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Alberto Bertoldi – Sfingi celesti
un’ampia mostra personale di Alberto Bertoldi, pittore contemporaneo il cui linguaggio si struttura a partire dalla rappresentazione della natura e si fonda sull’amore per gli orizzonti aperti, per i paesaggi
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Domenica 28 maggio alle ore 11:00 sarà inaugurata presso il Museo di Villa Breda, importante sede espositiva di artisti nazionali ed internazionali, un’ampia mostra personale di Alberto Bertoldi, pittore contemporaneo il cui linguaggio si struttura a partire dalla rappresentazione della natura e si fonda sull’amore per gli orizzonti aperti, per i paesaggi.
Il titolo, di reboriana memoria, sarà “Sfingi celesti”. Piuttosto immediato il collegamento con il soggetto che, nell’ultimo periodo della sua attività, ha assorbito l’attenzione di Bertoldi: le nuvole. Queste, nelle loro innumerevoli declinazioni, sono protagoniste indiscusse delle sue ultime opere: inconsistenti e vaporose, ma anche opprimenti ed inquietanti col loro peso fatto di nulla, divengono per Bertoldi la forma da plasmare per poter, semplicemente, parlare.
La parte più ampia dell’esposizione, che si comporrà di una settantina di pezzi, sarà dedicata proprio a questo particolare soggetto scelto da Bertoldi, soggetto che lo porta a concentrarsi appunto sul cielo, punto di sintesi di un’interpretazione mai codificabile secondo gli schemi più noti della pittura di paesaggio, sempre personale.
La mostra corrisponde ad un percorso di approfondimento del linguaggio pittorico durato circa un quindicennio.
Il catalogo sarà curato e presentato dalla Dottoressa Beatrice Buscaroli, nota storica d’arte e docente all’Università degli studi di Bologna.
Interverranno all’inaugurazione il famoso metereologo Luca Mercalli, Ruggero Pierantoni, studioso della rappresentazione, l’Assessore alla Cultura, Dottoressa Ballbinot e l’organizzatore e curatore della mostra per il Museo di Villa Breda , Dottor Carlo Silvestrin.
Alberto Bertoldi è vissuto a lungo a contatto con l’ambiente montano, freddo e incontaminato, che ne ha influenzato profondamente la visione artistica, diventando, seppur a distanza di anni, parte integrante del suo patrimonio iconografico e del suo linguaggio pittorico.
Attualmente vive e lavora a Piacenza. In pittura può dirsi autodidatta: dopo precocissimi inizi (la prima mostra risale al 1973) ed un periodo di crisi e ripensamenti, si è dedicato allo studio intenso dei grandi maestri olandesi del
Seicento, senza dimenticare però le vibrazioni della pittura di paesaggio romantica.
Parallelamente allo studio, dal 1992, è ripresa anche l’attività espositiva, che ad oggi conta una trentina di mostre personali. Alla prima “apparizione” in pubblico dei suoi lavori (presso Acropoli, Niviano, Piacenza), ne seguono molte altre a Piacenza, in particolare presso la Galleria Braga, a Bologna, a Mantova, a Bari, a Torino, fino ad approdare a Vienna. La Bugno Art Gallery di Venezia ha trattato per alcuni anni i lavori di Bertoldi e ne ospita tuttora; più di recente, la libreria Sovilla di Cortina è stata sede della sua ultima mostra ed espone i suoi dipinti.
Per il 2006 è in programma anche una nuova mostra a Piacenza, a cura di Vittorio Sgarbi.
Il titolo, di reboriana memoria, sarà “Sfingi celesti”. Piuttosto immediato il collegamento con il soggetto che, nell’ultimo periodo della sua attività, ha assorbito l’attenzione di Bertoldi: le nuvole. Queste, nelle loro innumerevoli declinazioni, sono protagoniste indiscusse delle sue ultime opere: inconsistenti e vaporose, ma anche opprimenti ed inquietanti col loro peso fatto di nulla, divengono per Bertoldi la forma da plasmare per poter, semplicemente, parlare.
La parte più ampia dell’esposizione, che si comporrà di una settantina di pezzi, sarà dedicata proprio a questo particolare soggetto scelto da Bertoldi, soggetto che lo porta a concentrarsi appunto sul cielo, punto di sintesi di un’interpretazione mai codificabile secondo gli schemi più noti della pittura di paesaggio, sempre personale.
La mostra corrisponde ad un percorso di approfondimento del linguaggio pittorico durato circa un quindicennio.
Il catalogo sarà curato e presentato dalla Dottoressa Beatrice Buscaroli, nota storica d’arte e docente all’Università degli studi di Bologna.
Interverranno all’inaugurazione il famoso metereologo Luca Mercalli, Ruggero Pierantoni, studioso della rappresentazione, l’Assessore alla Cultura, Dottoressa Ballbinot e l’organizzatore e curatore della mostra per il Museo di Villa Breda , Dottor Carlo Silvestrin.
Alberto Bertoldi è vissuto a lungo a contatto con l’ambiente montano, freddo e incontaminato, che ne ha influenzato profondamente la visione artistica, diventando, seppur a distanza di anni, parte integrante del suo patrimonio iconografico e del suo linguaggio pittorico.
Attualmente vive e lavora a Piacenza. In pittura può dirsi autodidatta: dopo precocissimi inizi (la prima mostra risale al 1973) ed un periodo di crisi e ripensamenti, si è dedicato allo studio intenso dei grandi maestri olandesi del
Seicento, senza dimenticare però le vibrazioni della pittura di paesaggio romantica.
Parallelamente allo studio, dal 1992, è ripresa anche l’attività espositiva, che ad oggi conta una trentina di mostre personali. Alla prima “apparizione” in pubblico dei suoi lavori (presso Acropoli, Niviano, Piacenza), ne seguono molte altre a Piacenza, in particolare presso la Galleria Braga, a Bologna, a Mantova, a Bari, a Torino, fino ad approdare a Vienna. La Bugno Art Gallery di Venezia ha trattato per alcuni anni i lavori di Bertoldi e ne ospita tuttora; più di recente, la libreria Sovilla di Cortina è stata sede della sua ultima mostra ed espone i suoi dipinti.
Per il 2006 è in programma anche una nuova mostra a Piacenza, a cura di Vittorio Sgarbi.
28
maggio 2006
Alberto Bertoldi – Sfingi celesti
Dal 28 maggio al 18 giugno 2006
arte contemporanea
Location
MUSEO DI VILLA BREDA
Padova, Via San Marco, 219, (Padova)
Padova, Via San Marco, 219, (Padova)
Vernissage
28 Maggio 2006, ore 11
Sito web
www.albertobertoldi.it
Ufficio stampa
FENICE
Autore