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Alberto Zamboni – Diario d’ombra
Nei trenta dipinti a olio su tela in mostra il colore è uno stato d’animo da cui emergono figure e cose, quasi degli stralci di memoria affioranti dalla luce ovattata di albe o tramonti
Comunicato stampa
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“ La chiamano l’ora del lupo, ed è quell’ora di mezzo che sta tra la notte e la mattina, quando è ancora buio ma già si immagina la luce dell’alba che verrà, che da noi è appannata da una foschia livida che sembra sempre fredda, anche quando così fredda non sarà. E’ in quell’ora che i lupi si aggirano nei boschi, indecisi se avvicinarsi alle case degli uomini o tornarsene alle tane, ed è in quell’ora, dicono, che appaiono i fantasmi……” così inizia il testo, scritto da Carlo Lucarelli ispirato dai quadri di Alberto Zamboni che coglie il tratto narrativo della sua pittura
Nei trenta dipinti a olio su tela in mostra il colore è uno stato d’animo da cui emergono figure e cose, quasi degli stralci di memoria affioranti dalla luce ovattata di albe o tramonti: “dipinti come i disegni che fa un coreografo, ammesso che un coreografo disegni, per far capire al danzatore come si deve muovere nella nebbia. In quella luce le persone assumono un canone visivo visionario” afferma l’artista nell’intervista con Carlo Alberto Bucci.
Alberto Zamboni nato a Bologna nel 1971, alla sua seconda mostra personale nella galleria Il Segno, è un artista la cui ricerca, rigorosamente tonale, indaga le possibilità del monocromo di interpretare e raffigurare ricordi e sentimenti. Le sue opere sono presenti in alcune prestigiose collezioni pubbliche e private in Italia e all’estero, tra le quali quella di UniCredit, gruppo impegnato nella promozione della giovane arte italiana.
In occasione della mostra, verrà pubblicato un catalogo di 80 pagine che comprende, oltre alle opere in mostra, un percorso antologico attraverso le opere di collezioni private e pubbliche.
Nei trenta dipinti a olio su tela in mostra il colore è uno stato d’animo da cui emergono figure e cose, quasi degli stralci di memoria affioranti dalla luce ovattata di albe o tramonti: “dipinti come i disegni che fa un coreografo, ammesso che un coreografo disegni, per far capire al danzatore come si deve muovere nella nebbia. In quella luce le persone assumono un canone visivo visionario” afferma l’artista nell’intervista con Carlo Alberto Bucci.
Alberto Zamboni nato a Bologna nel 1971, alla sua seconda mostra personale nella galleria Il Segno, è un artista la cui ricerca, rigorosamente tonale, indaga le possibilità del monocromo di interpretare e raffigurare ricordi e sentimenti. Le sue opere sono presenti in alcune prestigiose collezioni pubbliche e private in Italia e all’estero, tra le quali quella di UniCredit, gruppo impegnato nella promozione della giovane arte italiana.
In occasione della mostra, verrà pubblicato un catalogo di 80 pagine che comprende, oltre alle opere in mostra, un percorso antologico attraverso le opere di collezioni private e pubbliche.
12
gennaio 2006
Alberto Zamboni – Diario d’ombra
Dal 12 gennaio al 15 marzo 2006
arte contemporanea
Location
GALLERIA IL SEGNO
Roma, Via Di Capo Le Case, 4, (Roma)
Roma, Via Di Capo Le Case, 4, (Roma)
Orario di apertura
10,30 – 13,00/17, 00 –19,30
Domenica lunedì mattina e sabato pomeriggio chiuso
Vernissage
12 Gennaio 2006, ore 18
Autore