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Albino Rossi – Memoria della montagna
Nel riportare la Grande Guerra ai tempi nostri, Albino Rossi è passato dall’osservazione di alcuni elementi, scegliendo quelli a lui più congeniali, ad una successiva fase di concettualizzazione, restituendoli nell’opera pittorica privi della connotazione naturalistica, fino a definire una memoria culturale
Comunicato stampa
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Il progetto che Albino Rossi ha elaborato per la personale a Forte Strino ha preso in esame essenzialmente tre elementi:
L’analisi del Forte la cui architettura, densa e suggestiva, genera spazi espositivi di straordinario effetto scenico;
Il paesaggio, teatro della guerra bianca;
La ricorrenza del 90° anno dalla fine della guerra.
Nel riportare questa storia ai tempi nostri, Albino Rossi è passato dall’osservazione di alcuni elementi, scegliendo quelli a lui più congeniali, ad una successiva fase di concettualizzazione, restituendoli nell’opera pittorica privi della connotazione naturalistica, fino a definire una memoria culturale.
La possente fortezza di un tempo, salvata dall’inesorabile azione del tempo, fa oggi rivivere le intense emozioni dei ricordi di un passato profondamente segnato dalla sua storia e costituisce la cornice ideale per dare adeguato risalto alle opere esposte.
Da queste riflessioni è nato un ciclo di trenta opere ed una grande installazione che accoglie il visitatore all’ingresso del Forte: novanta genziane che memorizzano le tante primavere che si sono susseguite dopo i lunghi inverni di guerra, scanditi dall’asprezza dei combattimenti.
L’allontanamento dalla narrazione della realtà ha determinato le condizioni per realizzare delle montagne e dei boschi con la propria libertà e autonomia perseguita con una pittoricità sensuale e asciutta. Nell’opera lo spazio prospettico si è progressivamente annullato, fino a ridursi ad unico piano di posa, coincidente con la superficie pittorica. Questi luoghi ricchi di esperienze pittoriche trasmettono silenzio, spaesamento e ricchezza di emozioni.
Albino Rossi è nato a Cles-Tn nel 1953. Vive e lavora in Val di Sole.
Dal 1974 ad oggi ha esposto in numerose città italiane ed è stato chiamato a rappresentare il Trentino in prestigiose sedi espositive europee. Ha realizzato tra i tanti interventi, importanti opere pubbliche e a partecipato alle mostre collettive dell’arte in Trentino presso il Mart di Rovereto, Castel Ivano e Palazzo Trentini.
E’ in corso una sua personale alla Galleria Civica “G. Segantini” di Arco.
L’evento è organizzato dall’Associazione “STORIA E MEMORIA DI VERMIGLIO” in collaborazione con la Galleria Buonanno Arte Contemporanea di Mezzolombardo (Trento), il Comune di Vermiglio e la Società S.G.S. di Vermiglio. In occasione della mostra verrà edito un catalogo con il testo critico di Valerio Dehò.
L’analisi del Forte la cui architettura, densa e suggestiva, genera spazi espositivi di straordinario effetto scenico;
Il paesaggio, teatro della guerra bianca;
La ricorrenza del 90° anno dalla fine della guerra.
Nel riportare questa storia ai tempi nostri, Albino Rossi è passato dall’osservazione di alcuni elementi, scegliendo quelli a lui più congeniali, ad una successiva fase di concettualizzazione, restituendoli nell’opera pittorica privi della connotazione naturalistica, fino a definire una memoria culturale.
La possente fortezza di un tempo, salvata dall’inesorabile azione del tempo, fa oggi rivivere le intense emozioni dei ricordi di un passato profondamente segnato dalla sua storia e costituisce la cornice ideale per dare adeguato risalto alle opere esposte.
Da queste riflessioni è nato un ciclo di trenta opere ed una grande installazione che accoglie il visitatore all’ingresso del Forte: novanta genziane che memorizzano le tante primavere che si sono susseguite dopo i lunghi inverni di guerra, scanditi dall’asprezza dei combattimenti.
L’allontanamento dalla narrazione della realtà ha determinato le condizioni per realizzare delle montagne e dei boschi con la propria libertà e autonomia perseguita con una pittoricità sensuale e asciutta. Nell’opera lo spazio prospettico si è progressivamente annullato, fino a ridursi ad unico piano di posa, coincidente con la superficie pittorica. Questi luoghi ricchi di esperienze pittoriche trasmettono silenzio, spaesamento e ricchezza di emozioni.
Albino Rossi è nato a Cles-Tn nel 1953. Vive e lavora in Val di Sole.
Dal 1974 ad oggi ha esposto in numerose città italiane ed è stato chiamato a rappresentare il Trentino in prestigiose sedi espositive europee. Ha realizzato tra i tanti interventi, importanti opere pubbliche e a partecipato alle mostre collettive dell’arte in Trentino presso il Mart di Rovereto, Castel Ivano e Palazzo Trentini.
E’ in corso una sua personale alla Galleria Civica “G. Segantini” di Arco.
L’evento è organizzato dall’Associazione “STORIA E MEMORIA DI VERMIGLIO” in collaborazione con la Galleria Buonanno Arte Contemporanea di Mezzolombardo (Trento), il Comune di Vermiglio e la Società S.G.S. di Vermiglio. In occasione della mostra verrà edito un catalogo con il testo critico di Valerio Dehò.
13
luglio 2008
Albino Rossi – Memoria della montagna
Dal 13 luglio al 14 settembre 2008
arte contemporanea
Location
FORTE STRINO
Vermiglio, Strada Statale Del Tonale E Della Mendola, (Trento)
Vermiglio, Strada Statale Del Tonale E Della Mendola, (Trento)
Orario di apertura
9.30 – 12.30 / 14.30 – 17.30
Vernissage
13 Luglio 2008, ore 16.30
Sito web
www.buonannoac.com
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