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Alberto Givanni – Kenya
Fotografie non solo da vedere ma che inducono a riflettere
Comunicato stampa
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“Fotografie non solo da vedere ma che inducono a riflettere” cosi le ha definite il direttore di Nigrizia, Carmine Curci, e del resto è quanto lo stesso Touadi nel libro invita a fare: “se volete capire qualcosa sulla transizione africana d'inizio millennio guardate i volti di questi bambini diventati maestri della ginnastica della sopravvivenza, meditate sui loro passi lenti sopra i rifiuti fumanti, scrutate i volti stanchi e gli occhi gonfi dopo una notte passata sui cartoni sotto la pioggia e il freddo, assistete ai loro pasti frugali cucinati con ingredienti incerti e consumati in fretta. E chiedetevi quale umanità esprimono. Quale umanità esprimiamo tutti in quest'inizio di millennio”.
E i passi di questi bambini continuano virtualmente con questa mostra – curata dal critico d’arte Elisabetta Pozzetti – che si propone, nel suo essere itinerante, di raggiungere il maggior numero di persone, luoghi e culture. Dopo il successo di pubblico e critica riscosso nella sede del Castello di Spezzano, perla edilizia dell’Appenino Modenese, arriva ora nella Pianura Reggiana in un altro storico Castello, quello dei Guidotti. E si connota di nuovi significati inserendosi appieno nella biografia di una componente della famiglia Guidotti, Luisa, che ha perso la vita proprio in Africa, militando come medico in difesa dei più deboli e nel soccorso di tutti, scevra dagli schieramenti politici e di comodo. Fino alle conseguenze estreme, incontrando la morte 26 anni fa. Sono passati più di due decenni da allora ma l’Africa ancora miete vittime, soprattutto bambini.
È proprio a loro che la mostra e il libro danno voce, loro che voce non hanno perchè il più delle volte non hanno nemmeno il nome. Vivono in una delle baraccopoli più grandi dell’Africa, quella di Kibera, nella quale la densità demografica è difficilmente gestibile e quantificabile, perché in continua evoluzione ed accrescimento. Il loro orizzonte visivo è determinato dalla strada battuta sulla quale si innestano le fatiscenti baracche di legno, lamiera o al peggio cartone, che cercano di sostenere la seppur minima credibilità di abitazioni. Questo e tanto altro raccontano le fotografie del fotoreporter Alberto Givanni che negli ultimi anni, in collaborazione con Nigrizia, ha documentato le diverse realtà sociali che animano l’Africa, tessendo un iter fotografico sorprendente dal Sud Africa all’Egitto. Proprio questo viaggio trasversale tra stati diversi si svolge nella proiezione a cura di Graziano Marani inserita all’interno della mostra.
I contributi, presenti nel libro omonimo complementare alla mostra, sono altrettanto importanti e significativi, capaci di contestualizzare le fotografie ma anche di dare loro ulteriore emozione, quella che deriva dall’esperienza personale di ciascuno degli scrittori coinvolti: Walter Veltroni, patrocinatore col Comune di Roma dell’iniziativa, Jean Léonard Touadi, editorialista e consulente scientifico di numerose riviste, scrittore e autore televisivo, lo storico della fotografia Italo Zannier e il critico d’arte Elisabetta Pozzetti.
Enti patrocinatori:
Comune di Roma, Regione Emilia Romagna, Istituto Beni Artistici Culturali Naturali Emilia Romagna, Provincia di Ferrara, Provincia di Modena, Provincia di Reggio Emilia, Comune e Provincia di Mantova, Comune di Fiorano (Mo), Comune di Cento (Fe), Comune di Correggio (Re), Comune di Fabbrico (Re), Nigrizia e Unicef.
Sponsor: Fondazione Cassa di Risparmio di Cento e Fondazione Cassa di Risparmio di Ferrara
Chi è Alberto Givanni
Diplomatosi all’Accademia di Belle Arti di Bologna, ha perfezionato gli studi grafici e pittorici all’Accademia di Belle Arti di Amsterdam, in Olanda.
Fotografo professionista da dieci anni, ha lavorato per testate nazionali e internazionali nei settori della cronaca e dello sport. Per la redazione di Nigrizia ha realizzato nel 2002 un’ampia documentazione fotografica dei centri rurali in Sudafrica, pubblicata lo stesso anno nel libro Africa oltre lo specchio edito da Minerva Edizioni, curato da Elisabetta Pozzetti con i testi di Alex Zanotelli e Franco Patruno. L’anno seguente ha approfondito le differenti tematiche sociali presenti nel Mozambico, sfociate nel 2004, per i tipi della Minerva Edizioni, nel volume Boa Viagem. Reportage dal Mozambico, curato da Italo Zannier ed Elisabetta Pozzetti. E con Kenya. Kibera. Bambini di strada focalizza l’attenzione sui bambini di una delle più grandi baraccopoli africane. Altri reportage di recente pubblicazione sono quelli sui Monti Nuba in Sudan e sul Cairo in Egitto.
Contemporaneamente al reportage sociale da un anno collabora con la galleria d’arte contemporanea Bonelli, realizzando reportage negli studi degli artisti pubblicati in “Federico Guida. Fratture multiple” (Publi Paolini, Mantova 2004), “Michelangelo Galliani. Marmi gemelli” (Publi Paolini, Mantova 2004), “Dany Vecovi. Hybris” (Publi Paolini, Mantova 2004), “Luca Giovagnoli. Zimmer frei” (Publi Paolini, Mantova 2005). Ulteriori informazioni al sito: www.albertogivanni.com
E i passi di questi bambini continuano virtualmente con questa mostra – curata dal critico d’arte Elisabetta Pozzetti – che si propone, nel suo essere itinerante, di raggiungere il maggior numero di persone, luoghi e culture. Dopo il successo di pubblico e critica riscosso nella sede del Castello di Spezzano, perla edilizia dell’Appenino Modenese, arriva ora nella Pianura Reggiana in un altro storico Castello, quello dei Guidotti. E si connota di nuovi significati inserendosi appieno nella biografia di una componente della famiglia Guidotti, Luisa, che ha perso la vita proprio in Africa, militando come medico in difesa dei più deboli e nel soccorso di tutti, scevra dagli schieramenti politici e di comodo. Fino alle conseguenze estreme, incontrando la morte 26 anni fa. Sono passati più di due decenni da allora ma l’Africa ancora miete vittime, soprattutto bambini.
È proprio a loro che la mostra e il libro danno voce, loro che voce non hanno perchè il più delle volte non hanno nemmeno il nome. Vivono in una delle baraccopoli più grandi dell’Africa, quella di Kibera, nella quale la densità demografica è difficilmente gestibile e quantificabile, perché in continua evoluzione ed accrescimento. Il loro orizzonte visivo è determinato dalla strada battuta sulla quale si innestano le fatiscenti baracche di legno, lamiera o al peggio cartone, che cercano di sostenere la seppur minima credibilità di abitazioni. Questo e tanto altro raccontano le fotografie del fotoreporter Alberto Givanni che negli ultimi anni, in collaborazione con Nigrizia, ha documentato le diverse realtà sociali che animano l’Africa, tessendo un iter fotografico sorprendente dal Sud Africa all’Egitto. Proprio questo viaggio trasversale tra stati diversi si svolge nella proiezione a cura di Graziano Marani inserita all’interno della mostra.
I contributi, presenti nel libro omonimo complementare alla mostra, sono altrettanto importanti e significativi, capaci di contestualizzare le fotografie ma anche di dare loro ulteriore emozione, quella che deriva dall’esperienza personale di ciascuno degli scrittori coinvolti: Walter Veltroni, patrocinatore col Comune di Roma dell’iniziativa, Jean Léonard Touadi, editorialista e consulente scientifico di numerose riviste, scrittore e autore televisivo, lo storico della fotografia Italo Zannier e il critico d’arte Elisabetta Pozzetti.
Enti patrocinatori:
Comune di Roma, Regione Emilia Romagna, Istituto Beni Artistici Culturali Naturali Emilia Romagna, Provincia di Ferrara, Provincia di Modena, Provincia di Reggio Emilia, Comune e Provincia di Mantova, Comune di Fiorano (Mo), Comune di Cento (Fe), Comune di Correggio (Re), Comune di Fabbrico (Re), Nigrizia e Unicef.
Sponsor: Fondazione Cassa di Risparmio di Cento e Fondazione Cassa di Risparmio di Ferrara
Chi è Alberto Givanni
Diplomatosi all’Accademia di Belle Arti di Bologna, ha perfezionato gli studi grafici e pittorici all’Accademia di Belle Arti di Amsterdam, in Olanda.
Fotografo professionista da dieci anni, ha lavorato per testate nazionali e internazionali nei settori della cronaca e dello sport. Per la redazione di Nigrizia ha realizzato nel 2002 un’ampia documentazione fotografica dei centri rurali in Sudafrica, pubblicata lo stesso anno nel libro Africa oltre lo specchio edito da Minerva Edizioni, curato da Elisabetta Pozzetti con i testi di Alex Zanotelli e Franco Patruno. L’anno seguente ha approfondito le differenti tematiche sociali presenti nel Mozambico, sfociate nel 2004, per i tipi della Minerva Edizioni, nel volume Boa Viagem. Reportage dal Mozambico, curato da Italo Zannier ed Elisabetta Pozzetti. E con Kenya. Kibera. Bambini di strada focalizza l’attenzione sui bambini di una delle più grandi baraccopoli africane. Altri reportage di recente pubblicazione sono quelli sui Monti Nuba in Sudan e sul Cairo in Egitto.
Contemporaneamente al reportage sociale da un anno collabora con la galleria d’arte contemporanea Bonelli, realizzando reportage negli studi degli artisti pubblicati in “Federico Guida. Fratture multiple” (Publi Paolini, Mantova 2004), “Michelangelo Galliani. Marmi gemelli” (Publi Paolini, Mantova 2004), “Dany Vecovi. Hybris” (Publi Paolini, Mantova 2004), “Luca Giovagnoli. Zimmer frei” (Publi Paolini, Mantova 2005). Ulteriori informazioni al sito: www.albertogivanni.com
24
settembre 2005
Alberto Givanni – Kenya
Dal 24 al 25 settembre 2005
fotografia
Location
CASTELLO GUIDOTTI
Fabbrico, Via Giacomo Matteotti, 2, (Reggio Nell'emilia)
Fabbrico, Via Giacomo Matteotti, 2, (Reggio Nell'emilia)
Orario di apertura
10-13 e 15-18
Vernissage
24 Settembre 2005, ore 12-13
Autore