Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Alberto Nascimben – Il colore della notte. Notturni di città venete
Omaggio alle notti delle città venete, tutte ammantate di buio dove è l’ombra, liberata dalla luce delle lampade e dai riflessi dai muri e dalle acque, a disegnare l’immagine di un’altra realtà inaspettata che rivive nelle fotografie di Nascimben
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Ancora immagini di città, una sessantina stavolta da tutto il Veneto, nella nuova mostra fotografica Il colore della notte. Notturni di città venete, fotografie di Alberto Nascimben, che sarà inaugurata venerdì 28 novembre, ore 18.00 al Centro Culturale Candiani.
Particolarità della mostra, visitabile fino al 28 dicembre 2008, è appunto l’omaggio alle notti delle città venete, tutte ammantate di buio dove è l’ombra, liberata dalla luce delle lampade e dai riflessi dai muri e dalle acque, a disegnare l’immagine di un’altra realtà inaspettata che rivive nelle fotografie di Nascimben: “A distanza di anni ho voluto ridestare quelle emozioni fotografiche inespresse. Le visioni di allora solo mentali si sono materializzate nel linguaggio fotografico, che rivela le sue più efficaci potenzialità espressive proprio nella sottile percezione dei valori tonali notturni: il bianco e nero cromatismo della notte”.
Questa “poesia della notte”, vuole il buio a proteggere i corpi, le case, il paesaggio; ed esige il silenzio, per dar vita ad immagini mute, riposanti e quiete, nonostante i contrasti spesso violenti tra le luci e le ombre.
L’unica presenza, apparentemente estranea, in questi straordinari paesaggi urbani, è proprio quella del fotografo, forse alla ricerca, insistente e appassionata, del “tempo perduto”, di una realtà passata, lontana e misteriosa.
Le immagini delle città, eseguite con grande perizia tecnica e con una poetica sensibilità per il chiaroscuro, sembrano “fotografie alla Rembrandt”, per le luci radenti in leggero controluce.
Nascimben osserva , con occhio indagatore, palazzi , intonaci, portici, basamenti e poggioli in pietra d’Istria, facciate di chiese con i portoni chiusi e selciati, senza mai incontrare anima viva, come in un dipinto metafisico di De Chirico, dove non c’è mai nessuno.
Nel silenzio, ambito e desiderato, trova così un modo per opporsi, senza alzare la voce, al rumore che ogni giorno ci assale e ci circonda, inutile e sgarbato.
La mostra è corredata dal bel volume Il colore della notte. Notturni di città venete (Terra Ferma, 2008) con saggi di Ulderico Bernardi, Eugenio Riccòmini e Italo Zannier
Particolarità della mostra, visitabile fino al 28 dicembre 2008, è appunto l’omaggio alle notti delle città venete, tutte ammantate di buio dove è l’ombra, liberata dalla luce delle lampade e dai riflessi dai muri e dalle acque, a disegnare l’immagine di un’altra realtà inaspettata che rivive nelle fotografie di Nascimben: “A distanza di anni ho voluto ridestare quelle emozioni fotografiche inespresse. Le visioni di allora solo mentali si sono materializzate nel linguaggio fotografico, che rivela le sue più efficaci potenzialità espressive proprio nella sottile percezione dei valori tonali notturni: il bianco e nero cromatismo della notte”.
Questa “poesia della notte”, vuole il buio a proteggere i corpi, le case, il paesaggio; ed esige il silenzio, per dar vita ad immagini mute, riposanti e quiete, nonostante i contrasti spesso violenti tra le luci e le ombre.
L’unica presenza, apparentemente estranea, in questi straordinari paesaggi urbani, è proprio quella del fotografo, forse alla ricerca, insistente e appassionata, del “tempo perduto”, di una realtà passata, lontana e misteriosa.
Le immagini delle città, eseguite con grande perizia tecnica e con una poetica sensibilità per il chiaroscuro, sembrano “fotografie alla Rembrandt”, per le luci radenti in leggero controluce.
Nascimben osserva , con occhio indagatore, palazzi , intonaci, portici, basamenti e poggioli in pietra d’Istria, facciate di chiese con i portoni chiusi e selciati, senza mai incontrare anima viva, come in un dipinto metafisico di De Chirico, dove non c’è mai nessuno.
Nel silenzio, ambito e desiderato, trova così un modo per opporsi, senza alzare la voce, al rumore che ogni giorno ci assale e ci circonda, inutile e sgarbato.
La mostra è corredata dal bel volume Il colore della notte. Notturni di città venete (Terra Ferma, 2008) con saggi di Ulderico Bernardi, Eugenio Riccòmini e Italo Zannier
28
novembre 2008
Alberto Nascimben – Il colore della notte. Notturni di città venete
Dal 28 novembre al 28 dicembre 2008
fotografia
Location
CENTRO CULTURALE CANDIANI
Venezia, Piazzale Luigi Candiani, 7, (Venezia)
Venezia, Piazzale Luigi Candiani, 7, (Venezia)
Orario di apertura
da lunedì a venerdì 15-19, sabato e festivi 10-13 e 15-19
Vernissage
28 Novembre 2008, ore 18
Autore