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Albino Rossi – Profili
Albino Rossi presenta per la prima volta al pubblico un nuovo lavoro, frutto di tre anni di ricerche che lo hanno allontanato dalle esposizioni per approfondire una visione più introspettiva e concettuale della montagna.
Comunicato stampa
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Dopo la mostra dedicata a Giovanni Segantini, la Galleria Civica di Arco prosegue il proprio percorso di ricerca sul paesaggio con l’esposizione delle opere di Albino Rossi.
Albino Rossi presenta per la prima volta al pubblico un nuovo lavoro, frutto di tre anni di ricerche che lo hanno allontanato dalle esposizioni per approfondire una visione più introspettiva e concettuale della montagna. “Ho cercato di dare una dimensione contemporanea al tema della montagna e del bosco – ci dice l’artista trentino – Ho voluto trasferire quelle che sono le mie radici in un contesto più contemporaneo scegliendo di elaborare le mie montagne e i boschi che osservavo durante il mio peregrinare in un linguaggio diverso, più forte. Questo trapasso è stato lungo e ho approfittato dell’invito rivoltomi dalla Galleria Civica di Arco, in questo anno dedicato alle celebrazioni di Segantini un pittore che ho studiato profondamente, per riprendere il contatto con il pubblico”.
Nella mostra “Profili” trova spazio anche uno dei cicli classici di Albino Rossi, “Montagna di montagne”, una serie di opere della stessa dimensione (35 x 50 cm) che si prefiggevano di cogliere sul momento, attraverso una tecnica veloce e colori accesi, le diverse situazioni ambientali della montagna. Ma soprattutto predominano le nuove ricerche, opere in cui l’artista trentino utilizza la tecnica pittorica per rappresentare in maniera fortemente figurativa e introspettiva i temi della montagna e dei suoi elementi. In esse viene quasi azzerata la gamma cromatica, optando per un tono bruno che delinea il chiaro del cielo contro i profili delle vette e del bosco.
Come ci spiega la direttrice della Galleria, Giovanna Nicoletti: “La forma della montagna, come quella del cielo, diventa pretesto per rappresentare l’altrove, il paesaggio di Albino Rossi è uno stato mentale. Più che nel colore, nei bianchi, nei neri e nei marroni, Albino Rossi illumina lo spazio della pittura attraverso una alternanza di luci e ombre, fatte di silenzi e di vuoti. La montagna ci viene restituita nella sua essenza primordiale: limite da valicare e luogo dell’ascesa, di avvicinamento, mentre nel bosco gli alberi si mostrano al nostro sguardo allineati, collocati ordinatamente uno accanto all’altro, presenze dell’umano”.
Albino Rossi nasce a Cles nel 1953, vive e lavora a Commezzadura in Val di Sole (Trento).
Albino Rossi presenta per la prima volta al pubblico un nuovo lavoro, frutto di tre anni di ricerche che lo hanno allontanato dalle esposizioni per approfondire una visione più introspettiva e concettuale della montagna. “Ho cercato di dare una dimensione contemporanea al tema della montagna e del bosco – ci dice l’artista trentino – Ho voluto trasferire quelle che sono le mie radici in un contesto più contemporaneo scegliendo di elaborare le mie montagne e i boschi che osservavo durante il mio peregrinare in un linguaggio diverso, più forte. Questo trapasso è stato lungo e ho approfittato dell’invito rivoltomi dalla Galleria Civica di Arco, in questo anno dedicato alle celebrazioni di Segantini un pittore che ho studiato profondamente, per riprendere il contatto con il pubblico”.
Nella mostra “Profili” trova spazio anche uno dei cicli classici di Albino Rossi, “Montagna di montagne”, una serie di opere della stessa dimensione (35 x 50 cm) che si prefiggevano di cogliere sul momento, attraverso una tecnica veloce e colori accesi, le diverse situazioni ambientali della montagna. Ma soprattutto predominano le nuove ricerche, opere in cui l’artista trentino utilizza la tecnica pittorica per rappresentare in maniera fortemente figurativa e introspettiva i temi della montagna e dei suoi elementi. In esse viene quasi azzerata la gamma cromatica, optando per un tono bruno che delinea il chiaro del cielo contro i profili delle vette e del bosco.
Come ci spiega la direttrice della Galleria, Giovanna Nicoletti: “La forma della montagna, come quella del cielo, diventa pretesto per rappresentare l’altrove, il paesaggio di Albino Rossi è uno stato mentale. Più che nel colore, nei bianchi, nei neri e nei marroni, Albino Rossi illumina lo spazio della pittura attraverso una alternanza di luci e ombre, fatte di silenzi e di vuoti. La montagna ci viene restituita nella sua essenza primordiale: limite da valicare e luogo dell’ascesa, di avvicinamento, mentre nel bosco gli alberi si mostrano al nostro sguardo allineati, collocati ordinatamente uno accanto all’altro, presenze dell’umano”.
Albino Rossi nasce a Cles nel 1953, vive e lavora a Commezzadura in Val di Sole (Trento).
31
maggio 2008
Albino Rossi – Profili
Dal 31 maggio al 20 luglio 2008
arte contemporanea
Location
MAG MUSEO ALTO GARDA – GALLERIA CIVICA G. SEGANTINI
Arco, Via Giovanni Segantini, 9, (Trento)
Arco, Via Giovanni Segantini, 9, (Trento)
Orario di apertura
10.00 – 18.00, chiuso il lunedì
Vernissage
31 Maggio 2008, ore 18
Autore
Curatore