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Alcune cose da mettere in ordine
Dopo un lungo periodo di lavoro in case di cura per persone anziane, Rubidori Manshaft riannoda in questo lungo viaggio “sul campo” i suoi ricordi. Legandosi ai suoi lavori passati, attraverso le narrazioni sviluppa ulteriormente la sua ricerca artistica sul passaggio della memoria.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
drammaturgia Roberta Dori Puddu e Angela Dematté
con Roberta Bosetti e Giacomo Toccaceli
concept e regia Rubidori Manshaft
assistente al progetto Katia Gandolfi assistente alla regia Ugo Fiore
short film e montaggi video Fabio Bilardo video interno (La Residenza – Malnate) Fabio Cinicola
scene e costumi Roberta Dori Puddu disegno luci Elena Vastano progetto sonoro Federica Furlani
E hai ottenuto quello che volevi da questa vita, nonostante tutto? Sì.
E cos’è che volevi? Potermi dire amato, sentirmi amato sulla terra.
Raymond Carver
Dopo un lungo periodo di lavoro in case di cura per persone anziane, Rubidori Manshaft riannoda in questo lungo viaggio “sul campo” i suoi ricordi. Legandosi ai suoi lavori passati, attraverso le narrazioni sviluppa ulteriormente la sua ricerca artistica sul passaggio della memoria, sulla mancanza e sulla solitudine. Riparte da lì per interrogarsi sul corpo, sul suo significato politico. Sulla cura. Sul tempo. Sulla paura. Sul fare. Sulla perdita di sé, delle forze, del ruolo e a volte anche della memoria. Alcune cose da mettere in ordine é la storia di una donna appena aldilà della soglia dei sessanta anni, che inizia a porsi delle domande sul percorso della vita, una eco di noi tutte (e tutti). Ci riconosciamo nelle sue parole, nei suoi pensieri che sono forse anche i nostri, veniamo spiazzati dalla sua sorprendente capacità di rimescolarli, usarli, appropriarsene, dimenticarsene, inventarseli in sostituzione di quello che nella mente è fallo. Pensieri che, al pari degli accadimenti reali, diventano co-protagonisti di questa storia sul vivere, su sogni e disillusioni, su ricordi e rimpianti. In questo sublime ribaltamento del reale verremo portati con forza in un nuovo tempo che forse ci apparterrà. Un viaggio interiore e reale verso qualcosa, un montaggio di eventi, struggente, ironico, nel gioco che la vita compie nel tentativo di ridisegnare una dimensione umana forse, oggi, smarrita.
con Roberta Bosetti e Giacomo Toccaceli
concept e regia Rubidori Manshaft
assistente al progetto Katia Gandolfi assistente alla regia Ugo Fiore
short film e montaggi video Fabio Bilardo video interno (La Residenza – Malnate) Fabio Cinicola
scene e costumi Roberta Dori Puddu disegno luci Elena Vastano progetto sonoro Federica Furlani
E hai ottenuto quello che volevi da questa vita, nonostante tutto? Sì.
E cos’è che volevi? Potermi dire amato, sentirmi amato sulla terra.
Raymond Carver
Dopo un lungo periodo di lavoro in case di cura per persone anziane, Rubidori Manshaft riannoda in questo lungo viaggio “sul campo” i suoi ricordi. Legandosi ai suoi lavori passati, attraverso le narrazioni sviluppa ulteriormente la sua ricerca artistica sul passaggio della memoria, sulla mancanza e sulla solitudine. Riparte da lì per interrogarsi sul corpo, sul suo significato politico. Sulla cura. Sul tempo. Sulla paura. Sul fare. Sulla perdita di sé, delle forze, del ruolo e a volte anche della memoria. Alcune cose da mettere in ordine é la storia di una donna appena aldilà della soglia dei sessanta anni, che inizia a porsi delle domande sul percorso della vita, una eco di noi tutte (e tutti). Ci riconosciamo nelle sue parole, nei suoi pensieri che sono forse anche i nostri, veniamo spiazzati dalla sua sorprendente capacità di rimescolarli, usarli, appropriarsene, dimenticarsene, inventarseli in sostituzione di quello che nella mente è fallo. Pensieri che, al pari degli accadimenti reali, diventano co-protagonisti di questa storia sul vivere, su sogni e disillusioni, su ricordi e rimpianti. In questo sublime ribaltamento del reale verremo portati con forza in un nuovo tempo che forse ci apparterrà. Un viaggio interiore e reale verso qualcosa, un montaggio di eventi, struggente, ironico, nel gioco che la vita compie nel tentativo di ridisegnare una dimensione umana forse, oggi, smarrita.
18
giugno 2024
Alcune cose da mettere in ordine
Dal 18 al 19 giugno 2024
teatro
Location
TeatroLaCucina
Milano, Via Ippocrate, 45, (MI)
Milano, Via Ippocrate, 45, (MI)
Biglietti
intero € 15; ridotto under 30-over 65 € 10
Orario di apertura
ore 20.45
Sito web
Autore