Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Alberto Zilocchi – Rilievi e Linee
La Galleria SPAZIO TESTONI di Bologna all’interno delle sue sale in Via D’Azeglio 50, presenta la prima mostra personale di Alberto Zilocchi dopo la sua scomparsa nel 1991. L’esposizione RILIEVI E LINEE inaugura Venerdì 29 Aprile alle ore 18,30 e resterà visibile fino a Sabato 2 Luglio 2016.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La Galleria SPAZIO TESTONI di Bologna all’interno delle sue sale in Via D’Azeglio 50, presenta la prima mostra personale di Alberto Zilocchi dopo la sua scomparsa nel 1991. L’esposizione RILIEVI E LINEE inaugura Venerdì 29 Aprile alle ore 18,30 e resterà visibile fino a Sabato 02 Luglio 2016 .
La riscoperta dell’opera artistica di Alberto Zilocchi è stata possibile grazie al lavoro di ricerca di Maurizio de Palma, collezionista e appassionato dell’arte italiana degli anni “60 e “70, che attraverso le opere accompagnate dai materiali storici presentati in questa esposizione, ci racconta questa sua eccezionale esperienza:
“Dopo anni di partecipazione come fruitore, e talvolta come collezionista, agli eventi d’arte contemporanea più rilevanti, ho acquisito contatti e ho avuto la possibilità di confrontarmi con diversi artisti e galleristi , iniziando così una mia personale ricerca sull’espressività artistica italiana tra gli anni ’60 e ’70. Circa due anni fa questa mia ricerca mi ha portato a conoscere il lavoro di Alberto Zilocchi e poi a ricostruire i vari passaggi della sua vita, che attraverso vari riferimenti, alla fine mi hanno messo in contatto con la sua famiglia.
L’idea di realizzare un progetto di riscoperta e valorizzazione del lavoro di Alberto Zilocchi è venuto poi da sé, dopo lunghe conversazioni con la famiglia, che mi ha consentito di approfondire la conoscenza diretta delle sue opere.
E’ stato entusiasmante riscoprire i suoi scritti, ritrovare alcune sue immagini fotografiche degli anni milanesi “50, “60 e “70, ricordare con la famiglia quel clima che Alberto, nato nel 1931, ha vissuto appieno, con l’irrequietezza dei suoi anni giovanili .
Alberto non era interessato al mercato, creava le sue opere spinto soltanto dalla sua emozione e dalla sua continua voglia di esprimersi attraverso ciò che realizzava.
Dopo un’iniziale attività in ambito informale, Alberto Zilocchi crea i suoi inconfondibili Rilievi su tavole supportate da complessi telai rigidi, sempre in legno, che tengono perfettamente piane le superfici ad acrilico opaco rigorosamente bianche, come sintesi di tutti i colori, dove si stagliano con effetto quasi scultoreo i chiaro-scuri formati da rilievi che si sollevano sulla tavola per poi sfumare sino ad annullarsi nella tavola stessa.
Questa rigorosa scelta dell’uso del bianco, mai rinnegata, è una delle chiavi di lettura del suo lavoro.
1977
Negli anni “70 e particolarmente poi negli anni “80 Zilocchi realizza anche le Linee eseguite su carta o su tela bianca poi applicata su tavola, tracciate con Graphos Rotring nero in base a formule matematiche complesse da lui individuate, dove la componente ‘casuale’ ha un peso determinante. Ad esempio, l’utilizzo dei dadi che gettava sul tavolo ed il cui risultato veniva inserito nelle sue formule, determinava la lunghezza delle linee, la loro inclinazione ed il loro spessore.
Nel corso della sua vita, Alberto Zilocchi, oltre che in Italia, ha esposto in particolare in Paesi del Nord Europa: in Germania, Finlandia, Svezia, Polonia, Inghilterra, ecc., con più di 100 esposizioni nella sua biografia, ed ha inoltre aderito al Movimento Neocostruttivista Nord Europeo partecipando attivamente alle loro riunioni.
1981
Alla sua morte nel 1991, la sua famiglia decise di chiudere in un caveau tutta la sua produzione artistica non sentendosi pronta ad una gestione commerciale del suo lavoro.
Con la galleria Spazio Testoni di Bologna, insieme con la Famiglia Zilocchi, abbiamo deciso di condividere l’esperienza di far riscoprire al pubblico il suo lavoro ed abbiamo iniziato a presentarlo a gennaio scorso in Arte Fiera Bologna in occasione della 40° edizione, dove le opere di Zilocchi hanno riscosso un grande consenso dai collezionisti e dagli ‘addetti ai lavori’ del mondo dell’Arte.
Ed ora, questa prima esposizione personale di Alberto Zilocchi dopo la sua scomparsa nelle sale della Galleria Spazio Testoni, è l’occasione per ritrovarci con tutti coloro che ci hanno chiesto di poter approfondire la conoscenza delle sue opere, che in questa mostra sono accompagnate da documentazioni fotografiche, pubblicazioni e dai materiali storici che fino ad aggi abbiamo rinvenuto e che consentiranno a tutti i visitatori di ripercorrere la sua storia e la sua vita artistica.”.
Alberto Zilocchi
(Bergamo 1931 – 1991), ha frequentato l’Avanguardia artistica di Milano a partire dalla metà degli anni “50.
Ha conosciuto Lucio Fontana – con il quale ha anche esposto nel 1960 alla Galleria della Torre di Bergamo - Enrico Castellani, Agostino Bonalumi e soprattutto Piero Manzoni.
Con Piero Manzoni ha firmato il Manifesto del Bar Jamaica nel 1957 insieme con altri frequentatori di quel famoso punto d’incontro artistico-culturale milanese, tra i quali Guido Biasi, Angelo Verga, Ettore Sordini, ed ha partecipato alla seconda mostra alla Galleria Azimut di Milano, dal 22 dicembre 1959 al 3 gennaio 1960, insieme con lo stesso Manzoni e con Anceschi, Boriani, Castellani, Colombo, Dadamaino, De Vecchi, Mari e Massironi.
Avvicinatosi verso la fine degli anni ‘60 anche alle Avanguardie del Gruppo Zero di Dusseldorf, Alberto Zilocchi in quegli anni inizia a realizzare i Rilievi.
Grazie anche alle sue frequenti esposizioni in tutta Europa, l’evoluzione artistica di Alberto Zilocchi lo porta dalla metà degli anni "70 ad abbracciare il Movimento Nord Europeo dell’Arte Concettuale Costruttivista Concreta, divenendo membro attivo del Centro Internazionale di Studi d’Arte Costruttiva ed inizia a realizzare anche le Linee.
L’attività artistica di Alberto Zilocchi con estensione in vari campi, come quello della scenografia per il Teatro Donizetti di Bergamo nei primi anni “60, lo ha visto protagonista in oltre 100 mostre personali e collettive in Italia e in gran parte nel Nord Europa tra il 1957 e il 1990.
Dopo la sua scomparsa nel 1991, per la prima volta la Galleria SPAZIO TESTONI di Bologna ha presentato sue opere nella sezione Solo Show in Arte Fiera Bologna 2016 e dal 29 Aprile al 02 Luglio 2016 nelle sale della galleria saranno esposti i suoi lavori accompagnati da materiali storici ed immagini fotografiche sulla sua vita artistica.
La riscoperta dell’opera artistica di Alberto Zilocchi è stata possibile grazie al lavoro di ricerca di Maurizio de Palma, collezionista e appassionato dell’arte italiana degli anni “60 e “70, che attraverso le opere accompagnate dai materiali storici presentati in questa esposizione, ci racconta questa sua eccezionale esperienza:
“Dopo anni di partecipazione come fruitore, e talvolta come collezionista, agli eventi d’arte contemporanea più rilevanti, ho acquisito contatti e ho avuto la possibilità di confrontarmi con diversi artisti e galleristi , iniziando così una mia personale ricerca sull’espressività artistica italiana tra gli anni ’60 e ’70. Circa due anni fa questa mia ricerca mi ha portato a conoscere il lavoro di Alberto Zilocchi e poi a ricostruire i vari passaggi della sua vita, che attraverso vari riferimenti, alla fine mi hanno messo in contatto con la sua famiglia.
L’idea di realizzare un progetto di riscoperta e valorizzazione del lavoro di Alberto Zilocchi è venuto poi da sé, dopo lunghe conversazioni con la famiglia, che mi ha consentito di approfondire la conoscenza diretta delle sue opere.
E’ stato entusiasmante riscoprire i suoi scritti, ritrovare alcune sue immagini fotografiche degli anni milanesi “50, “60 e “70, ricordare con la famiglia quel clima che Alberto, nato nel 1931, ha vissuto appieno, con l’irrequietezza dei suoi anni giovanili .
Alberto non era interessato al mercato, creava le sue opere spinto soltanto dalla sua emozione e dalla sua continua voglia di esprimersi attraverso ciò che realizzava.
Dopo un’iniziale attività in ambito informale, Alberto Zilocchi crea i suoi inconfondibili Rilievi su tavole supportate da complessi telai rigidi, sempre in legno, che tengono perfettamente piane le superfici ad acrilico opaco rigorosamente bianche, come sintesi di tutti i colori, dove si stagliano con effetto quasi scultoreo i chiaro-scuri formati da rilievi che si sollevano sulla tavola per poi sfumare sino ad annullarsi nella tavola stessa.
Questa rigorosa scelta dell’uso del bianco, mai rinnegata, è una delle chiavi di lettura del suo lavoro.
1977
Negli anni “70 e particolarmente poi negli anni “80 Zilocchi realizza anche le Linee eseguite su carta o su tela bianca poi applicata su tavola, tracciate con Graphos Rotring nero in base a formule matematiche complesse da lui individuate, dove la componente ‘casuale’ ha un peso determinante. Ad esempio, l’utilizzo dei dadi che gettava sul tavolo ed il cui risultato veniva inserito nelle sue formule, determinava la lunghezza delle linee, la loro inclinazione ed il loro spessore.
Nel corso della sua vita, Alberto Zilocchi, oltre che in Italia, ha esposto in particolare in Paesi del Nord Europa: in Germania, Finlandia, Svezia, Polonia, Inghilterra, ecc., con più di 100 esposizioni nella sua biografia, ed ha inoltre aderito al Movimento Neocostruttivista Nord Europeo partecipando attivamente alle loro riunioni.
1981
Alla sua morte nel 1991, la sua famiglia decise di chiudere in un caveau tutta la sua produzione artistica non sentendosi pronta ad una gestione commerciale del suo lavoro.
Con la galleria Spazio Testoni di Bologna, insieme con la Famiglia Zilocchi, abbiamo deciso di condividere l’esperienza di far riscoprire al pubblico il suo lavoro ed abbiamo iniziato a presentarlo a gennaio scorso in Arte Fiera Bologna in occasione della 40° edizione, dove le opere di Zilocchi hanno riscosso un grande consenso dai collezionisti e dagli ‘addetti ai lavori’ del mondo dell’Arte.
Ed ora, questa prima esposizione personale di Alberto Zilocchi dopo la sua scomparsa nelle sale della Galleria Spazio Testoni, è l’occasione per ritrovarci con tutti coloro che ci hanno chiesto di poter approfondire la conoscenza delle sue opere, che in questa mostra sono accompagnate da documentazioni fotografiche, pubblicazioni e dai materiali storici che fino ad aggi abbiamo rinvenuto e che consentiranno a tutti i visitatori di ripercorrere la sua storia e la sua vita artistica.”.
Alberto Zilocchi
(Bergamo 1931 – 1991), ha frequentato l’Avanguardia artistica di Milano a partire dalla metà degli anni “50.
Ha conosciuto Lucio Fontana – con il quale ha anche esposto nel 1960 alla Galleria della Torre di Bergamo - Enrico Castellani, Agostino Bonalumi e soprattutto Piero Manzoni.
Con Piero Manzoni ha firmato il Manifesto del Bar Jamaica nel 1957 insieme con altri frequentatori di quel famoso punto d’incontro artistico-culturale milanese, tra i quali Guido Biasi, Angelo Verga, Ettore Sordini, ed ha partecipato alla seconda mostra alla Galleria Azimut di Milano, dal 22 dicembre 1959 al 3 gennaio 1960, insieme con lo stesso Manzoni e con Anceschi, Boriani, Castellani, Colombo, Dadamaino, De Vecchi, Mari e Massironi.
Avvicinatosi verso la fine degli anni ‘60 anche alle Avanguardie del Gruppo Zero di Dusseldorf, Alberto Zilocchi in quegli anni inizia a realizzare i Rilievi.
Grazie anche alle sue frequenti esposizioni in tutta Europa, l’evoluzione artistica di Alberto Zilocchi lo porta dalla metà degli anni "70 ad abbracciare il Movimento Nord Europeo dell’Arte Concettuale Costruttivista Concreta, divenendo membro attivo del Centro Internazionale di Studi d’Arte Costruttiva ed inizia a realizzare anche le Linee.
L’attività artistica di Alberto Zilocchi con estensione in vari campi, come quello della scenografia per il Teatro Donizetti di Bergamo nei primi anni “60, lo ha visto protagonista in oltre 100 mostre personali e collettive in Italia e in gran parte nel Nord Europa tra il 1957 e il 1990.
Dopo la sua scomparsa nel 1991, per la prima volta la Galleria SPAZIO TESTONI di Bologna ha presentato sue opere nella sezione Solo Show in Arte Fiera Bologna 2016 e dal 29 Aprile al 02 Luglio 2016 nelle sale della galleria saranno esposti i suoi lavori accompagnati da materiali storici ed immagini fotografiche sulla sua vita artistica.
29
aprile 2016
Alberto Zilocchi – Rilievi e Linee
Dal 29 aprile al 02 luglio 2016
arte contemporanea
Location
SPAZIO TESTONI
Bologna, Via D'Azeglio, 50, (Bologna)
Bologna, Via D'Azeglio, 50, (Bologna)
Orario di apertura
dal martedì al venerdì dalle 16.00 alle 20.00
sabato dalle 10,30 alle 13,00 e dalle 16,00 alle 20,00
domenica, lunedì e altri orari su appuntamento
Vernissage
29 Aprile 2016, Dalle 18.30 alle 21.30
Autore