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Alberto Korda – Identità & Mito
Universalmente noto lo scatto: il “Guerrillero Heroico”; l’indomabile ed indomato Che; sguardo fermo seppur velato rivolto alla folla riunita per il funerale delle vittime della nave La Coubre(5 marzo 1960).
Comunicato stampa
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Alberto Dìaz Gutièrrez (1928-2001) è noto in tutto il mondo come Alberto Korda. Avrebbe potuto essere un classico fotografo di moda cubano,invece incontrò la Storia e si ritrovò a vivere un periodo unico: la Rivoluzione cubana. Divenne il fotografo personale di Fidel Castro. Per dieci anni lo seguì ovunque, considerando questa chiamata un onore; eppure la sua fama mondiale doveva legarsi ad un altro uomo: Ernesto "Che" Guevara. Universalmente noto lo scatto: il “Guerrillero Heroico”; l’indomabile ed indomato Che; sguardo fermo seppur velato rivolto alla folla riunita per il funerale delle vittime della nave La Coubre(5 marzo 1960).
Quella immagine divenne,grazie a Korda e ad un giovane Giangiacomo Feltrinelli,l’icona del guerrigliero che combatte per la libertà,la giustizia, l’uguaglianza,nonostante tutto,nonostante se stesso. L’uomo Che,intimo ed umanamente fragile era destinato a diventare il Mito Che, un Universale,un Simbolo. Immortale.
Si tratta dell’immagine più riprodotta della storia della fotografia. Lo stesso Korda ebbe modo di dire: «Non ho guadagnato con quella foto, ma regalo al mondo qualcosa che mi sopravviverà, per questo sono felice». Un dono prezioso. Fu, certo, l’immagine più famosa di Korda, ma non l’unica. Egli ebbe modo di immortalare in varie circostanze sia Che Guevara, sia Fidel Castro. Catturo’ i loro momenti di svago (es. il golf, la pesca d’altura) cosi’ come i momenti di lavoro quotidiano (Che Guevara mentre taglia canne da zucchero oppure prova nuovi macchinari agricoli) ed i momenti “politici", " ufficiali".
L’opera di Korda è importante non solo da un punto di vista puramente artistico, ma anche e, soprattutto,come testimonianza storica e sociale di un popolo eroico e pieno di dignità.
Un giorno qualcuno, guardando queste immagini, ricordò le parole di Antoine De Saint-Exupery (Piccolo Principe) ed esclamò: “Non si vede bene che con il cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi”.
Ogni altra parola sembra superflua...
Manuela Composti
Quella immagine divenne,grazie a Korda e ad un giovane Giangiacomo Feltrinelli,l’icona del guerrigliero che combatte per la libertà,la giustizia, l’uguaglianza,nonostante tutto,nonostante se stesso. L’uomo Che,intimo ed umanamente fragile era destinato a diventare il Mito Che, un Universale,un Simbolo. Immortale.
Si tratta dell’immagine più riprodotta della storia della fotografia. Lo stesso Korda ebbe modo di dire: «Non ho guadagnato con quella foto, ma regalo al mondo qualcosa che mi sopravviverà, per questo sono felice». Un dono prezioso. Fu, certo, l’immagine più famosa di Korda, ma non l’unica. Egli ebbe modo di immortalare in varie circostanze sia Che Guevara, sia Fidel Castro. Catturo’ i loro momenti di svago (es. il golf, la pesca d’altura) cosi’ come i momenti di lavoro quotidiano (Che Guevara mentre taglia canne da zucchero oppure prova nuovi macchinari agricoli) ed i momenti “politici", " ufficiali".
L’opera di Korda è importante non solo da un punto di vista puramente artistico, ma anche e, soprattutto,come testimonianza storica e sociale di un popolo eroico e pieno di dignità.
Un giorno qualcuno, guardando queste immagini, ricordò le parole di Antoine De Saint-Exupery (Piccolo Principe) ed esclamò: “Non si vede bene che con il cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi”.
Ogni altra parola sembra superflua...
Manuela Composti
16
febbraio 2012
Alberto Korda – Identità & Mito
Dal 16 febbraio al 28 aprile 2012
fotografia
Location
GALLERIA CA’ DI FRA’
Milano, Via Carlo Farini, 2, (Milano)
Milano, Via Carlo Farini, 2, (Milano)
Orario di apertura
lunedì a venerdì 10.00-13.00 / 15.00-19.00
Sabato SOLO per appuntamento
Vernissage
16 Febbraio 2012, 18 - 21
Autore
Curatore