Uno dei più importanti pittori del dopoguerra, Albino Lucatello (1927-1984) nasce a Venezia, frequenta l'Istituto d'Arte e, presso l'Accademia di Belle Arti, la Scuola Libera del Nudo di Virgilio Guidi e la Scuola di Pittura di Giuseppe Cesetti. Inizia giovanissimo l'intensa attività artistica inserendosi rigorosamente nel filone neorealista e distinguendosi in modo particolare nel campo del disegno. Poi la stagione pittorica, che in Lucatello si divide per grandi periodi: i tetti, gli orti, i delta. Moltissime le mostre personali e collettive: partecipa alla XXVIII Biennale dove gli viene assegnato il Premio Tursi e all’VIII Quadriennale di Roma; firma un contratto con una galleria americana che gli organizza personali a Los Angeles, San Francisco, New York, Houston; espone a Madrid, a Parigi, a Sion e in numerose mostre itineranti in Europa. Nel 1961 si trasferisce in Friuli, a Tarcento, e insegna all'Istituto statale d'arte di Udine. Vengono i nuovi periodi: i Tagliamenti, gli ostacoli, i momenti del Friuli, i soli fino ai Musi, la catena montuosa che si innalza a nord di Tarcento. Tra le moltissime esposizioni si ricordano le grandi antologiche al Kursaal di Lignano nel 1971, al Palazzo delle Prigioni Vecchie di Venezia nel 1976, al Centro friulano arti plastiche di Udine nel 1978. Nel 1986 il Comune di Venezia gli dedica una mostra antologica e nel 1988 la Galleria d'arte moderna di Udine una mostra dal titolo «Venti anni di pittura 1964-1984». Di lui si scrive nell'opera La pittura in Italia. Il Novecento, edita da Electa nel 1993. Dal 2003 è attivo il sito Internet a lui dedicato con una ricca documentazione corredata di oltre 900 opere riprodotte, di saggi e articoli, di scritti dell'artista, di numerosi documenti e fotografie.www.lucatello.it