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Alberto Givanni – Kenya
Un progetto espositivo ed editoriale di grande spessore per raccontare e dare voce a bambini che voce non ne hanno perchè il più delle volte non hanno nemmeno il nome
Comunicato stampa
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Un progetto espositivo ed editoriale di grande spessore per raccontare e dare voce a bambini che voce non ne hanno perchè il più delle volte non hanno nemmeno il nome. Vivono in una delle baraccopoli più grandi dell’Africa, quella di Kibera, nella quale la densità demografica è difficilmente gestibile e quantificabile, perché in continua evoluzione ed accrescimento. Il loro orizzonte visivo è determinato dalla strada battuta sulla quale si innestano le fatiscenti baracche di legno, lamiera o al peggio cartone, che cercano di sostenere la seppur minima credibilità di abitazioni. Che si spartiscono contrapposte quando i binari le tagliano introducendo con violenza un barlume di progresso che si innesta però precario e disagevole. Questo e tanto altro raccontano le fotografie del fotoreporter Alberto Givanni che negli ultimi anni, in collaborazione con Nigrizia, ha documentato le diverse realtà sociali che animano l’Africa orientale, tessendo un iter fotografico sorprendente. Dopo aver raccontato il Sud Africa rurale con la pubblicazione Africa oltre lo specchio (Minerva Edizioni, 2002), ha descritto in 7000 km la poliedrica e sfaccettata situazione mozambicana in Boa Viagem. Reportage dal Mozambico (Minerva Edizioni, 2004) ed ora con Kenya. Kibera. Bambini di strada , curata dal critico d’arte Elisabetta Pozzetti, focalizza l’attenzione sulla difficile realtà dei più piccoli, ai margini della società cosiddetta “civile”, impegnati a sopravvivere e a inventarsi quotidianamente una possibilità di vita normale.
Gli importanti contributi di Walter Veltroni − patrocinatore col Comune di Roma dell’iniziativa − che ripercorre con emozione autobiografica la sua esperienza in e per l’Africa, di Jean Leonard Touadi, editorialista e consulente scientifico di numerose riviste, scrittore e autore televisivo, è uno dei massimi esperti dell’Africa, oltre allo storico della fotografia Italo Zannier che nel delineare i confini della fotografia “storica” in Africa definisce la valenza estetica delle immagini oggetto di mostra e pubblicazione. E proprio tali fotografie ci fanno precipitare nell’atmosfera della baraccopoli: ci è dato di riconoscere gli ingredienti e di intuire gli odori del pasto quotidiano fatto di scarti altrui, di percepire le variazioni luminose e il divenire atmosferico del giorno, di cogliere i differenti materiali che ne strutturano l’habitat, di leggere negli abiti lisi e nelle calzature fatte con pneumatici riciclati frammenti di racconto ulteriori. Come scrive Veltroni: “L’Africa bisogna vederla con i propri occhi, è vero. Altrimenti non si può capire. Quando non si può, foto così belle comunque aiutano molto. Aiutano a non dimenticare che il mondo è una lotteria che fa vincitori e vinti, che gli sconfitti sono questi bambini senza cibo e medicine, che cercano nell’immondizia degli altri i mezzi e il modo per sopravvivere. Vincitori e vinti, una lotteria spietata”.
Il reportage di Alberto Givanni ci racconta le giornate difficili, avventurose ma anche ilari dei più piccoli, latori silenti della nostra coscienza e schegge di nuova speranza. Quella di una vita normale.
Enti patrocinatori:
Comune di Roma, Regione Emilia Romagna, Istituto Beni Artistici Culturali Naturali Emilia Romagna, Provincia di Ferrara, Provincia di Modena, Provincia di Reggio Emilia, Comune e Provincia di Mantova, Comune di Fiorano (Mo), Comune di Cento (Fe), Comune di Correggio (Re), Nigrizia e Unicef.
Chi è Alberto Givanni
Diplomatosi all’Accademia di Belle Arti di Bologna, ha perfezionato gli studi grafici e pittorici all’Accademia di Belle Arti di Amsterdam, in Olanda.
Fotografo professionista da dieci anni, ha lavorato per testate nazionali e internazionali nei settori della cronaca e dello sport. Per la redazione di Nigrizia ha realizzato nel 2002 un’ampia documentazione fotografica dei centri rurali in Sudafrica, pubblicata lo stesso anno nel libro Africa oltre lo specchio edito da Minerva Edizioni, curato da Elisabetta Pozzetti con i testi di Alex Zanotelli e Franco Patruno. L’anno seguente ha approfondito le differenti tematiche sociali presenti nel Mozambico, sfociate nel 2004, per i tipi della Minerva Edizioni, nel volume Boa Viagem. Reportage dal Mozambico, curato da Italo Zannier ed Elisabetta Pozzetti. E con Kenya. Kibera. Bambini di strada focalizza l’attenzione sui bambini di una delle più grandi baraccopoli africane. Altri reportage di recente pubblicazione sono quelli sui Monti Nuba in Sudan e sul Cairo in Egitto.
Contemporaneamente al reportage sociale da un anno collabora con la galleria d’arte contemporanea Bonelli, realizzando reportage negli studi degli artisti pubblicati in “Federico Guida. Fratture multiple” (Publi Paolini, Mantova 2004), “Michelangelo Galliani. Marmi gemelli” (Publi Paolini, Mantova 2004), “Dany Vecovi. Hybris” (Publi Paolini, Mantova 2004), “Luca Giovagnoli. Zimmer frei” (Publi Paolini, Mantova 2005). Ulteriori informazioni al sito: www.albertogivanni.com
Catalogo:
Il libro Kenya. Kibera. Bambini di strada documenta il reportage realizzato dal fotoreporter Alberto Givanni nella baraccopoli di Kibera, è curato da Elisabetta Pozzetti e Italo Zannier, patrocinato dalla Regione Emilia Romagna, dall’Unicef, dalle Province di Modena, Mantova, Ferrara, Reggio Emilia, in collaborazione con la rivista Nigrizia, con i testi (italiano-inglese) del sindaco di Roma Walter Veltroni, del giornalista e scrittore Jean Leonard Touadi, dello storico della fotografia Italo Zannier e del critico d’arte Elisabetta Pozzetti. In .libreria e su ordinazione all’Associazione Culturale XXVII (associazioneventisette@gmail.com).
Gli importanti contributi di Walter Veltroni − patrocinatore col Comune di Roma dell’iniziativa − che ripercorre con emozione autobiografica la sua esperienza in e per l’Africa, di Jean Leonard Touadi, editorialista e consulente scientifico di numerose riviste, scrittore e autore televisivo, è uno dei massimi esperti dell’Africa, oltre allo storico della fotografia Italo Zannier che nel delineare i confini della fotografia “storica” in Africa definisce la valenza estetica delle immagini oggetto di mostra e pubblicazione. E proprio tali fotografie ci fanno precipitare nell’atmosfera della baraccopoli: ci è dato di riconoscere gli ingredienti e di intuire gli odori del pasto quotidiano fatto di scarti altrui, di percepire le variazioni luminose e il divenire atmosferico del giorno, di cogliere i differenti materiali che ne strutturano l’habitat, di leggere negli abiti lisi e nelle calzature fatte con pneumatici riciclati frammenti di racconto ulteriori. Come scrive Veltroni: “L’Africa bisogna vederla con i propri occhi, è vero. Altrimenti non si può capire. Quando non si può, foto così belle comunque aiutano molto. Aiutano a non dimenticare che il mondo è una lotteria che fa vincitori e vinti, che gli sconfitti sono questi bambini senza cibo e medicine, che cercano nell’immondizia degli altri i mezzi e il modo per sopravvivere. Vincitori e vinti, una lotteria spietata”.
Il reportage di Alberto Givanni ci racconta le giornate difficili, avventurose ma anche ilari dei più piccoli, latori silenti della nostra coscienza e schegge di nuova speranza. Quella di una vita normale.
Enti patrocinatori:
Comune di Roma, Regione Emilia Romagna, Istituto Beni Artistici Culturali Naturali Emilia Romagna, Provincia di Ferrara, Provincia di Modena, Provincia di Reggio Emilia, Comune e Provincia di Mantova, Comune di Fiorano (Mo), Comune di Cento (Fe), Comune di Correggio (Re), Nigrizia e Unicef.
Chi è Alberto Givanni
Diplomatosi all’Accademia di Belle Arti di Bologna, ha perfezionato gli studi grafici e pittorici all’Accademia di Belle Arti di Amsterdam, in Olanda.
Fotografo professionista da dieci anni, ha lavorato per testate nazionali e internazionali nei settori della cronaca e dello sport. Per la redazione di Nigrizia ha realizzato nel 2002 un’ampia documentazione fotografica dei centri rurali in Sudafrica, pubblicata lo stesso anno nel libro Africa oltre lo specchio edito da Minerva Edizioni, curato da Elisabetta Pozzetti con i testi di Alex Zanotelli e Franco Patruno. L’anno seguente ha approfondito le differenti tematiche sociali presenti nel Mozambico, sfociate nel 2004, per i tipi della Minerva Edizioni, nel volume Boa Viagem. Reportage dal Mozambico, curato da Italo Zannier ed Elisabetta Pozzetti. E con Kenya. Kibera. Bambini di strada focalizza l’attenzione sui bambini di una delle più grandi baraccopoli africane. Altri reportage di recente pubblicazione sono quelli sui Monti Nuba in Sudan e sul Cairo in Egitto.
Contemporaneamente al reportage sociale da un anno collabora con la galleria d’arte contemporanea Bonelli, realizzando reportage negli studi degli artisti pubblicati in “Federico Guida. Fratture multiple” (Publi Paolini, Mantova 2004), “Michelangelo Galliani. Marmi gemelli” (Publi Paolini, Mantova 2004), “Dany Vecovi. Hybris” (Publi Paolini, Mantova 2004), “Luca Giovagnoli. Zimmer frei” (Publi Paolini, Mantova 2005). Ulteriori informazioni al sito: www.albertogivanni.com
Catalogo:
Il libro Kenya. Kibera. Bambini di strada documenta il reportage realizzato dal fotoreporter Alberto Givanni nella baraccopoli di Kibera, è curato da Elisabetta Pozzetti e Italo Zannier, patrocinato dalla Regione Emilia Romagna, dall’Unicef, dalle Province di Modena, Mantova, Ferrara, Reggio Emilia, in collaborazione con la rivista Nigrizia, con i testi (italiano-inglese) del sindaco di Roma Walter Veltroni, del giornalista e scrittore Jean Leonard Touadi, dello storico della fotografia Italo Zannier e del critico d’arte Elisabetta Pozzetti. In .libreria e su ordinazione all’Associazione Culturale XXVII (associazioneventisette@gmail.com).
16
luglio 2005
Alberto Givanni – Kenya
Dal 16 luglio al 28 agosto 2005
fotografia
Location
CASTELLO DI SPEZZANO
Fiorano Modenese, Via Del Castello, 12, (Modena)
Fiorano Modenese, Via Del Castello, 12, (Modena)
Vernissage
16 Luglio 2005, ore 18
Sito web
www.albertogivanni.com
Autore
Curatore