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Albano Guatti – Contortions
La mostra Contortions è interamente legata al corpo, tema centrale della sua ricerca sin dagli esordi
Comunicato stampa
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LipanjePuntin artecontemporanea ha il piacere di presentare una personale di Albano Guatti (Udine, 1950).
Laureatosi in storia del cinema all’Università di Firenze, Guatti ha collaborato con la cattedra per alcuni anni. Trasferitosi nel 1978 negli Stati Uniti, dove tuttora vive e lavora, è cresciuto artisticamente tra New York e Los Angeles nell’ambito della neo avanguardia concettuale. Sviluppando da subito una forte relazione con il cinema e i contemporanei video americani minimalisti, la sua ricerca si è espressa inizialmente attraverso i media della fotografia e della performance. Pur operando fuori dai confini dell’arte contemporanea italiana e riflettendo piuttosto le tendenze artistiche americane, Guatti ha esposto il suo lavoro in musei e gallerie private sia in Europa che negli Stati Uniti.
Dagli anni ‘70 la ricerca di Guatti si confronta costantemente con il corpo e con il movimento. Attraverso la performance, la fotografia, il disegno, la pittura e la scultura, l’artista ha analizzato la trasformazione dello spazio, lo scorrere di momenti della quotidianità e di luoghi dell’immaginario. Il suo lavoro fotografico in particolare è caratterizzato da una condizione d’instabilità, dal susseguirsi d’immagini e di movimenti scelti senza una precisa logica. Il risultato è dunque un accumularsi di sensazioni, di verità multiformi che si sovrappongono, di causalità bloccate nel loro divenire. L’opera d’arte scaturisce quindi da questo insieme molteplice come un’invenzione autonoma, spontanea, pura, una mobilità estrema e un’impossibilità di riconoscersi in un unico genere che hanno reso l’opera di Guatti di difficile classificazione.
La mostra Contortions è interamente legata al corpo, tema centrale della sua ricerca sin dagli esordi. Attraverso la scultura, il disegno e la fotografia, Albano Guatti esplora le massime possibilità d’estensione ed estremizzazione dei movimenti corporei. Se il corpo, così come l’opera, sono in costante divenire, il momento creativo diventa quindi una vera e propria performance in cui l’artista e la sua macchina sono i protagonisti di un’azione in cui anche il pubblico e il mondo circostante sono inconsapevolmente coinvolti nella realizzazione dell’opera.
Laureatosi in storia del cinema all’Università di Firenze, Guatti ha collaborato con la cattedra per alcuni anni. Trasferitosi nel 1978 negli Stati Uniti, dove tuttora vive e lavora, è cresciuto artisticamente tra New York e Los Angeles nell’ambito della neo avanguardia concettuale. Sviluppando da subito una forte relazione con il cinema e i contemporanei video americani minimalisti, la sua ricerca si è espressa inizialmente attraverso i media della fotografia e della performance. Pur operando fuori dai confini dell’arte contemporanea italiana e riflettendo piuttosto le tendenze artistiche americane, Guatti ha esposto il suo lavoro in musei e gallerie private sia in Europa che negli Stati Uniti.
Dagli anni ‘70 la ricerca di Guatti si confronta costantemente con il corpo e con il movimento. Attraverso la performance, la fotografia, il disegno, la pittura e la scultura, l’artista ha analizzato la trasformazione dello spazio, lo scorrere di momenti della quotidianità e di luoghi dell’immaginario. Il suo lavoro fotografico in particolare è caratterizzato da una condizione d’instabilità, dal susseguirsi d’immagini e di movimenti scelti senza una precisa logica. Il risultato è dunque un accumularsi di sensazioni, di verità multiformi che si sovrappongono, di causalità bloccate nel loro divenire. L’opera d’arte scaturisce quindi da questo insieme molteplice come un’invenzione autonoma, spontanea, pura, una mobilità estrema e un’impossibilità di riconoscersi in un unico genere che hanno reso l’opera di Guatti di difficile classificazione.
La mostra Contortions è interamente legata al corpo, tema centrale della sua ricerca sin dagli esordi. Attraverso la scultura, il disegno e la fotografia, Albano Guatti esplora le massime possibilità d’estensione ed estremizzazione dei movimenti corporei. Se il corpo, così come l’opera, sono in costante divenire, il momento creativo diventa quindi una vera e propria performance in cui l’artista e la sua macchina sono i protagonisti di un’azione in cui anche il pubblico e il mondo circostante sono inconsapevolmente coinvolti nella realizzazione dell’opera.
14
dicembre 2006
Albano Guatti – Contortions
Dal 14 dicembre 2006 al 03 febbraio 2007
arte contemporanea
Location
LIPANJEPUNTIN ARTE CONTEMPORANEA
Roma, Via Di Montoro, 10, (Roma)
Roma, Via Di Montoro, 10, (Roma)
Orario di apertura
lun-ven 14.00 - 20.00 o su appuntamento
Vernissage
14 Dicembre 2006, ore 19-21
Autore