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Alberto Sughi – Il Segno e l’Immagine
raccoglie 50 opere (tutte opere su carta applicata su tela) provenienti e da collezioni private e dalla collezione dell’autore
Comunicato stampa
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La Galleria Comunale d’Arte Moderna e Contemporanea di Arezzo, con il Patrocinio del Ministero dei Beni e le Attività Culturali, ospiterà dal 14 aprile al 21 maggio 2006 una grande mostra antologica di Alberto Sughi uno tra i maggiori artisti della generazione apparsa nella seconda metà del Novecento. Dalla prima mostra tenuta nel 1954 alla Galleria Il Pincio assieme a Corrado Cagli e Marcello Muccini, alle partecipazioni alla Biennale di Venezia e alla Quadriennale di Roma (della quale è stato Presidente ), fino alle grandi rassegne antologiche presentate in vari Musei in Italia, in Europa e in America, il suo percorso di artista é stato sempre sostenuto sia dal consenso del pubblico sia da quello dei più qualificati critici d'arte.
"Alberto Sughi: Il Segno e l'Immagine" raccoglie 50 opere (tutte opere su carta applicata su tela) provenienti e da collezioni private e dalla collezione dell'autore.
La mostra e’ stata curata dallo storico dell’arte Giovanni Faccenda.
Il catalogo della mostra (da cui sono stati presi gli estratti che qui seguono) presenta saggi di Giovanni Faccenda, Luigi Cavallo e un’ intervista all'artista di Sergio Zavoli.
Giovanni Faccenda : “La curiosità porterebbe a chiedersi quanto ci sia di autobiografico in queste pagine che esplicitano la trama della realtà come il verso dell’esistenza: aspetto, questo, marginale dinanzi a scene di per sé enigmatiche e come sigillate in un’ampolla di vetro, nella cui sfumata trasparenza è dato di riconoscere l’implicito rifiuto a ogni artificio o succedaneo. Interessi, piuttosto, la misurata ricorrenza di alcuni simboli concretati (lo specchio, la maschera, il cane, la telefonata…), perni di un’allegoria densa di intuizioni e misteriosi presagi nella quale intuisci logori sottofondi di musica jazz, fragranze raffinate di agrumi e di lavanda, l’odore inconfondibile del tabacco bruciato in superficie ai calici di whisky o di brandy. Interni che contengono l’uomo come la sabbia, una clessidra.Cospicuo, il bilancio. L’impegno creativo mostrato da Sughi in questi mesi ha infatti dato frutti aristocratici, significanti ed esaustivi.”
Luigi Cavallo : “L’indagine dell’artista è densa di orditure sottopelle, in questo gruppo recente di opere, la pagina percorsa da fremiti e insistenze, il segno svuota e riempie il clima delle tensioni che si dipanano tra figura e figura: il volto è insieme rilievo umano e maschera teatrale: fatto interpretativo che concentra espressione classica e icona moderna. Il soggetto si offre e si nasconde, si ritrae nelle proprie valve di mistero.”
Sergio Zavoli : “Sebbene i tuoi quadri si affidino principalmente a una forte riconoscibilità figurativa, nondimeno c'è chi si esercita a cercarvi assonanze, incroci, atmosfere che richiamano altre forme espressive, dovute a strumenti diversi, come il cinema. Quello per esempio di Antonioni - fondato sulla borghese, inquieta e reciproca inaccessibilità, tra loro, delle persone – o di Scola, quasi un socio-analista che trasforma lo sguardo in introspezione, tra psicologia e realtà, poesia e documento, oppure di Fellini, che fu il primo a chiamare la tua "un'arte d'immagine anche nel senso dell'inquadratura e del racconto" ”
"Alberto Sughi: Il Segno e l'Immagine" raccoglie 50 opere (tutte opere su carta applicata su tela) provenienti e da collezioni private e dalla collezione dell'autore.
La mostra e’ stata curata dallo storico dell’arte Giovanni Faccenda.
Il catalogo della mostra (da cui sono stati presi gli estratti che qui seguono) presenta saggi di Giovanni Faccenda, Luigi Cavallo e un’ intervista all'artista di Sergio Zavoli.
Giovanni Faccenda : “La curiosità porterebbe a chiedersi quanto ci sia di autobiografico in queste pagine che esplicitano la trama della realtà come il verso dell’esistenza: aspetto, questo, marginale dinanzi a scene di per sé enigmatiche e come sigillate in un’ampolla di vetro, nella cui sfumata trasparenza è dato di riconoscere l’implicito rifiuto a ogni artificio o succedaneo. Interessi, piuttosto, la misurata ricorrenza di alcuni simboli concretati (lo specchio, la maschera, il cane, la telefonata…), perni di un’allegoria densa di intuizioni e misteriosi presagi nella quale intuisci logori sottofondi di musica jazz, fragranze raffinate di agrumi e di lavanda, l’odore inconfondibile del tabacco bruciato in superficie ai calici di whisky o di brandy. Interni che contengono l’uomo come la sabbia, una clessidra.Cospicuo, il bilancio. L’impegno creativo mostrato da Sughi in questi mesi ha infatti dato frutti aristocratici, significanti ed esaustivi.”
Luigi Cavallo : “L’indagine dell’artista è densa di orditure sottopelle, in questo gruppo recente di opere, la pagina percorsa da fremiti e insistenze, il segno svuota e riempie il clima delle tensioni che si dipanano tra figura e figura: il volto è insieme rilievo umano e maschera teatrale: fatto interpretativo che concentra espressione classica e icona moderna. Il soggetto si offre e si nasconde, si ritrae nelle proprie valve di mistero.”
Sergio Zavoli : “Sebbene i tuoi quadri si affidino principalmente a una forte riconoscibilità figurativa, nondimeno c'è chi si esercita a cercarvi assonanze, incroci, atmosfere che richiamano altre forme espressive, dovute a strumenti diversi, come il cinema. Quello per esempio di Antonioni - fondato sulla borghese, inquieta e reciproca inaccessibilità, tra loro, delle persone – o di Scola, quasi un socio-analista che trasforma lo sguardo in introspezione, tra psicologia e realtà, poesia e documento, oppure di Fellini, che fu il primo a chiamare la tua "un'arte d'immagine anche nel senso dell'inquadratura e del racconto" ”
14
aprile 2006
Alberto Sughi – Il Segno e l’Immagine
Dal 14 aprile al 21 maggio 2006
arte contemporanea
Location
GALLERIA D’ARTE MODERNA
Arezzo, Piazza San Francesco, 4, (Arezzo)
Arezzo, Piazza San Francesco, 4, (Arezzo)
Biglietti
€ 6, ridotto € 3
Orario di apertura
mart.–ven. 10-13 e 15-18, sab.-dom. 10-18 (chiuso lunedì)
Vernissage
14 Aprile 2006, ore 18.30
Sito web
www.albertosughi.com
Editore
MASSO DELLE FATE
Ufficio stampa
CATOLA & PARTNERS
Autore
Curatore