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Alberto Bertoldi – Equivalents
In mostra vengono esposte 43 tele di varie dimensioni che, nell’ambito della recente produzione del pittore, sono state selezionate in relazione alla coerenza del soggetto rappresentato
Comunicato stampa
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In mostra vengono esposte 43 tele di varie dimensioni che, nell’ambito della recente produzione del pittore, sono state selezionate in relazione alla coerenza del soggetto rappresentato: Bertoldi ha infatti dedicato parte consistente della sua ricerca artistica degli ultimi anni al tema pittorico delle nuvole, articolato in innumerevoli declinazioni. Bertoldi riesce a farci vedere la consistenza delle nuvole, la matericità paradossale del loro vapore, la loro forma, inesistente in quanto effimera, e al contempo eterna. Dedicando agli orizzonti celesti una dedizione costante e un lavoro tecnicamente raffinatissimo, Bertoldi sviluppa un linguaggio pittorico originale, non riducibile a nessuna codificazione di genere, che riesce a far coesistere senza contraddizione l’ascendenza dalla pittura di paesaggio romantica, a cui spesso lo stesso pittore fa esplicito riferimento, e un effetto percettivo quasi fotografico.
A questo richiamo fotografico fa riferimento il titolo della mostra, citazione di una ricerca con cui, nei primi anni trenta del novecento, Alfred Stieglitz, fondatore della rivista Camera Work, operò uno spostamento significativo nel rapporto tra fotografia e realtà, virando in senso astrattizzante le potenzialità semantiche del linguaggio fotografico: nei suoi Equivalents, veri e propri studi su luce, messa a fuoco e tonalità, il cielo non rappresenta una realtà fenomenica ma esprime stati mentali ed esistenziali, rivelazioni del mondo dell’uomo nel cielo, documenti di un eterno rapporto. Nel percorso di esplorazione delle potenzialità espressive della fotografia e di legittimazione del suo valore artistico, fu proprio Camera Work ad ospitare, nel suo ultimo numero del 1917, l’opera di un giovanissimo Paul Strand, che quarant’anni dopo, a Luzzara, avrebbe lavorato con Zavattini alla famosa ricerca pubblicata nel volume Un Paese.
Le nuvole di Bertoldi presentate in mostra evocano, nonostante la diversità del linguaggio, gli equivalents di Stieglitz: rara la presenza di elementi terrestri, inesistente la figura umana. I paesaggi celesti di Bertoldi, lungi dall’essere una cartografia del cielo, si muovono verso un’astrazione che elabora il rapporto con l’Infinito.
Alberto Bertoldi non è, come egli stesso tiene a sottolineare, un fotorealista, le sue opere sono il frutto di un procedimento pittorico molto diverso dalla fotografia, un’elaborazione lenta e minuziosa in cui uno stato momentaneo, com’è per definizione una nuvola, non viene fissato nell’istante ma ricostruito nella durata, attraverso appunti, schizzi e, per l’appunto, fotografie: nella fatica della creazione fisica dell’immagine dipinta, si svelano nuovi dettagli, si stabiliscono relazioni inaspettate ed emergono toni e tinte non previsti, giungendo a un risultato finale che non “rappresenta” e non corrisponde in maniera autosufficiente all’oggetto, ma, attraverso la moltitudine delle forme del cielo, ci racconta stati della percezione e del sentire umani.
In mostra saranno presenti due opere inedite: Ancient believers e Energie residue.
Fondazione Un Paese, che ha avviato la sua proposta artistica sulla ricerca contemporanea, intende proporre attraverso questa mostra una riflessione sui linguaggi artistici della contemporaneità: mantenendo uno sguardo privilegiato sulla fotografia, che costituisce uno dei filoni del patrimonio della fondazione stessa, il progetto espositivo Equivalents interroga, attraverso un complesso rapporto di corrispondenze, slittamenti e intrecci, il rapporto tra pittura e fotografia, e lo fa nel contesto di Luzzara, luogo simbolo di storia della fotografia nel nostro paese attraversato dall’occhio di grandi fotografi.
A questo richiamo fotografico fa riferimento il titolo della mostra, citazione di una ricerca con cui, nei primi anni trenta del novecento, Alfred Stieglitz, fondatore della rivista Camera Work, operò uno spostamento significativo nel rapporto tra fotografia e realtà, virando in senso astrattizzante le potenzialità semantiche del linguaggio fotografico: nei suoi Equivalents, veri e propri studi su luce, messa a fuoco e tonalità, il cielo non rappresenta una realtà fenomenica ma esprime stati mentali ed esistenziali, rivelazioni del mondo dell’uomo nel cielo, documenti di un eterno rapporto. Nel percorso di esplorazione delle potenzialità espressive della fotografia e di legittimazione del suo valore artistico, fu proprio Camera Work ad ospitare, nel suo ultimo numero del 1917, l’opera di un giovanissimo Paul Strand, che quarant’anni dopo, a Luzzara, avrebbe lavorato con Zavattini alla famosa ricerca pubblicata nel volume Un Paese.
Le nuvole di Bertoldi presentate in mostra evocano, nonostante la diversità del linguaggio, gli equivalents di Stieglitz: rara la presenza di elementi terrestri, inesistente la figura umana. I paesaggi celesti di Bertoldi, lungi dall’essere una cartografia del cielo, si muovono verso un’astrazione che elabora il rapporto con l’Infinito.
Alberto Bertoldi non è, come egli stesso tiene a sottolineare, un fotorealista, le sue opere sono il frutto di un procedimento pittorico molto diverso dalla fotografia, un’elaborazione lenta e minuziosa in cui uno stato momentaneo, com’è per definizione una nuvola, non viene fissato nell’istante ma ricostruito nella durata, attraverso appunti, schizzi e, per l’appunto, fotografie: nella fatica della creazione fisica dell’immagine dipinta, si svelano nuovi dettagli, si stabiliscono relazioni inaspettate ed emergono toni e tinte non previsti, giungendo a un risultato finale che non “rappresenta” e non corrisponde in maniera autosufficiente all’oggetto, ma, attraverso la moltitudine delle forme del cielo, ci racconta stati della percezione e del sentire umani.
In mostra saranno presenti due opere inedite: Ancient believers e Energie residue.
Fondazione Un Paese, che ha avviato la sua proposta artistica sulla ricerca contemporanea, intende proporre attraverso questa mostra una riflessione sui linguaggi artistici della contemporaneità: mantenendo uno sguardo privilegiato sulla fotografia, che costituisce uno dei filoni del patrimonio della fondazione stessa, il progetto espositivo Equivalents interroga, attraverso un complesso rapporto di corrispondenze, slittamenti e intrecci, il rapporto tra pittura e fotografia, e lo fa nel contesto di Luzzara, luogo simbolo di storia della fotografia nel nostro paese attraversato dall’occhio di grandi fotografi.
05
maggio 2007
Alberto Bertoldi – Equivalents
Dal 05 maggio al 15 luglio 2007
arte contemporanea
Location
FONDAZIONE UN PAESE – EX CONVENTO DEGLI AGOSTINIANI
Luzzara, Via Villasuperiore, 32, (Reggio Nell'emilia)
Luzzara, Via Villasuperiore, 32, (Reggio Nell'emilia)
Biglietti
biglietto intero € 3,50; ridotto € 2,50 (di legge, soci Touring Club Italiano)
Orario di apertura
venerdì, sabato, domenica e festivi dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 19.00
da martedì a giovedì apertura su appuntamento
Vernissage
5 Maggio 2007, ore 18
Ufficio stampa
COMUNICATTIVE
Autore
Curatore