-
-
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
-
Alberto Savi
Forse, quando si cerca di interpretarla analizzandone la forma, questa pittura può essere guardata con due sguardi in qualche modo diversi uno dall’altro.
Questo sdoppiamento dello sguardo non è, non può essere definitivo. Alla fine, superato il momento dell’interpretazione, questa specie di strabismo analitico deve ricomporsi in uno sguardo (.) capace di mettere a fuoco la figura sostanziale, inscindibile, di questa pittura. (.)
Il primo sguardo che noi diamo a questa pittura, cercando di interpretarla, ci rivela quella che potremmo chiamare la sua componente espressionista. Non sono molti i veri espressionisti, nella pittura italiana contemporanea. Forse il primo Guttuso, il primo Birolli, il primo Migneco. (.). Questa è una vera pittura espressionista. Sia che affronti un tema “mitico” come quello del Don Chisciotte sia che scelga appassionatamente di darsi allo svolgimento di temi “bassi” – come nella serie dei contadini e dei muratori.
Alberto Savi
Prato, Via Dolce De' Mazzamuti, 1, (Prato)