L'immaginario di Alberto Fiori si propone di ridefinire il lessico visivo che intercorre tra linguaggio digitale e analogico; una dicotomia che l'artista sceglie di cogliere negando l'ibridazione mediale e favorendo, al contrario, un'ipotesi di inedita convergenza in cui i due codici interagiscono senza compromettere la propria natura. I digital paintings e i dye paintings rappresentano la premessa pittorica di tale visione.

From Off To On si riferisce all’azione di celare o rendere visibile una parte dello spazio (off-canvas, oncanvas). Il termine off-canvas, comunemente usato per i layout web e digitali, intende mantenere fuori dallo schermo e dal frame alcuni contenuti per favorirne la visualizzazione di altri. Di conseguenza, le opere si manifestano come aree parziali di un contenuto più ampio; se i dye paintings sono spesso dei “ritagli eletti” che appartengono a tele di dimensioni maggiori in origine, i digital, con la loro struttura a layers articolata in modo gerarchico, lasciano intravedere molteplici sovrapposizioni di forme e cromie trasferite su tela. Due tecniche estremamente diverse che esibiscono, tuttavia, il medesimo incontro ambiguo che emerge tra varie opposizioni - primo piano e secondo piano, positivo e negativo, soggetto e sfondo, forma e traccia, significato e significante - e che può trovare adempimento solo in una reale visione d'insieme. Proprio come le note e le pause in musica.

Il distacco dal gesto pittorico, che nei dye avviene tramite il getto d’acqua sulla polvere di colore mentre nei digital attraverso la stampa digitale, permette inoltre di reinterpretare i valori accademici dell’opera d’arte, e soprattutto di conferire una nuova luce al rapporto tra autore e composizione, intesa come perdita, sottrazione, “sineddoche estetica” in cui la pars pro toto rivendica l'identità autonoma dell'opera: a sua volta immagine e oggetto.

Alberto Fiori è nato nel 1985 a Pordenone, vive e lavora a Londra, UK.