Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Alberto Mariani – Ex Fine
Saranno esposte opere che derivano dalla ricerca degli ultimi due anni di lavoro dell‟artista: una decina di sculture da terra e da parete, di piccole, medie e grandi dimensioni, realizzate con differenti materiali: acciaio inox, pietra, cemento, cera e ferro.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Nelle sculture di Alberto Mariani gli elementi hanno una valenza che va oltre a quella estetico-formale, pur molto evidente alla prima impressione. La concezione che viene ad essere sottesa alle sue opere è riconducibile all'ambito concettuale e metafisico.
La plasticità si risolve sia nei chiaroscuri, dovuti ai diversi metalli impiegati e alle differenti tecniche, utilizzate nel trattamento delle superfici, sia nella ricerca ossessiva nell‟equilibrio delle proporzioni. Le sculture dell'artista si pongono come punti e spunti di riflessione: con la loro estrema sobrietà, non vogliono colpire lo spettatore, ma piuttosto cercare un contatto che lo faccia rendere conto di come in esse egli si possa specchiare. Unico soggetto è infatti l'uomo. La scultura dunque come possibilità fisica per esprimere il rapporto fra l'individuo e la propria esistenza.
La coscienza di Mariani si lega alle suggestioni filosofiche del richiamo agostiniano: "Ritorna in te stesso: nella interiorità dell'uomo abita la verità".
Antonella Micaletti, che ne ha curato il testo critico, ha scritto: «…la ricerca di Alberto Mariani si muove entro una prospettiva rigida profondamente etica, che ridefinisce il senso degli elementi anche più semplici dell’opera, per sottolineare il rapporto esistente tra una dimensione contingente ed una trascendente, tra ciò che l’artista pensa e realizza e la ragione superiore che la sostanzia.
[…] apparentemente attribuisce un’attenzione esagerata all’equilibrio formale e alla bellezza, che sembra esaurire il valore dell’opera. Ma è pure evidente che la sua ricerca non si limita ad una finalità decorativa, né scenografica, nonostante i rimandi siano tanti. La sua esasperazione è piuttosto traccia di una distanza da una qualità ancora superiore: la perfezione contingente è riflesso di quella soprannaturale, da cui tutto ha origine.
Come per Sant’Agostino, per Mariani la bellezza è segno di una perfezione superiore, così che nelle sue opere l’attenzione alla superficie non ha un valore autoriflessivo, ma, anzi, mira a nascondere la contingenza: la traccia dell’artista e le sue emozioni, così come le peculiarità del materiale.
[…] La ricerca di Alberto Mariani si muove dall’origine per rintracciare il fine ultimo, per dimostrare in ogni opera che esso è anche il motore primo da cui tutto ha origine. A ciò siamo sollecitati anche noi, perché l’arte possa guidare la nostra esperienza percettiva alla ricerca di una aspirazione ulteriore».
Alberto Mariani
www.albertomariani.it
(Pesaro 1973). Dopo la frequentazione nel ‟91, del corso T.A.M. (trattamento artistico dei metalli) di Pietrarubbia, nel ‟92 si diploma all‟Istituto Statale d‟Arte F. Mengaroni di Pesaro nella sezione metalli. Si iscrive poi all‟Accademia di Belle Arti di Urbino e dopo due anni accademici si trasferisce, grazie a due borse di studio, prima a Siviglia („94/‟95) e poi ad Atene („96/‟97). Si diploma con lode nel ‟98, all‟Accademia di Belle Arti di Carrara. Dal 2000 al 2002 ha insegnato Progettazione (Disegno Industriale) all‟Istituto Statale d‟Arte di Cagli (PU) e tra il 2006 e il 2007 ha vissuto un‟esperienza a New York. Dal 2005 ha partecipato a diversi simposi di scultura organizzati all‟estero. Attualmente vive e lavora a Pesaro.
Mostre Personali:
2009 - "Nel volto del’altro", Galleria Mies – Modena
- "Ex fine", Monja Ercoli Arte Contemporanea – Fermo
2008 - “Piùomeno”, a cura di Giorgio Benelli. Galleria Portfolio – Senigallia
2007 - “Macro in Micro” Galleria MIES, Modena (MO)
2006 - “Ecce Homo”, a cura di Gian Carlo Boiani. Pietrarubbia (PU);
Mostre Collettive:
2008 - “Arrivi e partenze- Italia”, a cura di A. Fiz e W. Gasperoni. Mole Vanvitelliana, Ancona
2007 - “Concorso Saturarte”, a cura di Mario Napoli e Mario Pepe. Opera premiata “Premio della critica”. Palazzo Stella, Genova.
2006 - “Arte/Scienza di Pace, Liceo Scientifico Statale “Ettore Majorana”, a cura di Anna Cochetti e Cristina Petrelli, Roma.
2006 - Opera selezionata per il “Premio internazionale per giovani scultori”, a cura di Kosme de Baranano, Sokari Douglas Camp, Susan Ferleger Brades, Tom L.Freudenheim, Hou Hanru, Arnaldo Pomodoro, Arturo Carlo Quintavalle con Flaminio Gualdoni, Fondazione Arnaldo Pomodoro Milano.
2005 - “Marche Campo Giovani – da un giorno all’altro”, a cura di Stefano Verri e Carlo Bruscia. Rocca Malatestiana, Fano(PU).
La plasticità si risolve sia nei chiaroscuri, dovuti ai diversi metalli impiegati e alle differenti tecniche, utilizzate nel trattamento delle superfici, sia nella ricerca ossessiva nell‟equilibrio delle proporzioni. Le sculture dell'artista si pongono come punti e spunti di riflessione: con la loro estrema sobrietà, non vogliono colpire lo spettatore, ma piuttosto cercare un contatto che lo faccia rendere conto di come in esse egli si possa specchiare. Unico soggetto è infatti l'uomo. La scultura dunque come possibilità fisica per esprimere il rapporto fra l'individuo e la propria esistenza.
La coscienza di Mariani si lega alle suggestioni filosofiche del richiamo agostiniano: "Ritorna in te stesso: nella interiorità dell'uomo abita la verità".
Antonella Micaletti, che ne ha curato il testo critico, ha scritto: «…la ricerca di Alberto Mariani si muove entro una prospettiva rigida profondamente etica, che ridefinisce il senso degli elementi anche più semplici dell’opera, per sottolineare il rapporto esistente tra una dimensione contingente ed una trascendente, tra ciò che l’artista pensa e realizza e la ragione superiore che la sostanzia.
[…] apparentemente attribuisce un’attenzione esagerata all’equilibrio formale e alla bellezza, che sembra esaurire il valore dell’opera. Ma è pure evidente che la sua ricerca non si limita ad una finalità decorativa, né scenografica, nonostante i rimandi siano tanti. La sua esasperazione è piuttosto traccia di una distanza da una qualità ancora superiore: la perfezione contingente è riflesso di quella soprannaturale, da cui tutto ha origine.
Come per Sant’Agostino, per Mariani la bellezza è segno di una perfezione superiore, così che nelle sue opere l’attenzione alla superficie non ha un valore autoriflessivo, ma, anzi, mira a nascondere la contingenza: la traccia dell’artista e le sue emozioni, così come le peculiarità del materiale.
[…] La ricerca di Alberto Mariani si muove dall’origine per rintracciare il fine ultimo, per dimostrare in ogni opera che esso è anche il motore primo da cui tutto ha origine. A ciò siamo sollecitati anche noi, perché l’arte possa guidare la nostra esperienza percettiva alla ricerca di una aspirazione ulteriore».
Alberto Mariani
www.albertomariani.it
(Pesaro 1973). Dopo la frequentazione nel ‟91, del corso T.A.M. (trattamento artistico dei metalli) di Pietrarubbia, nel ‟92 si diploma all‟Istituto Statale d‟Arte F. Mengaroni di Pesaro nella sezione metalli. Si iscrive poi all‟Accademia di Belle Arti di Urbino e dopo due anni accademici si trasferisce, grazie a due borse di studio, prima a Siviglia („94/‟95) e poi ad Atene („96/‟97). Si diploma con lode nel ‟98, all‟Accademia di Belle Arti di Carrara. Dal 2000 al 2002 ha insegnato Progettazione (Disegno Industriale) all‟Istituto Statale d‟Arte di Cagli (PU) e tra il 2006 e il 2007 ha vissuto un‟esperienza a New York. Dal 2005 ha partecipato a diversi simposi di scultura organizzati all‟estero. Attualmente vive e lavora a Pesaro.
Mostre Personali:
2009 - "Nel volto del’altro", Galleria Mies – Modena
- "Ex fine", Monja Ercoli Arte Contemporanea – Fermo
2008 - “Piùomeno”, a cura di Giorgio Benelli. Galleria Portfolio – Senigallia
2007 - “Macro in Micro” Galleria MIES, Modena (MO)
2006 - “Ecce Homo”, a cura di Gian Carlo Boiani. Pietrarubbia (PU);
Mostre Collettive:
2008 - “Arrivi e partenze- Italia”, a cura di A. Fiz e W. Gasperoni. Mole Vanvitelliana, Ancona
2007 - “Concorso Saturarte”, a cura di Mario Napoli e Mario Pepe. Opera premiata “Premio della critica”. Palazzo Stella, Genova.
2006 - “Arte/Scienza di Pace, Liceo Scientifico Statale “Ettore Majorana”, a cura di Anna Cochetti e Cristina Petrelli, Roma.
2006 - Opera selezionata per il “Premio internazionale per giovani scultori”, a cura di Kosme de Baranano, Sokari Douglas Camp, Susan Ferleger Brades, Tom L.Freudenheim, Hou Hanru, Arnaldo Pomodoro, Arturo Carlo Quintavalle con Flaminio Gualdoni, Fondazione Arnaldo Pomodoro Milano.
2005 - “Marche Campo Giovani – da un giorno all’altro”, a cura di Stefano Verri e Carlo Bruscia. Rocca Malatestiana, Fano(PU).
25
ottobre 2009
Alberto Mariani – Ex Fine
Dal 25 ottobre all'otto novembre 2009
arte contemporanea
Location
MONJA ERCOLI ARTE CONTEMPORANEA – ORANGESTUDIO ARTECONTEMPORANEA
Fermo, Largo Fogliari, 2, (Ascoli Piceno)
Fermo, Largo Fogliari, 2, (Ascoli Piceno)
Orario di apertura
Lun – Sab: 9.30-12.00/16.00-19.00; Domenica su appuntamento.
Vernissage
25 Ottobre 2009, ore 18.00
Autore
Curatore