nella sua unica funzione commerciale.
Si conclude con il video Alisa and Sarah (Garden), le cui protagoniste sono due bambine riprese in un giardino dei sobborghi di Tirana mentre recitano a memoria i primi versetti del Corano. Ancora una volta l’artista opera uno stravolgimento di senso: Alisa e Sarah infatti non comprendono il testo coranico tramandato, e le parole da loro pronunciate suonano come una filastrocca, uno scioglilingua privo di significato che fa sorridere loro e chi le guarda.
Alban Hajdinaj (1974), è nato a Tirana (Albania), dove vive e lavora. Nel 2009, la Galleria Contemporaneo di Mestre ha organizzato in collaborazione con la Galleria Nazionale delle Arti di Tirana una sua personale inserita tra gli eventi collaterali della 53esima Biennale Internazionale d’Arte di Venezia. Ha preso parte a diverse collettive presso note gallerie come ad esempio la 176 Projects di Londra e la Wallspace Gallery di New York. I suoi lavori sono stati esposti in importanti musei quali il Mart di Rovereto (“Eurasia”, 2008) e il Museo di Villa Croce di Genova. Nel 2007 ha esposto nel padiglione albanese della Biennale di Venezia.
10
dicembre 2009
Alban Hajdinaj – Back Side Collection
Dal 10 dicembre 2009 al 30 gennaio 2010
arte contemporanea
Location
GALLERIA TRAGHETTO
Roma, Via Reggio Emilia, 25, (Roma)
Roma, Via Reggio Emilia, 25, (Roma)
Orario di apertura
Dal martedì al sabato dalle 14.30 alle 19.30 o su appuntamento
Vernissage
10 Dicembre 2009, Ore 18.30
Autore
Curatore