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Alberto Biasi
importante mostra delle opere di Alberto Biasi, il maggiore esponente dell’avanguardia storica del Cinetismo, sicuramente il principale tra gli artisti italiani
Comunicato stampa
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Sabato 29 maggio 2004 alle ore 18,30 presso la Sala del Castellare del Palazzo Ducale di Urbino, si inaugurerà una importante mostra delle opere di Alberto Biasi, il maggiore esponente dell’avanguardia storica del Cinetismo, sicuramente il principale tra gli artisti italiani.
Alcune delle opere qui esposte erano già inserite in una serie di mostre sul Cinetismo, sia individuali che collettive con artisti del calibro di Le Parc, tenutesi a Roma (Musei di San Salvatore in Lauro), Montecarlo (Galleria Maretti), Arezzo (Museo d’Arte Moderna e Contemporanea) - dove si è completata con un convegno di studi - Sacile (Palazzo Ragazzoni Flangini Biglia); tutte mostre allestite in ambienti prestigiosi con la collaborazione delle autorità comunali e del Ministero della Cultura.
In esse l’artista ha saputo risvegliare ampio interesse di pubblico e di critica anche tra la stampa internazionale, per riconsegnare la giusta collocazione e importanza del Cinetismo nella Storia dell’ Arte, soprattutto europea.
La mostra ripercorre, come indicato dal titolo simbolico, gli ultimi quarant’anni di attività del Maestro, originariamente in ambito al “Gruppo Enne”, di cui era stato l’ideatore e l’artista trainante, e poi individualmente, come opera tutt’oggi: nei primi ha sperimentato strutture e fotoriflessioni in movimento, ambienti a percezione instabile, con opere in cui prevale la ricerca sulla manipolabilità e sul movimento, in particolare sul cinetismo virtuale e sulle apparenze dinamiche conseguenti alle mobilità del fruitore e influenzate dal carattere della visione umana; nella successiva ricerca individuale sulle forme e spazialità cangianti e sui movimenti armonici, è giunto ad opere che provocano forti e inusuali suggestioni formali e cromatiche.
Con la sua opera Biasi ha ottenuto numerosi e prestigiosi riconoscimenti di cui abbiamo notizia in molti libri pubblicati (cinque solo di quest’anno) e nei diversi saggi critici. Uno di questi, scritto dal curatore della mostra prof. Floriano De Santi, si trova nel volume pubblicato a corredo della mostra stessa (Edizioni Verso l’Arte).
De Santi, che già in passato si è interessato all’opera di Alberto Biasi, trae alcune fondamentali considerazioni sull’artista e il Cinetismo, ormai entrambi consegnati alla Storia dell’Arte.
Alcune delle opere qui esposte erano già inserite in una serie di mostre sul Cinetismo, sia individuali che collettive con artisti del calibro di Le Parc, tenutesi a Roma (Musei di San Salvatore in Lauro), Montecarlo (Galleria Maretti), Arezzo (Museo d’Arte Moderna e Contemporanea) - dove si è completata con un convegno di studi - Sacile (Palazzo Ragazzoni Flangini Biglia); tutte mostre allestite in ambienti prestigiosi con la collaborazione delle autorità comunali e del Ministero della Cultura.
In esse l’artista ha saputo risvegliare ampio interesse di pubblico e di critica anche tra la stampa internazionale, per riconsegnare la giusta collocazione e importanza del Cinetismo nella Storia dell’ Arte, soprattutto europea.
La mostra ripercorre, come indicato dal titolo simbolico, gli ultimi quarant’anni di attività del Maestro, originariamente in ambito al “Gruppo Enne”, di cui era stato l’ideatore e l’artista trainante, e poi individualmente, come opera tutt’oggi: nei primi ha sperimentato strutture e fotoriflessioni in movimento, ambienti a percezione instabile, con opere in cui prevale la ricerca sulla manipolabilità e sul movimento, in particolare sul cinetismo virtuale e sulle apparenze dinamiche conseguenti alle mobilità del fruitore e influenzate dal carattere della visione umana; nella successiva ricerca individuale sulle forme e spazialità cangianti e sui movimenti armonici, è giunto ad opere che provocano forti e inusuali suggestioni formali e cromatiche.
Con la sua opera Biasi ha ottenuto numerosi e prestigiosi riconoscimenti di cui abbiamo notizia in molti libri pubblicati (cinque solo di quest’anno) e nei diversi saggi critici. Uno di questi, scritto dal curatore della mostra prof. Floriano De Santi, si trova nel volume pubblicato a corredo della mostra stessa (Edizioni Verso l’Arte).
De Santi, che già in passato si è interessato all’opera di Alberto Biasi, trae alcune fondamentali considerazioni sull’artista e il Cinetismo, ormai entrambi consegnati alla Storia dell’Arte.
29
maggio 2004
Alberto Biasi
Dal 29 maggio al 04 settembre 2004
arte contemporanea
Location
GALLERIA NAZIONALE DELLE MARCHE – PALAZZO DUCALE
Urbino, Piazzale Duca Federico, 3, (Pesaro E Urbino)
Urbino, Piazzale Duca Federico, 3, (Pesaro E Urbino)
Orario di apertura
tutti i giorni, festivi inclusi 10,00 - 12,00 / 15.00 - 18.00. lunedì chiuso
Vernissage
29 Maggio 2004, ore 18,30
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