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Alberto Di Fabio – Alessandro Moreschini – Ki
Alberto Di Fabio ed Alessandro Moreschini ci mostrano che è possibile riflettere sulla responsabilità sociale attraverso l’estetica e che è arrivato il momento di ripensare la dicotomia con la quale siamo soliti approcciarci alla realtà. La loro esuberante e meticolosa vitalità creativa è la prova del potere rigenerativo dell’arte
Comunicato stampa
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“Verrà forse un tempo in cui la luce interiore uscirà da noi, in modo che non avremo più
bisogno di altra luce”, Johann Wolfgang von Goethe, Le Affinità Elettive, 1809.
Ogni volta che pensiamo alle basi della vita ci viene in mente la cellula come base fondante
della materia. Certo la cellula sa quello che deve fare pertanto non ci sono dubbi che essa sia
la base della vita. Probabilmente ciò è dovuto alla nostra prospettiva, al punto dal quale noi
osserviamo il mondo che a tutti gli effetti un punto di vista materialistico. Eppure gli esseri
umani sono molto più complessi di quello che appaiono. Non siamo solo materia. Se la cellula
sa quello che deve fare è perché essa ha una memoria che guida, dirige e controlla il suo
sviluppo. Questa memoria è un flusso primordiale di energia che collega tutti gli esseri
viventi. È una memoria che connette passato, presente e futuro. Ki è il nucleo del significato
della vita. Un nucleo materiale ma allo stesso tempo spirituale.
Partendo da queste riflessioni AICIS organizza la doppia personale “Ki. Alberto Di Fabio –
Alessandro Moreschini” a cura di Raffaele Quattrone. AICIS è l’associazione italiana dei
counselors (educatori, sociologi, coaches, psicologi e psicoterapisti) uniti dal comune
desiderio di mettere al servizio del benessere individuale e sociale la nostra professionalità. Il
nostro obiettivo è diffondere e promuovere la cultura del counseling in Italia, diffondere la
cultura dell’ascolto e della comunicazione ecologica; aiutare singoli e comunità ad accedere
maggiormente al proprio potenziale e a svilupparlo, a conoscere e connettersi al proprio
territorio e, in questo senso, vivere la comunità e la rete sociale come supporto.
Alberto Di Fabio ed Alessandro Moreschini sono due interessanti artisti con una pratica
artistica molto personale e distintiva. Le loro opere sono dichiaratamente estetizzanti ma allo
stesso tempo sono sociali, spirituali ed intellettuali. Arte allo stato gassoso diceva il sociologo
francese Yves Michaud teorizzatore del processo di estetizzazione della vita quotidiana a
svantaggio della pre-esistente etizzazione. La bellezza che permea tutte le aree della nostra
vita assopendo la nostra responsabilità sociale, il nostro impegno civico i nostri doveri sociali.
Alberto Di Fabio ed Alessandro Moreschini ci mostrano che è possibile riflettere sulla
responsabilità sociale attraverso l’estetica e che è arrivato il momento di ripensare la
dicotomia con la quale siamo soliti approcciarci alla realtà. La loro esuberante e meticolosa
vitalità creativa è la prova del potere rigenerativo dell’arte.
In occasione dell’ART CITY White Night 2017 Alberto Di Fabio presenterà il suo primo libro in
dialogo con Alessandra Angelucci, curatrice della collana Fili d'erba presso Di Felice Edizioni,
Alessandra Caporale, vicepresidente AICIS e Raffaele Quattrone, sociologo e curator di arte
contemporanea. Il libro “Nei cieli della mente” curato da Mattia Andrès Lombardo è incluso
nella collana Fili d’erba, una collana che dedica particolare attenzione a qualcosa che spesso
viene ignorato: la voce dell’artista. Alessandra Angelucci scrive nella prefazione “Mi piace
pensare ad Alberto Di Fabio come ad un musicista, un occhio dello spirito sempre in ascolto,
pronto a tradurre sulla tela le cromie dei suoi paesaggi della mente: le montagne, le rocce, il
cielo, l’orizzonte, il mare come segni di un dio presente e misterioso. I suoi paesaggi sono
veri geroglifici di una corteccia visiva in cui l’osservatore può riconoscere il mistero del
Cosmo, i cortocircuiti delle sinapsi, la consistenza eterea di una natura che l’artista vive come
luogo sacro. Potremmo considerare le sue opere come pagine di un immenso libro dell’aria,
vere sinfonie in cui la levità del segno traduce la musica che genera l’universo, in quella
leggera danza in cui suoni e colori si muovono su binari simili e paralleli“.
ALBERTO DI FABIO
Alberto Di Fabio è nato nel 1966 ad Avezzano. Dal 1980 al 1984 ha frequentato il Liceo Artistico di
Roma, nel 1985 ha studiato incisione all’Accademia di Urbino e dall’84 all’85 ha frequentato
l’Accademia di Belle Arti di Roma. Tra le personali: “Erde, Ordnung und Chaos in der
Nature—Environment,” Magazin 4, Kunstverein, Austria (1997); Palazzo Collicola Arti Visive, Spoleto
(2011); “Realta’ Parallele,” Galleria Nazionale D’Arte Moderna, Roma (2012); “Une Installation,” Mairie
du 4 arrondissement, Parigi (2013); “Dialogues,” Estorick Collection of Modern Italian Art, Londra
(2013); “Paesaggi Della Mente,” Palazzo Clemente, Castelbasso (2014); “Galassie sul Castello,” Castel
Sant’Elmo, Napoli (2014); “Parallel Visions,” CERN, Ginevra (2014); “GeograficaMente,” MART
Rovereto (2015); MACRO Testaccio, Roma (2015); “Cosmic Gate,” Porta degli Angeli, Ferrara (2016).
ALESSANDRO MORESCHINI
Nato a Castel S. Pietro Terme (BO) nel 1966 vive e lavora a Bologna.
Progetti/mostre: Bologna dopo Morandi 1945-2015 (2016), Palazzo Fava, Bologna; IN ITINERE
(2014), CDRAV – Macro, Museo di Arte Contemporanea di Roma; //:(TT)+U=Think The Unthinkable
(2013) e When (Italian) Responsibilities Become Form (2012), Galleria OltreDimore, Bologna; Il Gran
Teatro Ceramico (2008), MIAAO, Museo Internazionale delle Arti Applicate Oggi, Torino; Second Issue
09 Vanishing point (2008), The Wharf Road Project, Londra (UK); III Salón Internacional de Arte –
SIART (2003), Museo Nacional de Arte, La Paz (Bolivia); Sharjah International Biennial 6th (2003),
Sharjah Art Museum, Sharjah (UAE); Giovane Arte Europea (2003), Castello Visconteo, Pavia;
Lab.12.2 T.I.N.A. there is no alternative (1997), ViaFarini, Milano; Officina Italia (1997), Galleria d’Arte
Moderna di Bologna.
bisogno di altra luce”, Johann Wolfgang von Goethe, Le Affinità Elettive, 1809.
Ogni volta che pensiamo alle basi della vita ci viene in mente la cellula come base fondante
della materia. Certo la cellula sa quello che deve fare pertanto non ci sono dubbi che essa sia
la base della vita. Probabilmente ciò è dovuto alla nostra prospettiva, al punto dal quale noi
osserviamo il mondo che a tutti gli effetti un punto di vista materialistico. Eppure gli esseri
umani sono molto più complessi di quello che appaiono. Non siamo solo materia. Se la cellula
sa quello che deve fare è perché essa ha una memoria che guida, dirige e controlla il suo
sviluppo. Questa memoria è un flusso primordiale di energia che collega tutti gli esseri
viventi. È una memoria che connette passato, presente e futuro. Ki è il nucleo del significato
della vita. Un nucleo materiale ma allo stesso tempo spirituale.
Partendo da queste riflessioni AICIS organizza la doppia personale “Ki. Alberto Di Fabio –
Alessandro Moreschini” a cura di Raffaele Quattrone. AICIS è l’associazione italiana dei
counselors (educatori, sociologi, coaches, psicologi e psicoterapisti) uniti dal comune
desiderio di mettere al servizio del benessere individuale e sociale la nostra professionalità. Il
nostro obiettivo è diffondere e promuovere la cultura del counseling in Italia, diffondere la
cultura dell’ascolto e della comunicazione ecologica; aiutare singoli e comunità ad accedere
maggiormente al proprio potenziale e a svilupparlo, a conoscere e connettersi al proprio
territorio e, in questo senso, vivere la comunità e la rete sociale come supporto.
Alberto Di Fabio ed Alessandro Moreschini sono due interessanti artisti con una pratica
artistica molto personale e distintiva. Le loro opere sono dichiaratamente estetizzanti ma allo
stesso tempo sono sociali, spirituali ed intellettuali. Arte allo stato gassoso diceva il sociologo
francese Yves Michaud teorizzatore del processo di estetizzazione della vita quotidiana a
svantaggio della pre-esistente etizzazione. La bellezza che permea tutte le aree della nostra
vita assopendo la nostra responsabilità sociale, il nostro impegno civico i nostri doveri sociali.
Alberto Di Fabio ed Alessandro Moreschini ci mostrano che è possibile riflettere sulla
responsabilità sociale attraverso l’estetica e che è arrivato il momento di ripensare la
dicotomia con la quale siamo soliti approcciarci alla realtà. La loro esuberante e meticolosa
vitalità creativa è la prova del potere rigenerativo dell’arte.
In occasione dell’ART CITY White Night 2017 Alberto Di Fabio presenterà il suo primo libro in
dialogo con Alessandra Angelucci, curatrice della collana Fili d'erba presso Di Felice Edizioni,
Alessandra Caporale, vicepresidente AICIS e Raffaele Quattrone, sociologo e curator di arte
contemporanea. Il libro “Nei cieli della mente” curato da Mattia Andrès Lombardo è incluso
nella collana Fili d’erba, una collana che dedica particolare attenzione a qualcosa che spesso
viene ignorato: la voce dell’artista. Alessandra Angelucci scrive nella prefazione “Mi piace
pensare ad Alberto Di Fabio come ad un musicista, un occhio dello spirito sempre in ascolto,
pronto a tradurre sulla tela le cromie dei suoi paesaggi della mente: le montagne, le rocce, il
cielo, l’orizzonte, il mare come segni di un dio presente e misterioso. I suoi paesaggi sono
veri geroglifici di una corteccia visiva in cui l’osservatore può riconoscere il mistero del
Cosmo, i cortocircuiti delle sinapsi, la consistenza eterea di una natura che l’artista vive come
luogo sacro. Potremmo considerare le sue opere come pagine di un immenso libro dell’aria,
vere sinfonie in cui la levità del segno traduce la musica che genera l’universo, in quella
leggera danza in cui suoni e colori si muovono su binari simili e paralleli“.
ALBERTO DI FABIO
Alberto Di Fabio è nato nel 1966 ad Avezzano. Dal 1980 al 1984 ha frequentato il Liceo Artistico di
Roma, nel 1985 ha studiato incisione all’Accademia di Urbino e dall’84 all’85 ha frequentato
l’Accademia di Belle Arti di Roma. Tra le personali: “Erde, Ordnung und Chaos in der
Nature—Environment,” Magazin 4, Kunstverein, Austria (1997); Palazzo Collicola Arti Visive, Spoleto
(2011); “Realta’ Parallele,” Galleria Nazionale D’Arte Moderna, Roma (2012); “Une Installation,” Mairie
du 4 arrondissement, Parigi (2013); “Dialogues,” Estorick Collection of Modern Italian Art, Londra
(2013); “Paesaggi Della Mente,” Palazzo Clemente, Castelbasso (2014); “Galassie sul Castello,” Castel
Sant’Elmo, Napoli (2014); “Parallel Visions,” CERN, Ginevra (2014); “GeograficaMente,” MART
Rovereto (2015); MACRO Testaccio, Roma (2015); “Cosmic Gate,” Porta degli Angeli, Ferrara (2016).
ALESSANDRO MORESCHINI
Nato a Castel S. Pietro Terme (BO) nel 1966 vive e lavora a Bologna.
Progetti/mostre: Bologna dopo Morandi 1945-2015 (2016), Palazzo Fava, Bologna; IN ITINERE
(2014), CDRAV – Macro, Museo di Arte Contemporanea di Roma; //:(TT)+U=Think The Unthinkable
(2013) e When (Italian) Responsibilities Become Form (2012), Galleria OltreDimore, Bologna; Il Gran
Teatro Ceramico (2008), MIAAO, Museo Internazionale delle Arti Applicate Oggi, Torino; Second Issue
09 Vanishing point (2008), The Wharf Road Project, Londra (UK); III Salón Internacional de Arte –
SIART (2003), Museo Nacional de Arte, La Paz (Bolivia); Sharjah International Biennial 6th (2003),
Sharjah Art Museum, Sharjah (UAE); Giovane Arte Europea (2003), Castello Visconteo, Pavia;
Lab.12.2 T.I.N.A. there is no alternative (1997), ViaFarini, Milano; Officina Italia (1997), Galleria d’Arte
Moderna di Bologna.
27
gennaio 2017
Alberto Di Fabio – Alessandro Moreschini – Ki
Dal 27 gennaio al 10 febbraio 2017
arte contemporanea
Location
AICIS
Bologna, Via Marsala, 45, (Bologna)
Bologna, Via Marsala, 45, (Bologna)
Orario di apertura
Mar – Ven 10-13 / 16 – 18.30
Vernissage
27 Gennaio 2017, ore 19.30
Autore
Curatore