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Alberi – The Aleph Beth of Nature
La mostra, situata all’interno di uno spazio sacro che diventa luogo di passaggio tra cielo e terra, è la metafora che racconta l’intima relazione tra uomo e natura attraverso il riuso di un albero centenario, che tagliato in sezioni diventa supporto per le lettere dell’alfabeto ebraico.
Comunicato stampa
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COMUNICATO STAMPA
Sabato 9 ottobre 2021, alle ore 17.00, a Forlì, presso l’Oratorio di San Sebastiano si terrà l’inaugurazione della mostra di MARISA ZATTINI ALBERI - The Aleph Beth of Nature, una metafora che racconta l’intima relazione fra Uomo e Natura in un innesto con l’alfabeto ebraico e il sapere esoterico della Kabbalah.
Scrive MAURO FELICORI, Assessore alla Cultura del Paesaggio della Regione Emilia-Romagna (a firma
congiunta con Claudia Collina), nel suo testo in catalogo, introduttivo alla mostra tenutasi a Roma (Chiesa della Natività) e a Cesena (Chiesa di Santa Cristina) nel 2020: «[...] ALBERI - The Aleph Beth of Nature si configura come la seconda parte di un progetto complesso, d’incidenza nazionale [dopo l’installazione di ALBERI - eretici|ermetici, allestita qui a Forlì, nell’Oratorio di San Sebastiano, nel 2018 e a Matera, nel 2019]. [...] Il dialogo fra antico e contemporaneo, che Marisa Zattini instaura per vocazione è un potente elemento di valorizzazione dell’arte contemporanea nell’architettura antica».
Scrive LUCA MAGGIO nel suo testo critico: «[...] Dunque Elohìm, il Signore universale, dopo aver sperimentato l’energia generativa della sua parola, dà proprio all’uomo, [...] non già il medesimo potere, ma un altro comunque importante e in analogia: nominare. [...] Le ventidue lettere dell’alfabeto ebraico capaci nella bocca del Dio biblico di vivificare ogni principio e attraverso le corde vocali del primo uomo di significare ogni vivente, [...] sono l’opera che Marisa Zattini pone dinanzi a se stessa e a noi, in quanto uomini, simili legati al mito adamitico dalla nostra stessa voce che è parola, fiato di vita, riflesso del soffio divino che animò la poca polvere degli inizi e perdura. Ognuno di questi simboli contiene fiumi di senso [...], ma ciò che importa qui notare è che ciascuna lettera è stata impressa a fuoco, spesso manifestazione del divino veterotestamentario, lasciando alchemicamente un segno nero nell’anima chiara e più segreta del legno, al centro dendrocronologico, dunque del tempo stesso, di sezioni di un albero centenario [...] riportato qui a essere presente e itinerante, cerchio dopo cerchio, suono per suono, dalla mente dell’artista che, laddove passava la linfa e la luce del sole nell’oscurità delle cellule divceniva forza, crescita, corpo e corteccia. [...] Ogni disco in sé diverso, in cui le lettere sono penetrate come lacrime della luce di Dio nel cuore vivo della sequenza lignea, vede incorniciato il proprio perimetro dal metallo, terzo elemento simbolico e contenitivo di questa teoria alchemico-qabbalistica. [...]».
MARISA ZATTINI è nata a Forlì il 13 ottobre 1956. Segno zodiacale: Bilancia ascendente Scorpione. Già artista e architetto - pittrice, ceramista, poeta - ha realizzato mostre personali in spazi pubblici, in Italia e all’estero (Svezia, Inghilterra, Germania e Grecia) a partire dal 1976 e pubblicato cataloghi monografici, con alcune sue poesie. Sul concetto di identità e sulle riflessioni filosofiche legate al tema del vuoto e del pieno ha realizzato una inedita e originale triplice partitura espositiva denominata DOPPIO PANICO! - L’arte di vivere (2009), Metamorphosi (2011) e Autoritratto (2013) coinvolgendo 33 artisti del territorio, producendo originali lavori scultorei, ceramici e fotografici, esposti nella suggestiva sede dell’Oratorio di San Sebastiano, a Forlì. Nel 2014 è stata invitata dalla Provincia di Kassel ad esporre il ciclo “Ali”, opere ceramiche (in 3° fuoco) realizzate nel 1990: un progetto a 4 mani con l’architetto Augusto Pompili. Sempre nel 2014 e 2015 la mostra “Di-segni” o dell’indole della Res è stata itinerante nelle sedi pubbliche del MODERNARTMUSEUM di Ca’ la Ghironda (Zola Predosa, Bologna), Bertinoro (Rocca Vescovile, Museo Interreligioso), Santarcangelo di Romagna (Grotta monumentale) e a Gallarate (Teatro del Popolo). Nel 2015 il ciclo di opere “Ali selvatiche” è stato ospitato nelle sale della Biblioteca Comunale “Maria Goia” di Cervia (Ravenna). Una selezione di questi ultimi cicli di lavori sono stati ospitati, nel 2016, presso l’ISTITUTO ITALIANO DI CULTURA di Atene e, parallelamente, nelle sale della TECHNOHOROS ART GALLERY. Nel 2017, con la mostra “Agricoltura Celeste”, ha riunito una selezione di opere appartenenti ai cinque cicli realizzati fra il 2012 e il 2017, itinerante in quattro sedi pubbliche italiane. La stessa mostra viene proseguita idealmente nel 2018 con l’allestimento di ALBERI eretici | ermetici a Forlì. Dello stesso anno è la personale “Metamorphica” allestita nella Moschea Yeni Camii, a Salonicco, organizzata dalla TECHNOHOROS ART GALLERY, con il coinvolgimento dell’Istituto di Cultura di Atene e dell’Ambasciata Italiana e resa itinerante a Cesena, in due sedi: nella Sala Piana della BIBLIOTECA MALATESTIANA e nella CHIESA DI SAN ZENONE. Nel 2019 viene allestita al Museo Nazionale di Ravenna la personale Alchemica - Trasmutazioni fra Arte e Natura, a cura di Emanuela Fiori. Nel 2020 ALBERI - The Aleph Beth of Nature è ospitata nella Chiesa della Natività, a Roma e poi nella Chiesa di Santa Cristina, a Cesena. Nel 2021, Hermetica metamorphosi fra Nigredo & Albedo, a cura di Matteo Ferrari, è allestita presso l’Antica Farmacia del Monastero di Camaldoli e Labirintica - in limine Dedalus, a cura di Maddalena Casalis, presso il Labirinto della Masone a Fontanellato, dove è stata prorogata fino al 20 marzo 2022.
Sabato 9 ottobre 2021, alle ore 17.00, a Forlì, presso l’Oratorio di San Sebastiano si terrà l’inaugurazione della mostra di MARISA ZATTINI ALBERI - The Aleph Beth of Nature, una metafora che racconta l’intima relazione fra Uomo e Natura in un innesto con l’alfabeto ebraico e il sapere esoterico della Kabbalah.
Scrive MAURO FELICORI, Assessore alla Cultura del Paesaggio della Regione Emilia-Romagna (a firma
congiunta con Claudia Collina), nel suo testo in catalogo, introduttivo alla mostra tenutasi a Roma (Chiesa della Natività) e a Cesena (Chiesa di Santa Cristina) nel 2020: «[...] ALBERI - The Aleph Beth of Nature si configura come la seconda parte di un progetto complesso, d’incidenza nazionale [dopo l’installazione di ALBERI - eretici|ermetici, allestita qui a Forlì, nell’Oratorio di San Sebastiano, nel 2018 e a Matera, nel 2019]. [...] Il dialogo fra antico e contemporaneo, che Marisa Zattini instaura per vocazione è un potente elemento di valorizzazione dell’arte contemporanea nell’architettura antica».
Scrive LUCA MAGGIO nel suo testo critico: «[...] Dunque Elohìm, il Signore universale, dopo aver sperimentato l’energia generativa della sua parola, dà proprio all’uomo, [...] non già il medesimo potere, ma un altro comunque importante e in analogia: nominare. [...] Le ventidue lettere dell’alfabeto ebraico capaci nella bocca del Dio biblico di vivificare ogni principio e attraverso le corde vocali del primo uomo di significare ogni vivente, [...] sono l’opera che Marisa Zattini pone dinanzi a se stessa e a noi, in quanto uomini, simili legati al mito adamitico dalla nostra stessa voce che è parola, fiato di vita, riflesso del soffio divino che animò la poca polvere degli inizi e perdura. Ognuno di questi simboli contiene fiumi di senso [...], ma ciò che importa qui notare è che ciascuna lettera è stata impressa a fuoco, spesso manifestazione del divino veterotestamentario, lasciando alchemicamente un segno nero nell’anima chiara e più segreta del legno, al centro dendrocronologico, dunque del tempo stesso, di sezioni di un albero centenario [...] riportato qui a essere presente e itinerante, cerchio dopo cerchio, suono per suono, dalla mente dell’artista che, laddove passava la linfa e la luce del sole nell’oscurità delle cellule divceniva forza, crescita, corpo e corteccia. [...] Ogni disco in sé diverso, in cui le lettere sono penetrate come lacrime della luce di Dio nel cuore vivo della sequenza lignea, vede incorniciato il proprio perimetro dal metallo, terzo elemento simbolico e contenitivo di questa teoria alchemico-qabbalistica. [...]».
MARISA ZATTINI è nata a Forlì il 13 ottobre 1956. Segno zodiacale: Bilancia ascendente Scorpione. Già artista e architetto - pittrice, ceramista, poeta - ha realizzato mostre personali in spazi pubblici, in Italia e all’estero (Svezia, Inghilterra, Germania e Grecia) a partire dal 1976 e pubblicato cataloghi monografici, con alcune sue poesie. Sul concetto di identità e sulle riflessioni filosofiche legate al tema del vuoto e del pieno ha realizzato una inedita e originale triplice partitura espositiva denominata DOPPIO PANICO! - L’arte di vivere (2009), Metamorphosi (2011) e Autoritratto (2013) coinvolgendo 33 artisti del territorio, producendo originali lavori scultorei, ceramici e fotografici, esposti nella suggestiva sede dell’Oratorio di San Sebastiano, a Forlì. Nel 2014 è stata invitata dalla Provincia di Kassel ad esporre il ciclo “Ali”, opere ceramiche (in 3° fuoco) realizzate nel 1990: un progetto a 4 mani con l’architetto Augusto Pompili. Sempre nel 2014 e 2015 la mostra “Di-segni” o dell’indole della Res è stata itinerante nelle sedi pubbliche del MODERNARTMUSEUM di Ca’ la Ghironda (Zola Predosa, Bologna), Bertinoro (Rocca Vescovile, Museo Interreligioso), Santarcangelo di Romagna (Grotta monumentale) e a Gallarate (Teatro del Popolo). Nel 2015 il ciclo di opere “Ali selvatiche” è stato ospitato nelle sale della Biblioteca Comunale “Maria Goia” di Cervia (Ravenna). Una selezione di questi ultimi cicli di lavori sono stati ospitati, nel 2016, presso l’ISTITUTO ITALIANO DI CULTURA di Atene e, parallelamente, nelle sale della TECHNOHOROS ART GALLERY. Nel 2017, con la mostra “Agricoltura Celeste”, ha riunito una selezione di opere appartenenti ai cinque cicli realizzati fra il 2012 e il 2017, itinerante in quattro sedi pubbliche italiane. La stessa mostra viene proseguita idealmente nel 2018 con l’allestimento di ALBERI eretici | ermetici a Forlì. Dello stesso anno è la personale “Metamorphica” allestita nella Moschea Yeni Camii, a Salonicco, organizzata dalla TECHNOHOROS ART GALLERY, con il coinvolgimento dell’Istituto di Cultura di Atene e dell’Ambasciata Italiana e resa itinerante a Cesena, in due sedi: nella Sala Piana della BIBLIOTECA MALATESTIANA e nella CHIESA DI SAN ZENONE. Nel 2019 viene allestita al Museo Nazionale di Ravenna la personale Alchemica - Trasmutazioni fra Arte e Natura, a cura di Emanuela Fiori. Nel 2020 ALBERI - The Aleph Beth of Nature è ospitata nella Chiesa della Natività, a Roma e poi nella Chiesa di Santa Cristina, a Cesena. Nel 2021, Hermetica metamorphosi fra Nigredo & Albedo, a cura di Matteo Ferrari, è allestita presso l’Antica Farmacia del Monastero di Camaldoli e Labirintica - in limine Dedalus, a cura di Maddalena Casalis, presso il Labirinto della Masone a Fontanellato, dove è stata prorogata fino al 20 marzo 2022.
09
ottobre 2021
Alberi – The Aleph Beth of Nature
Dal 09 ottobre al 02 novembre 2021
arte contemporanea
Location
ORATORIO DI SAN SEBASTIANO
Forlì, Piazza Guido Da Montefeltro, 249, (Forlì-cesena)
Forlì, Piazza Guido Da Montefeltro, 249, (Forlì-cesena)
Orario di apertura
da martedì al venerdì ore 16-19 ;
sabato, domenica e festivi ore 10.30-12.30 / 16-19
Autore
Curatore