Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Alberto Borgese – Io mostro me
“Questo, il cammino tra ricerca di spazio e di tempo o di racconti di bocche e di essenze di statici angeli e giochi raffinati di giocolieri. Un racconto di ciò che fuori vedevo, una storia di tutto quello che amavo, il racconto delle lotte e del desiderio ….fuori solo
fuori, ora fuori, Io mostro me”.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
“Questo, il cammino tra ricerca di spazio e di tempo o di racconti di bocche e di essenze di statici angeli e giochi raffinati di giocolieri.
Un racconto di ciò che fuori vedevo, una storia di tutto quello che amavo, il racconto delle lotte e del desiderio ....fuori solo
fuori, ora fuori, IO MOSTRO me”. Alla Galleria Spazio Ottagoni di Roma dal 22 aprile al 26 aprile 2009.
Mercoledì 22 aprile 2009 alle ore 19,30 la Galleria Spazio Ottagoni di Roma inaugura la mostra personale
di Alberto Borgese (Roma, 1965).
L’artista, di origine romana, nelle opere più recenti si allontana dalla precedente maniera di rappresentazione, caratterizzata da accenni
di colore su superfici materiche monocromatiche, com’è evidente nella rappresentazione delle sue nuove ” bocche“. La pittura di
Alberto Borgese ... “ è una pioggia di colori sulla superficie, il gesto ripetuto è l’anello di congiunzione con la parte dentro, che trova
sfogo d’uscita come la lava di un vulcano bloccata in superfice da una crosta spessa. Quel varco trovato comunica con l‘esterno
coprendolo di forma e di gesto”.
Massimo Gervasi
ALBERTO BORGESE NE FA UNA QUESTIONE PERSONALE.
LA RICERCA SPASMODICA DELLA CONNESSIONE TRA IL SUO SENTIRE E IL SUO COMUNICARE TRASMETTE L’INTOLLERABILE. LA SUA CARATTERISTICA
STA NEL TRASMETTERE QUESTA INTOLLERABILITÀ ATTRAVERSO LA GRADEVOLEZZA E L’EQUILIBRIO DELLE FORME.
IL SUO MONDO ERMETICO HA APERTO UN VARCO E QUEGLI SCHIZZI CIRCOLARI SONO COME IL VOLTEGGIARE DI UN GETTO D’ACQUA CHE SI
LIBBRA CON FORZA PER POI RIENTRARE NEL RIFUGIO DEGLI SMALTI CHE CAREZZANO I SENSI E CHE SONO, PERÒ, PRIVATI.
FORSE IL PRIMO ASSORDANTE GRIDO NEL SILENZIO DI ALBERTO BORGESE. CON LO STESSO CONTROLLATO TORMENTO DI SEMPRE, MA PIÙ
MATURO, CONSAPEVOLE FINALMENTE CHE TANTA ESSENZA DEVE SERVIRE, CHE NON SI PUÒ TENERE TUTTA PER SÉ O CONSIDERARLA UNA CONDANNA,
MA RENDERLA ATTIVA E GRIDARLA AL MONDO.
LA SCELTA DI NARRARSI ATTRAVERSO SEGNI VEEMENTI, MA RIGOROSI È UNA CHIARA DIMOSTRAZIONE DI APERTURA ALL’ESTERNO. SOFFERTA
E CONTRADDITTORIA. ATTRAVERSO LABBRA CHE A VOLTE PARLANO, A VOLTE SUSSURRANO, A VOLTE URLANO, A VOLTE BRAMANO CONTATTO
E A VOLTE NEGANO
NELLA NECESSITÀ DI CONCEPIRE OGGI L’ARTE COME STRUMENTO PER TRAFIGGERE E SCHIAFFEGGIARE IL CUORE E COMMUOVERCI, SENZA
RAGIONE, MORALE O GRAZIA, LE OPERE DI ALBERTO BORGESE SI INSERISCONO COME UNA FORZA DEFORME E TAURINA DENTRO UN BACO IN
PROCINTO DI SCOPPIARE, SUL PUNTO DI SGANCIARSI DA QUELLO CHE È CONCESSO, DALL’EQUILIBRIO, DAGLI SPAZI CONTROLLATI PER LIBERARE
COMPLETAMENTE LA SUA ANIMA PLURIDIMENSIONALE.
E' L’INIZIO DI UNA NUOVA STRADA CHE PROMETTE GRIDA D’AMPLESSI MENTALI CHE APPAGANO E RENDONO SENSATA LA VITA.
LINEA GUIDA PUÒ ESSERE IL SUO PERCORSO PER INDIVIDUARE, ATTRAVERSO LA SUA ARTE, L’INCROCIO TRA LE STESSE MENTI CHE SOFFRONO
L’INTOLLERABILITÀ DEL QUOTIDIANO CONTRADDITTORIO.
A CURA DI PAOLA PROIETTI
Un racconto di ciò che fuori vedevo, una storia di tutto quello che amavo, il racconto delle lotte e del desiderio ....fuori solo
fuori, ora fuori, IO MOSTRO me”. Alla Galleria Spazio Ottagoni di Roma dal 22 aprile al 26 aprile 2009.
Mercoledì 22 aprile 2009 alle ore 19,30 la Galleria Spazio Ottagoni di Roma inaugura la mostra personale
di Alberto Borgese (Roma, 1965).
L’artista, di origine romana, nelle opere più recenti si allontana dalla precedente maniera di rappresentazione, caratterizzata da accenni
di colore su superfici materiche monocromatiche, com’è evidente nella rappresentazione delle sue nuove ” bocche“. La pittura di
Alberto Borgese ... “ è una pioggia di colori sulla superficie, il gesto ripetuto è l’anello di congiunzione con la parte dentro, che trova
sfogo d’uscita come la lava di un vulcano bloccata in superfice da una crosta spessa. Quel varco trovato comunica con l‘esterno
coprendolo di forma e di gesto”.
Massimo Gervasi
ALBERTO BORGESE NE FA UNA QUESTIONE PERSONALE.
LA RICERCA SPASMODICA DELLA CONNESSIONE TRA IL SUO SENTIRE E IL SUO COMUNICARE TRASMETTE L’INTOLLERABILE. LA SUA CARATTERISTICA
STA NEL TRASMETTERE QUESTA INTOLLERABILITÀ ATTRAVERSO LA GRADEVOLEZZA E L’EQUILIBRIO DELLE FORME.
IL SUO MONDO ERMETICO HA APERTO UN VARCO E QUEGLI SCHIZZI CIRCOLARI SONO COME IL VOLTEGGIARE DI UN GETTO D’ACQUA CHE SI
LIBBRA CON FORZA PER POI RIENTRARE NEL RIFUGIO DEGLI SMALTI CHE CAREZZANO I SENSI E CHE SONO, PERÒ, PRIVATI.
FORSE IL PRIMO ASSORDANTE GRIDO NEL SILENZIO DI ALBERTO BORGESE. CON LO STESSO CONTROLLATO TORMENTO DI SEMPRE, MA PIÙ
MATURO, CONSAPEVOLE FINALMENTE CHE TANTA ESSENZA DEVE SERVIRE, CHE NON SI PUÒ TENERE TUTTA PER SÉ O CONSIDERARLA UNA CONDANNA,
MA RENDERLA ATTIVA E GRIDARLA AL MONDO.
LA SCELTA DI NARRARSI ATTRAVERSO SEGNI VEEMENTI, MA RIGOROSI È UNA CHIARA DIMOSTRAZIONE DI APERTURA ALL’ESTERNO. SOFFERTA
E CONTRADDITTORIA. ATTRAVERSO LABBRA CHE A VOLTE PARLANO, A VOLTE SUSSURRANO, A VOLTE URLANO, A VOLTE BRAMANO CONTATTO
E A VOLTE NEGANO
NELLA NECESSITÀ DI CONCEPIRE OGGI L’ARTE COME STRUMENTO PER TRAFIGGERE E SCHIAFFEGGIARE IL CUORE E COMMUOVERCI, SENZA
RAGIONE, MORALE O GRAZIA, LE OPERE DI ALBERTO BORGESE SI INSERISCONO COME UNA FORZA DEFORME E TAURINA DENTRO UN BACO IN
PROCINTO DI SCOPPIARE, SUL PUNTO DI SGANCIARSI DA QUELLO CHE È CONCESSO, DALL’EQUILIBRIO, DAGLI SPAZI CONTROLLATI PER LIBERARE
COMPLETAMENTE LA SUA ANIMA PLURIDIMENSIONALE.
E' L’INIZIO DI UNA NUOVA STRADA CHE PROMETTE GRIDA D’AMPLESSI MENTALI CHE APPAGANO E RENDONO SENSATA LA VITA.
LINEA GUIDA PUÒ ESSERE IL SUO PERCORSO PER INDIVIDUARE, ATTRAVERSO LA SUA ARTE, L’INCROCIO TRA LE STESSE MENTI CHE SOFFRONO
L’INTOLLERABILITÀ DEL QUOTIDIANO CONTRADDITTORIO.
A CURA DI PAOLA PROIETTI
22
aprile 2009
Alberto Borgese – Io mostro me
Dal 22 al 26 aprile 2009
arte contemporanea
Location
SPAZIOTTAGONI
Roma, Via Goffredo Mameli, 9, (Roma)
Roma, Via Goffredo Mameli, 9, (Roma)
Orario di apertura
dal mercoledì alla domenica ore 16-20
Vernissage
22 Aprile 2009, ore 19.30
Sito web
www.albertoborgese.it
Autore