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Alberte Agerskov – Rhizomatic Correspondence Piece Extract 2 (RCP: E2)
Alberte Agerskov (DK 1993) vive e lavora a Roma. In linea con un percorso transculturale, l’artista indaga le usanze che regolano la vita e le relazioni nelle società contemporanee.
Nei suoi lavori utilizza il video, il suono e la performance come mezzi di estensione necessari alla scultura.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Esposizione Sud Est, Conversano (Ba)
Presenta:
Rhizomatic Correspondence Piece Extract 2 (RCP: E2)
di Alberte Agerskov
Opening:
Torre di Castiglione - 70014 Conversano (BA) ore 18:00 - 20:30
(Massimo per 50 persone)
A seguire apertura mostra
Esposizione Sud Est,
Via Fratelli Rosselli, 61 - Conversano (Ba)
Info e prenotazioni:
scrivere in DM o a esposizionesudest@gmail.com
Il mito della pianta Silphium ci racconta di un fiore utilizzato per le sue proprietà contraccettive. Silphium divenne una coltura di grande valore nell’antica città di Cirene (oggi parte della Libia) tanto che nel 600 a.c durante la colonizzazione greca e romana pare che la sagoma della pianta, simile a quella della pianta di finocchio, fosse stampata sulle monete d’argento. Silphium non era facile da coltivare, di natura selvatica, cresceva soltanto tra le colline all’ombra delle betulle, luoghi che presero il nome di Silphiofera. Ri fiutando di essere coltivato e raccolto, il fiore finì per estinguersi.
“Ieri qualcuno ha visto il fiore apparire ancora, dopo millenni d’ibernazione profonda. L’ha visto spuntare tra le colline umide di rugiada, tra gli alberi di betulla, nelle prime ore del giorno. Ma questa volta il fiore è fatto di carta e farina. Secco come la crosta del pane dimenticato, quasi trasparente quando la luce del mattino ne sfiora i contorni. Le sue radici scendono nella profondità della terra fino ad impregnarsi della medesima acqua che uomini, nuvole, uccelli e qualsiasi altra cosa ha ingerito, urinato, piovuto, pianto e sudato. Finalmente rinato, il fiore comincia a bere e bere e crescere, sempre di più.”*
Alberte Agerskov utilizza il simbolo di questo fiore per interrogarci, raccontare e farci raccontare da diverse donne in tutto il mondo, come la nostra società non è ancora capace di trascendere e superare l’idea che le donne sono state a lungo e sono ancora paragonate ai fiori per parallelismi come la fertilità, la fragilità o la bellezza.
Concentrando il suo lavoro sul controllo dei corpi femminili e sulle (in)equità contraccettive, radicate nell’antico mito del fiore di Silphium, Agerskov pone al centro della scultura di fiore pillole contraccettive, come semi di una rinascita, di un cambiamento che da tanto attendiamo.
L'installazione sonora allestita intorno all Torre di Castiglione invita il fruitore al silenzio. Muovendoci nello spazio possiamo ascoltare una parte delle corrispondenze che A.A. ha avuto con donne di diverse culture e lingue, un lavoro rizomatico in continua espansione e parte del lavoro “Silphiofera”, presentato a Milano al Centro Artistico Alik Cavaliere a cura di Angela Vettese.
Il suono è una composizione di voci solitarie di donne che sussurrano e ci rivelano storie di (dis)incarnazione del femminile; non capiamo le loro parole, eppure sentiamo una connessione intima, a tratti percepiamo parole di lotte nascoste, a volte le voci diventano una sola e il coro prende il sopravvento.
“I corpi femminili sono stati un argomento importante per la sorveglianza e il controllo scientifico e legislativo, e penso che lo siamo ancora in un processo di svelamento delle implicazioni all'interno della nostra società odierna” A.A.
BIO ARTISTA
Alberte Agerskov (DK 1993) vive e lavora a Roma. Si è laureata in architettura alla Royal Danish Academy di Copenhagen e, in seguito, ha conseguito un master in arti visive presso la Central Saint Martins di Londra. In linea con un percorso transculturale, l’artista indaga le usanze che regolano la vita e le relazioni nelle società contemporanee.
A.A. utilizza nei suoi lavori il video, il suono e la performance come mezzi di estensione necessari alla materia scultorea.
STATEMENT ESPOSIZIONE SUD EST
Esposizione Sud Est nato nel 2023 dall’incontro di Donato Loforese (artista visivo del duo Polisonum e designer grafico) e Patrizia Mastrapasqua (designer e street artist), è uno spazio domestico aperto alla ricerca e alle pratiche artistiche contemporanee. Un esercizio di relazione tra artiste e artisti attraverso residenze, incontri e progettualità condivise. Un luogo dove convergono metodologie non circoscritte, ma con una predisposizione - sempre più urgente - alla ricerca transdisciplinare. Progetti site-specific, azioni di arte relazionale, display installativi e progetti editoriali sono gli strumenti utilizzati per coinvolgere, nei processi di dialogo, comunità, istituzioni e spazi indipendenti.
“Il tavolo della cucina è la base teorica su cui abbiamo accolto i nostri ospiti e dove nascono i progetti. Qualcuno ci ha lasciato tracce che abbiamo attaccato sul muro d’ingresso della nostra abitazione.” E.S.E.
Presenta:
Rhizomatic Correspondence Piece Extract 2 (RCP: E2)
di Alberte Agerskov
Opening:
Torre di Castiglione - 70014 Conversano (BA) ore 18:00 - 20:30
(Massimo per 50 persone)
A seguire apertura mostra
Esposizione Sud Est,
Via Fratelli Rosselli, 61 - Conversano (Ba)
Info e prenotazioni:
scrivere in DM o a esposizionesudest@gmail.com
Il mito della pianta Silphium ci racconta di un fiore utilizzato per le sue proprietà contraccettive. Silphium divenne una coltura di grande valore nell’antica città di Cirene (oggi parte della Libia) tanto che nel 600 a.c durante la colonizzazione greca e romana pare che la sagoma della pianta, simile a quella della pianta di finocchio, fosse stampata sulle monete d’argento. Silphium non era facile da coltivare, di natura selvatica, cresceva soltanto tra le colline all’ombra delle betulle, luoghi che presero il nome di Silphiofera. Ri fiutando di essere coltivato e raccolto, il fiore finì per estinguersi.
“Ieri qualcuno ha visto il fiore apparire ancora, dopo millenni d’ibernazione profonda. L’ha visto spuntare tra le colline umide di rugiada, tra gli alberi di betulla, nelle prime ore del giorno. Ma questa volta il fiore è fatto di carta e farina. Secco come la crosta del pane dimenticato, quasi trasparente quando la luce del mattino ne sfiora i contorni. Le sue radici scendono nella profondità della terra fino ad impregnarsi della medesima acqua che uomini, nuvole, uccelli e qualsiasi altra cosa ha ingerito, urinato, piovuto, pianto e sudato. Finalmente rinato, il fiore comincia a bere e bere e crescere, sempre di più.”*
Alberte Agerskov utilizza il simbolo di questo fiore per interrogarci, raccontare e farci raccontare da diverse donne in tutto il mondo, come la nostra società non è ancora capace di trascendere e superare l’idea che le donne sono state a lungo e sono ancora paragonate ai fiori per parallelismi come la fertilità, la fragilità o la bellezza.
Concentrando il suo lavoro sul controllo dei corpi femminili e sulle (in)equità contraccettive, radicate nell’antico mito del fiore di Silphium, Agerskov pone al centro della scultura di fiore pillole contraccettive, come semi di una rinascita, di un cambiamento che da tanto attendiamo.
L'installazione sonora allestita intorno all Torre di Castiglione invita il fruitore al silenzio. Muovendoci nello spazio possiamo ascoltare una parte delle corrispondenze che A.A. ha avuto con donne di diverse culture e lingue, un lavoro rizomatico in continua espansione e parte del lavoro “Silphiofera”, presentato a Milano al Centro Artistico Alik Cavaliere a cura di Angela Vettese.
Il suono è una composizione di voci solitarie di donne che sussurrano e ci rivelano storie di (dis)incarnazione del femminile; non capiamo le loro parole, eppure sentiamo una connessione intima, a tratti percepiamo parole di lotte nascoste, a volte le voci diventano una sola e il coro prende il sopravvento.
“I corpi femminili sono stati un argomento importante per la sorveglianza e il controllo scientifico e legislativo, e penso che lo siamo ancora in un processo di svelamento delle implicazioni all'interno della nostra società odierna” A.A.
BIO ARTISTA
Alberte Agerskov (DK 1993) vive e lavora a Roma. Si è laureata in architettura alla Royal Danish Academy di Copenhagen e, in seguito, ha conseguito un master in arti visive presso la Central Saint Martins di Londra. In linea con un percorso transculturale, l’artista indaga le usanze che regolano la vita e le relazioni nelle società contemporanee.
A.A. utilizza nei suoi lavori il video, il suono e la performance come mezzi di estensione necessari alla materia scultorea.
STATEMENT ESPOSIZIONE SUD EST
Esposizione Sud Est nato nel 2023 dall’incontro di Donato Loforese (artista visivo del duo Polisonum e designer grafico) e Patrizia Mastrapasqua (designer e street artist), è uno spazio domestico aperto alla ricerca e alle pratiche artistiche contemporanee. Un esercizio di relazione tra artiste e artisti attraverso residenze, incontri e progettualità condivise. Un luogo dove convergono metodologie non circoscritte, ma con una predisposizione - sempre più urgente - alla ricerca transdisciplinare. Progetti site-specific, azioni di arte relazionale, display installativi e progetti editoriali sono gli strumenti utilizzati per coinvolgere, nei processi di dialogo, comunità, istituzioni e spazi indipendenti.
“Il tavolo della cucina è la base teorica su cui abbiamo accolto i nostri ospiti e dove nascono i progetti. Qualcuno ci ha lasciato tracce che abbiamo attaccato sul muro d’ingresso della nostra abitazione.” E.S.E.
08
luglio 2023
Alberte Agerskov – Rhizomatic Correspondence Piece Extract 2 (RCP: E2)
Dall'otto al 31 luglio 2023
arte contemporanea
Location
Esposizione Sud Est
Conversano, Via Fratelli Rosselli, (BA)
Conversano, Via Fratelli Rosselli, (BA)
Orario di apertura
18:00 - 22:00
Vernissage
8 Luglio 2023, 18:00 - 22:00
Autore
Curatore