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Albino Rossi – L’anima della natura
L’anima della natura è un progetto che ripercorre le tappe più significative del lavoro di Albino Rossi, a partire dagli esordi della sua attività pittorica, nel 1974, fino ai lavori più recenti. Proprio per la natura antologica della mostra, Casa de Gentili, è la cornice perfetta per un’esposizione che intende celebrare un artista, come Rossi, che ha saputo valorizzare attraverso la sua arte, in primo luogo, proprio la sua terra d’origine
Comunicato stampa
Segnala l'evento
ALBINO ROSSI
L'ANIMA DELLA NATURA
23 luglio – 10 ottobre 2016
Casa de Gentili-Centro Culturale d'Anaunia, Sanzeno (Trento)
Il 23 luglio 2016 alle ore 18.30, inaugurerà, presso la Casa de Gentili a Sanzeno in Val di
Non, la mostra antologica dell’artista trentino Albino Rossi dal titolo L'anima della natura.
La mostra curata da Patrizia Buonanno dello Studio Buonanno Arte Contemporanea di
Trento in collaborazione con il Centro Culturale d'Anaunia, il Comune di Sanzeno e
l'Assessorato alla Cultura della Provincia autonoma di Trento, vuole essere un
riconoscimento all'artista Albino Rossi (1953, Cles). Un modo per raccontare i suoi 40 anni
di attività, oltre che un omaggio al “suo” territorio d'origine.
L’anima della natura è un progetto che ripercorre le tappe più significative del lavoro di
Albino Rossi, a partire dagli esordi della sua attività pittorica, nel 1974, fino ai lavori più
recenti. Proprio per la natura antologica della mostra Casa de Gentili è la cornice perfetta
per un'esposizione che intende celebrare un artista, come Rossi, che ha saputo valorizzare
attraverso la sua arte proprio la sua terra d'origine.
Il percorso espositivo apre con le opere giovanili di Rossi, nelle quali la pittura è
fondamentalmente intimistica, caratterizzata in prevalenza da elementi tipici del
paesaggio alpestre, raffiguranti masi, cataste e le prime vedute di montagne, orientandosi
pian piano verso una ricerca fatta di nuovi linguaggi figurativi.
Le opere successive sono fortemente legate al tema della montagna, sviluppato dall'artista
in vari cicli ad essa dedicati; i lavori di piccolo formato, e della stessa dimensione, sono
eseguiti esclusivamente “en plein air”, a seguito di numerose escursioni in montagna con
l'attrezzatura per dipingere.
Un altro tema caro all'artista è quello della natura morta: anche questo soggetto è stato
affrontato da Albino Rossi in modo innovativo, allontanandosi dalle composizioni più
tradizionali, ricercando soprattutto impaginazioni nuove e originali.
Le due tematiche sopracitate, così fortemente legate alla tradizione, vengono ulteriormente
sviluppate e proiettate nella contemporaneità: la montagna e la natura morta sono, infatti,
alla base delle grandi installazioni create negli ultimi anni dall'artista, opere monumentali, in
grado di interagire con lo spazio dei vari luoghi espositivi.
La ricerca di Rossi procede quindi con l'estremo omaggio alla montagna e
all'impenetrabilità del bosco: è l'inizio di una nuova elaborazione del linguaggio e del
concetto stesso di pittura, che si allontana sempre più dalla tradizione ricercando altri valori
formali e di contenuto.
L'artista non può più confrontarsi con la sola natura, ma ha bisogno di uno spazio interiore
per rappresentare “l'altrove”; i soggetti ritratti, il bosco e la montagna, sono sempre più
stilizzati, le sue opere evolvono, procedendo sempre più per sottrazione e spogliazione,
indagando l'essenza primordiale delle cose. Il risultato è un senso di una “ritrovata
innocenza”.
La montagna e il bosco, nei lavori più recenti, hanno assunto nuove declinazioni artistiche,
grazie anche all'uso dell'acquerello, della tecnica della xilografia e del mosaico: per
quest'ultimo Rossi ha recuperato con grande maestria un'antica arte, ormai poco utilizzata,
che porta con se un notevole valore coloristico ed espressivo.
Il percorso espositivo si chiude con le opere pubbliche, presenti in mostra grazie a
bozzetti, progetti preparatori e fotografie; in questi interventi pubblici emerge come il
rapporto tra la sua arte e l'architettura non sia improvvisato e casuale, ma si sia sviluppato
attraverso percorsi di studio e momenti di confronto continui con il mondo del design e
dell'artigianato artistico.
Durante il corso di questi ultimi anni l'artista ha partecipato e vinto diversi concorsi pubblici
e privati: risale al 1995 la prima opera pubblica di Albino Rossi, la “Sala dei monti”, un
affresco di 80 mq, realizzato per il Comune di Mezzana. Tra gli altri lavori pubblici, vale
ricordare il “Cavaliere di Sanzeno” presso l’omonimo museo Retico; “I quattro elementi”
presso la sede provinciale degli allevatori di Trento, il mosaico “La leggenda del lago della
Predaia” per la facciata della Cassa Rurale d'Anaunia di Taio, il mosaico all'Istituto
Comprensivo di Coredo, la pittura su legno della Sala polifunzionale di Fondo,
l'installazione in corten a Mezzana presso il Caseificio “Presanella”, l'opera in acciaio e
mosaico presso l'Ospedale di Cles e la Scuola di Pejo.
La mostra antologica L’anima della natura è un’occasione importante, quindi, per indagare
e apprezzare l'opera di Albino Rossi, che incarna nell'immaginario collettivo il prototipo
dell'artista autentico, fortemente legato alla montagna, che riesce a trasmettere le profonde
tradizioni degli “uomini” delle valli trentine.
A corollario del progetto espositivo saranno organizzati una serie eventi, tra cui incontri
con critici ed estimatori d'arte e saranno istituiti dei percorsi culturali e didattici pensati
su misura alla scoperta dell'opera di Albino Rossi, con visite guidate, oltre che alla
mostra presso la Casa de Gentili, anche al Museo Retico dove si potranno ammirare i
disegni preparatori realizzati per la scultura del “Cavaliere di Sanzeno”.
In occasione della mostra sarà il pubblicato un catalogo edito da Arca Edizioni con la
biografia ragionata a cura di Gianni Faustini e con testi di Giampaolo Visetti e Danilo
Curti-Feininger.
La mostra si concluderà il 10 ottobre 2016
Con la collaborazione e il sostegno di
Provincia autonoma di Trento, Regione Autonoma Trentino-Alto Adige,
Bim dell'Adige, Comune di Sanzeno, Casa de Gentili-Centro Culturale d'Anaunia,
Apt Val di Non.
Cassa Rurale d'Anaunia Taio, Arca edizioni, Ristorante Da Pino, Tama SpA, Zadra
Cles, 2Emme project Trento, Buonanno Arte Contemporanea Trento.
L'ANIMA DELLA NATURA
23 luglio – 10 ottobre 2016
Casa de Gentili-Centro Culturale d'Anaunia, Sanzeno (Trento)
Il 23 luglio 2016 alle ore 18.30, inaugurerà, presso la Casa de Gentili a Sanzeno in Val di
Non, la mostra antologica dell’artista trentino Albino Rossi dal titolo L'anima della natura.
La mostra curata da Patrizia Buonanno dello Studio Buonanno Arte Contemporanea di
Trento in collaborazione con il Centro Culturale d'Anaunia, il Comune di Sanzeno e
l'Assessorato alla Cultura della Provincia autonoma di Trento, vuole essere un
riconoscimento all'artista Albino Rossi (1953, Cles). Un modo per raccontare i suoi 40 anni
di attività, oltre che un omaggio al “suo” territorio d'origine.
L’anima della natura è un progetto che ripercorre le tappe più significative del lavoro di
Albino Rossi, a partire dagli esordi della sua attività pittorica, nel 1974, fino ai lavori più
recenti. Proprio per la natura antologica della mostra Casa de Gentili è la cornice perfetta
per un'esposizione che intende celebrare un artista, come Rossi, che ha saputo valorizzare
attraverso la sua arte proprio la sua terra d'origine.
Il percorso espositivo apre con le opere giovanili di Rossi, nelle quali la pittura è
fondamentalmente intimistica, caratterizzata in prevalenza da elementi tipici del
paesaggio alpestre, raffiguranti masi, cataste e le prime vedute di montagne, orientandosi
pian piano verso una ricerca fatta di nuovi linguaggi figurativi.
Le opere successive sono fortemente legate al tema della montagna, sviluppato dall'artista
in vari cicli ad essa dedicati; i lavori di piccolo formato, e della stessa dimensione, sono
eseguiti esclusivamente “en plein air”, a seguito di numerose escursioni in montagna con
l'attrezzatura per dipingere.
Un altro tema caro all'artista è quello della natura morta: anche questo soggetto è stato
affrontato da Albino Rossi in modo innovativo, allontanandosi dalle composizioni più
tradizionali, ricercando soprattutto impaginazioni nuove e originali.
Le due tematiche sopracitate, così fortemente legate alla tradizione, vengono ulteriormente
sviluppate e proiettate nella contemporaneità: la montagna e la natura morta sono, infatti,
alla base delle grandi installazioni create negli ultimi anni dall'artista, opere monumentali, in
grado di interagire con lo spazio dei vari luoghi espositivi.
La ricerca di Rossi procede quindi con l'estremo omaggio alla montagna e
all'impenetrabilità del bosco: è l'inizio di una nuova elaborazione del linguaggio e del
concetto stesso di pittura, che si allontana sempre più dalla tradizione ricercando altri valori
formali e di contenuto.
L'artista non può più confrontarsi con la sola natura, ma ha bisogno di uno spazio interiore
per rappresentare “l'altrove”; i soggetti ritratti, il bosco e la montagna, sono sempre più
stilizzati, le sue opere evolvono, procedendo sempre più per sottrazione e spogliazione,
indagando l'essenza primordiale delle cose. Il risultato è un senso di una “ritrovata
innocenza”.
La montagna e il bosco, nei lavori più recenti, hanno assunto nuove declinazioni artistiche,
grazie anche all'uso dell'acquerello, della tecnica della xilografia e del mosaico: per
quest'ultimo Rossi ha recuperato con grande maestria un'antica arte, ormai poco utilizzata,
che porta con se un notevole valore coloristico ed espressivo.
Il percorso espositivo si chiude con le opere pubbliche, presenti in mostra grazie a
bozzetti, progetti preparatori e fotografie; in questi interventi pubblici emerge come il
rapporto tra la sua arte e l'architettura non sia improvvisato e casuale, ma si sia sviluppato
attraverso percorsi di studio e momenti di confronto continui con il mondo del design e
dell'artigianato artistico.
Durante il corso di questi ultimi anni l'artista ha partecipato e vinto diversi concorsi pubblici
e privati: risale al 1995 la prima opera pubblica di Albino Rossi, la “Sala dei monti”, un
affresco di 80 mq, realizzato per il Comune di Mezzana. Tra gli altri lavori pubblici, vale
ricordare il “Cavaliere di Sanzeno” presso l’omonimo museo Retico; “I quattro elementi”
presso la sede provinciale degli allevatori di Trento, il mosaico “La leggenda del lago della
Predaia” per la facciata della Cassa Rurale d'Anaunia di Taio, il mosaico all'Istituto
Comprensivo di Coredo, la pittura su legno della Sala polifunzionale di Fondo,
l'installazione in corten a Mezzana presso il Caseificio “Presanella”, l'opera in acciaio e
mosaico presso l'Ospedale di Cles e la Scuola di Pejo.
La mostra antologica L’anima della natura è un’occasione importante, quindi, per indagare
e apprezzare l'opera di Albino Rossi, che incarna nell'immaginario collettivo il prototipo
dell'artista autentico, fortemente legato alla montagna, che riesce a trasmettere le profonde
tradizioni degli “uomini” delle valli trentine.
A corollario del progetto espositivo saranno organizzati una serie eventi, tra cui incontri
con critici ed estimatori d'arte e saranno istituiti dei percorsi culturali e didattici pensati
su misura alla scoperta dell'opera di Albino Rossi, con visite guidate, oltre che alla
mostra presso la Casa de Gentili, anche al Museo Retico dove si potranno ammirare i
disegni preparatori realizzati per la scultura del “Cavaliere di Sanzeno”.
In occasione della mostra sarà il pubblicato un catalogo edito da Arca Edizioni con la
biografia ragionata a cura di Gianni Faustini e con testi di Giampaolo Visetti e Danilo
Curti-Feininger.
La mostra si concluderà il 10 ottobre 2016
Con la collaborazione e il sostegno di
Provincia autonoma di Trento, Regione Autonoma Trentino-Alto Adige,
Bim dell'Adige, Comune di Sanzeno, Casa de Gentili-Centro Culturale d'Anaunia,
Apt Val di Non.
Cassa Rurale d'Anaunia Taio, Arca edizioni, Ristorante Da Pino, Tama SpA, Zadra
Cles, 2Emme project Trento, Buonanno Arte Contemporanea Trento.
23
luglio 2016
Albino Rossi – L’anima della natura
Dal 23 luglio al 10 ottobre 2016
arte contemporanea
Location
CASA DE GENTILI
Sanzeno, Strada Provinciale Di San Romedio, (Trento)
Sanzeno, Strada Provinciale Di San Romedio, (Trento)
Vernissage
23 Luglio 2016, ore 18.30
Autore
Curatore