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Alberto Goglio / Stefano Seraglio – Men at work
Apre a Brescia MeccanicheCeruti, nuovo spazio espositivo per la promozione di ricerche artistiche. Un progetto senza scopo di lucro nato per la diffusione dell’arte contemporanea in tutte le sue forme. MeccanicheCeruti è un contenitore gratuito a disposizione degli artisti invitati; un luogo di ritrovo, di condivisione e confronto culturale indipendente da logiche economiche. Primo appuntamento con le opere recenti di due artisti che utilizzano linguaggi pittorici e installativi
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Brescia, 11 novembre 2015 – Si inaugura il 28 novembre alle ore 18.00, nel
nuovo spazio espositivo MeccanicheCeruti a Brescia (via Giacomo Ceruti
2a), la doppia personale Men at work degli artisti Alberto Goglio e Stefano
Seraglio.
MeccanicheCeruti ospiterà fino al 13 dicembre - dal giovedì al sabato dalle ore
15 alle 19 - le opere recenti dei due artisti che utilizzano linguaggi pittorici e
installativi.
Lo spazio in cui espone Alberto Goglio è dominato da una grande opera
pittorica site-specific, realizzata ad olio su carta da lucido, che occupa la parete
più lunga. Il titolo dell’installazione pittorica è L’Isola dei morti. Il riferimento
all’opera di Böcklin, tema su cui Goglio si cimentò agli esordi della sua attività
pittorica, si riveste in questo caso di una cupa ironia. Si tratta, infatti, di un’isola
assai affollata, metafora pittorica del dramma quotidiano dei barconi carichi di
migranti che trovano la morte nel tentativo di raggiungere le coste europee. Sulle
due pareti più piccole trovano posto un quadro e un piccolo intervento pittorico,
realizzato anch’esso su carta da lucido. Come una sorta di contrappunto
all’opera più grande, le figure, rappresentate nell’atto di compiere gesti tecnici
legati a due “quasi sport”, come il gioco del frisbee e il minigolf, simboleggiano
automatismi, geometrie, atteggiamenti e relazioni che disegnano la trama
inconscia del nostro quotidiano. L’utilizzo della carta da lucido, capovolta rispetto
al verso su cui è stata dipinta, da un lato consente di ridurre al minimo la
percezione della fisicità del supporto, nell’intento di avvicinare il più possibile la
pittura al muro, il quale emerge come sfondo dalla superficie opalina, dall’altro
allontana il gesto pittorico, raffreddandolo dietro ad uno schermo semi-
trasparente. Dietro a questa scelta, Goglio cerca un dialogo evidente con il
quadro, realizzato a olio, smalto e plexiglass, in cui la lastra di acrilico assume la
medesima funzione di “schermo raffreddante”. La stanza è perciò interpretabile
come un unicum, in cui l'elementarismo espressivo che caratterizza la scelta
pittorica cerca un legame formale con lo spazio asettico che ospita le opere.
Stefano Seraglio presenta due installazioni e un'opera pittorica. Le prime
agiscono attraverso il cambiamento di funzione di oggetti e sul conseguente
risultato percettivo, materiali osservati nei loro aspetti potenziali e transitori.
In Clessidra l’artista esibisce una piramide di sabbia accumulata sopra un tavolo
cubico sotto il quale un microfono tenta paradossalmente di intercettare e amplificare le imponderabili vibrazioni della sabbia in caduta condizionando l’equilibrio di un “sistema planetario” di palline da ping pong sostenute da due woofer. Un lavoro sulla variazione temporale e sul perenne divenire della materia.
Nella seconda opera, Aprire un varco per modellare l’aria, una ventola da soffitto viene capovolta fino a rasentare il pavimento e agisce con l’azione rotante della pala sul muro della parete adiacente sfregando parte della calce superficiale.
Una riflessione sull’idea tradizionale di scultura come azione sottrattiva del
supporto inutile e sul valore del vuoto sul pieno.
Le due installazioni esprimono condizioni temporanee, apparentemente prossime
a uno stato evolutivo, sono oggetti provvisori sostenuti da un equilibrio delicato.
Il lavoro di pittorico invece vuol essere una riflessione sul linguaggio stesso della pittura, il rapporto di questa con lo spazio, sia mentale che fisico. In Painting da una superficie di colore non completamente asciutta sono stati “spellati” spessi
lembi di colore, accumulati in seguito in un angolo della stanza di cui hanno preso la forma trapezoidale. Questa pittura nel suo accartocciarsi è pensata come strumento di misura dello spazio e come sensore delle vibrazioni luminose dell’ambiente circostante rivelate nelle pieghe cutanee della sua pelle. Un vetro posto davanti diviene una membrana che separa e, allo stesso tempo, rende comunicabili attraverso la trasparenza i due mondi, quello dell'invenzione e quello della realtà, l'interno e l'esterno.
MeccanicheCeruti è uno spazio espositivo a Brescia per la promozione di ricerche artistiche
contemporanee. Attivo dal 2015 è la sede di un progetto senza scopo di lucro nato per la diffusione
dell’arte contemporanea in tutte le sue forme.
MeccanicheCeruti è un contenitore gratuito a disposizione degli artisti invitati; un luogo di ritrovo, di
condivisione e confronto culturale indipendente da logiche economiche. Ricavato da un’ex officina
meccanica storica nel centro della città, si sviluppa su una superficie di 120 mq. La meccanica in sé è
una teoria che si occupa del movimento dei corpi, allusione a uno stato transitorio in continua
mutazione al quale il progetto di MeccanicheCeruti s’ispira. Il nome è quello della strada in cui si
trova, intitolata al pittore del settecento Giacomo Ceruti.
http://meccanicheceruti.wix.com/homeescia
Stefano Seraglio (Vicenza 1975), vive e lavora a Brescia. Mostre recenti. Personali: 2014, Obtudus,
spazio Pasubio - Brescia. L’inganno della mente, testo di Pia Ferrari, studio cn6 - Brescia. Collettive:
2015, Deserting Reality, a cura di Officina Temporanea, Zona Ventura – Milano. YICCA international
contest of contemporary art, Albumarte Gallery – Roma. Spazi. Dentro e fuori i limiti, a cura di
Antonio D’amico e Karin Reisovà, Villa Vallero – Torino. Ottava Biennale di Soncino a Marco,
associazione culturale quartiere3, Rocca Sforzesca – Cremona. XIII edizione rassegna internazionale
d’arte città di Bozzolo, a cura di V. Denti e CocoonArt, ex caserma Gonzaga – Mantova.
artdesignfactory, Rivoli – Torino. 2014, Premio Celeste selezione finalisti (primo premio sezione
Pittura e Disegno), Assab One – Milano. Il ritmo imperfetto dell’indecidibile, Artasylum project. Quarta
Rassegna Arte Contemporanea a cura di Daniel Buso, Casa dei Carraresi – Treviso. Combat
Prize sezione pittura segnalazione della giuria (A.Bruciati, Patrizia Sandretto ReBaudengo)
Alberto Goglio (Brescia 1967) vive e lavora a Brescia. Mostre recenti. Personali: 2013 Homo
Humus, loc de la begia – Brescia. In & Out studio ABDA Brescia a cura di Pia Ferrari. 2012 Recto
Recto - Brescia. 2011 Post It, Atelier 57, Brescia. 2007 Un minuto di silenzio, a cura di A.L. Ghirardi
Spazio Overseas, Brescia, a cura di Anna Lisa Ghirardi. 2006 Alberto Goglio, Palazzo Cominelli,
Brescia, testo critico di Franco Migliaccio. Collettive: 2015 XIII edizione rassegna internazionale d’arte
città di Bozzolo, a cura di V. Denti e CocoonArt, ex caserma Gonzaga – Mantova. 2012 International
Art&Design exibition, Seul 2010 Memorando, Piazza della Loggia, Brescia. 2009 Amniotico, mostra in
collaborazione con Veronica Sozzi, Spazio LABA, Brescia. 2008 Windows of the art, a cura di Anna
Lisa Ghirardi, Hew Galerie, Wielenbach (D) Spazio Overseas, Brescia. Museo della stampa, Brescia.
Torre Gonzaghesca, Mantova. 2003 The new Italian art school, Belskie Museum, New Jersey, USA.
nuovo spazio espositivo MeccanicheCeruti a Brescia (via Giacomo Ceruti
2a), la doppia personale Men at work degli artisti Alberto Goglio e Stefano
Seraglio.
MeccanicheCeruti ospiterà fino al 13 dicembre - dal giovedì al sabato dalle ore
15 alle 19 - le opere recenti dei due artisti che utilizzano linguaggi pittorici e
installativi.
Lo spazio in cui espone Alberto Goglio è dominato da una grande opera
pittorica site-specific, realizzata ad olio su carta da lucido, che occupa la parete
più lunga. Il titolo dell’installazione pittorica è L’Isola dei morti. Il riferimento
all’opera di Böcklin, tema su cui Goglio si cimentò agli esordi della sua attività
pittorica, si riveste in questo caso di una cupa ironia. Si tratta, infatti, di un’isola
assai affollata, metafora pittorica del dramma quotidiano dei barconi carichi di
migranti che trovano la morte nel tentativo di raggiungere le coste europee. Sulle
due pareti più piccole trovano posto un quadro e un piccolo intervento pittorico,
realizzato anch’esso su carta da lucido. Come una sorta di contrappunto
all’opera più grande, le figure, rappresentate nell’atto di compiere gesti tecnici
legati a due “quasi sport”, come il gioco del frisbee e il minigolf, simboleggiano
automatismi, geometrie, atteggiamenti e relazioni che disegnano la trama
inconscia del nostro quotidiano. L’utilizzo della carta da lucido, capovolta rispetto
al verso su cui è stata dipinta, da un lato consente di ridurre al minimo la
percezione della fisicità del supporto, nell’intento di avvicinare il più possibile la
pittura al muro, il quale emerge come sfondo dalla superficie opalina, dall’altro
allontana il gesto pittorico, raffreddandolo dietro ad uno schermo semi-
trasparente. Dietro a questa scelta, Goglio cerca un dialogo evidente con il
quadro, realizzato a olio, smalto e plexiglass, in cui la lastra di acrilico assume la
medesima funzione di “schermo raffreddante”. La stanza è perciò interpretabile
come un unicum, in cui l'elementarismo espressivo che caratterizza la scelta
pittorica cerca un legame formale con lo spazio asettico che ospita le opere.
Stefano Seraglio presenta due installazioni e un'opera pittorica. Le prime
agiscono attraverso il cambiamento di funzione di oggetti e sul conseguente
risultato percettivo, materiali osservati nei loro aspetti potenziali e transitori.
In Clessidra l’artista esibisce una piramide di sabbia accumulata sopra un tavolo
cubico sotto il quale un microfono tenta paradossalmente di intercettare e amplificare le imponderabili vibrazioni della sabbia in caduta condizionando l’equilibrio di un “sistema planetario” di palline da ping pong sostenute da due woofer. Un lavoro sulla variazione temporale e sul perenne divenire della materia.
Nella seconda opera, Aprire un varco per modellare l’aria, una ventola da soffitto viene capovolta fino a rasentare il pavimento e agisce con l’azione rotante della pala sul muro della parete adiacente sfregando parte della calce superficiale.
Una riflessione sull’idea tradizionale di scultura come azione sottrattiva del
supporto inutile e sul valore del vuoto sul pieno.
Le due installazioni esprimono condizioni temporanee, apparentemente prossime
a uno stato evolutivo, sono oggetti provvisori sostenuti da un equilibrio delicato.
Il lavoro di pittorico invece vuol essere una riflessione sul linguaggio stesso della pittura, il rapporto di questa con lo spazio, sia mentale che fisico. In Painting da una superficie di colore non completamente asciutta sono stati “spellati” spessi
lembi di colore, accumulati in seguito in un angolo della stanza di cui hanno preso la forma trapezoidale. Questa pittura nel suo accartocciarsi è pensata come strumento di misura dello spazio e come sensore delle vibrazioni luminose dell’ambiente circostante rivelate nelle pieghe cutanee della sua pelle. Un vetro posto davanti diviene una membrana che separa e, allo stesso tempo, rende comunicabili attraverso la trasparenza i due mondi, quello dell'invenzione e quello della realtà, l'interno e l'esterno.
MeccanicheCeruti è uno spazio espositivo a Brescia per la promozione di ricerche artistiche
contemporanee. Attivo dal 2015 è la sede di un progetto senza scopo di lucro nato per la diffusione
dell’arte contemporanea in tutte le sue forme.
MeccanicheCeruti è un contenitore gratuito a disposizione degli artisti invitati; un luogo di ritrovo, di
condivisione e confronto culturale indipendente da logiche economiche. Ricavato da un’ex officina
meccanica storica nel centro della città, si sviluppa su una superficie di 120 mq. La meccanica in sé è
una teoria che si occupa del movimento dei corpi, allusione a uno stato transitorio in continua
mutazione al quale il progetto di MeccanicheCeruti s’ispira. Il nome è quello della strada in cui si
trova, intitolata al pittore del settecento Giacomo Ceruti.
http://meccanicheceruti.wix.com/homeescia
Stefano Seraglio (Vicenza 1975), vive e lavora a Brescia. Mostre recenti. Personali: 2014, Obtudus,
spazio Pasubio - Brescia. L’inganno della mente, testo di Pia Ferrari, studio cn6 - Brescia. Collettive:
2015, Deserting Reality, a cura di Officina Temporanea, Zona Ventura – Milano. YICCA international
contest of contemporary art, Albumarte Gallery – Roma. Spazi. Dentro e fuori i limiti, a cura di
Antonio D’amico e Karin Reisovà, Villa Vallero – Torino. Ottava Biennale di Soncino a Marco,
associazione culturale quartiere3, Rocca Sforzesca – Cremona. XIII edizione rassegna internazionale
d’arte città di Bozzolo, a cura di V. Denti e CocoonArt, ex caserma Gonzaga – Mantova.
artdesignfactory, Rivoli – Torino. 2014, Premio Celeste selezione finalisti (primo premio sezione
Pittura e Disegno), Assab One – Milano. Il ritmo imperfetto dell’indecidibile, Artasylum project. Quarta
Rassegna Arte Contemporanea a cura di Daniel Buso, Casa dei Carraresi – Treviso. Combat
Prize sezione pittura segnalazione della giuria (A.Bruciati, Patrizia Sandretto ReBaudengo)
Alberto Goglio (Brescia 1967) vive e lavora a Brescia. Mostre recenti. Personali: 2013 Homo
Humus, loc de la begia – Brescia. In & Out studio ABDA Brescia a cura di Pia Ferrari. 2012 Recto
Recto - Brescia. 2011 Post It, Atelier 57, Brescia. 2007 Un minuto di silenzio, a cura di A.L. Ghirardi
Spazio Overseas, Brescia, a cura di Anna Lisa Ghirardi. 2006 Alberto Goglio, Palazzo Cominelli,
Brescia, testo critico di Franco Migliaccio. Collettive: 2015 XIII edizione rassegna internazionale d’arte
città di Bozzolo, a cura di V. Denti e CocoonArt, ex caserma Gonzaga – Mantova. 2012 International
Art&Design exibition, Seul 2010 Memorando, Piazza della Loggia, Brescia. 2009 Amniotico, mostra in
collaborazione con Veronica Sozzi, Spazio LABA, Brescia. 2008 Windows of the art, a cura di Anna
Lisa Ghirardi, Hew Galerie, Wielenbach (D) Spazio Overseas, Brescia. Museo della stampa, Brescia.
Torre Gonzaghesca, Mantova. 2003 The new Italian art school, Belskie Museum, New Jersey, USA.
28
novembre 2015
Alberto Goglio / Stefano Seraglio – Men at work
Dal 28 novembre al 13 dicembre 2015
arte contemporanea
Location
MECCANICHECERUTI
Brescia, Via Giacomo Ceruti, 2/A, (Brescia)
Brescia, Via Giacomo Ceruti, 2/A, (Brescia)
Orario di apertura
dal giovedì al sabato dalle ore 15 alle 19
Vernissage
28 Novembre 2015, ore 18
Autore