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Aldo Borgonzoni – A Dozza. Muro dipinto per l’Italia
La pittura murale restaurata è il motivo centrale della mostra “Aldo Borgonzoni (1913-2004) a Dozza. Muro dipinto per l’Italia” allestita entro la suggestiva cornice della Rocca Sforzesca, che verrà inaugurata venerdì 16 settembre alle 18. Dal 16 settembre 2011 all’ 8 gennaio 2012, alla Rocca Sforzesca di Dozza, il visitatore può approfondire la conoscenza della grande decorazione borgonzoniana dalla sua esecuzione, attraverso note progettuali, studi tecnici, fotografie, corrispondenze, fino allo stato precedente l’odierno intervento di restauro. Particolarmente significativa è la presenza di due grandi abbozzi pittorici del ‘murale’, cortesemente concessi in prestito dal CSAC di Parma
Comunicato stampa
Segnala l'evento
COMUNICATO STAMPA
Nell’ambito delle iniziative
collaterali alla Biennale del
Muro Dipinto, da venerdì 16 settembre è
pienamente fruibile l’affresco del 1985
appena restaurato e viene aperta una mostra a lui dedicata DOZZA RENDE OMAGGIO AD ALDO BORGONZONI
Mentre i sei artisti protagonisti della XXIII Biennale del Muro Dipinto sono al lavoro sui muri di Dozza e Toscanella, il borgo medievale si appresta a rendere omaggio al celebre artista Aldo
Borgonzoni, con un restauro ed una mostra inseriti nelle iniziative collaterali alla Biennale stessa, che è in programma fino a domenica 18 settembre.
Restaurato il dipinto murale - A partire da venerdì 16 settembre, dopo un tempestivo e
provvidenziale recupero appena completato in questi giorni, si torna ad ammirare la grande pittura murale eseguita nel 1985, nel corso della XI Biennale del Muro Dipinto, dal maestro Borgonzoni sotto l’antica loggia del Palazzo Comunale, nella parete in cui è incastonata l’effige in bronzo di Andrea Costa. Il restauro del dipinto, cominciato lunedì 12 settembre e conclusosi oggi, fa parte insieme alla mostra, delle iniziative collaterali alla Biennale del Muro Dipinto. Del dipinto, emblematicamente intitolato I vigneti del socialismo romantico, l’intervento operato da CRC Restauri, con il prezioso contributo della Cassa di Risparmio di Imola – Gruppo Banco Popolare, ha specialmente ripristinato l’originale cromia, evidentemente alterata da patinature e ossidazioni dei colori originali e dei fissativi vinilici, mentre altri segni di deterioramento e cadute d’intonaco sono risultati causati da micro infiltrazioni di umidità.
La mostra omaggio a Borgonzoni - La pittura murale restaurata è il motivo centrale della mostra Aldo Borgonzoni (1913-2004) a Dozza. Muro dipinto per l’Italia allestita entro la suggestiva
cornice della Rocca Sforzesca, che verrà inaugurata venerdì 16 settembre alle 18. Dal 16
settembre 2011 all’ 8 gennaio 2012, alla Rocca Sforzesca di Dozza, il visitatore può approfondire
la conoscenza della grande decorazione borgonzoniana dalla sua esecuzione, attraverso note progettuali, studi tecnici, fotografie, corrispondenze, fino allo stato precedente l’odierno intervento di restauro. Particolarmente significativa è la presenza di due grandi abbozzi pittorici del ‘murale’,
cortesemente concessi in prestito dal CSAC di Parma. Ma l’esposizione riserva anche altri motivi d’interesse, cominciando dalla serie dei ‘ritratti’ dei fondatori del movimento socialista in Italia, che si conservano presso il Centro studi e di Documentazione del Muro Dipinto. Una piccola selezione di dipinti rimanda poi alla mostra monografica di Aldo Borgonzoni allestita nel 1985, nell’ambito dell’ XI edizione del Muro Dipinto. Oltre ad un prezioso ‘Autoritratto’ del 1940, si possono ammirare qui opere ‘esemplari’ legate al
ciclo delle ‘mondine’ e a quello del ‘Concilio Vaticano II’, oltre all ‘omaggio’ al paesaggio agrario della collina di Dozza dipinto da Borgonzoni nel 1983.
La mostra, curata da Patrizia Grandi e Orlando Piraccini è promossa dal Comune di Dozza e dalla
Fondazione Dozza Città d’Arte con la diretta partecipazione dell’Istituto per i Beni artistici culturali e naturali della regione Emilia-Romagna e con la collaborazione Dell’Archivio & Centro Studi Aldo Borgonzoni di Bologna. Durante il periodo di apertura è prevista la presentazione di un volume, curato dall’IBC regionale, che illustra I vigneti del socialismo romantico di Dozza ed altri cicli pittorici di Aldo Borgonzoni incentrati sulle tematiche storiche e sociali.
Informazioni: tel./ fax 0542-678240,
rocca@comune.dozza.bo.it, www.fondazionedozza.it
Orari di visita: fino al 31-10-2011: dal martedì al sabato 10-12,30 e 15,00-18,30; domenica e festivi 10,00-
13,00 e 15,00-19,30 - dal 1-11-2011: dal martedì al sabato 10-12,30 e 14,30-17,00; domenica e festivi
10,00-13,00 e 14,30-18,00 - Chiuso lunedì feriali, 25 dicembre, 1° gennaio dalle 10 alle 13
SCHEDA
Aldo Borgonzoni è unanimemente considerato tra i protagonisti della vicenda figurativa italiana
ed europea del secondo Novecento, a partire alla sua partecipazione al gruppo di 'Cronache' nella
Bologna del dopoguerra, e come esponente del 'realismo', ma in una posizione autonoma rispetto
alla linea ufficiale del movimento contrassegnato dall’impegno militante in campo politico e
sociale.
Della figura e dell’opera di Borgonzoni si sono occupati valenti studiosi e critici d’arte: tra gli altri,
Carlo Bo, Francesco Arcangeli, Carlo Ludovico Ragghianti, Arturo Carlo Quintavalle, Adriano
Baccilieri, Claudio Spadoni.
Nato nel 1913 a Medicina, dopo il diploma nel 1936 alla Scuola d'Arte di Bologna, approda a fine
decennio a forme di espressione consonanti con la Scuola Romana di “Corrente”, costituendo un'
eccezione nell' ambiente tradizionale emiliano. Nel 1942 partecipa al “Premio Bergamo.
Antifascista e attivo nella Resistenza, nel 1944 dipinge uno straordinario ciclo di opere sugli
orrori della guerra. Nel 1945, a Bologna, con Mandelli, Corsi, Minguzzi e Rossi fonda il Gruppo
di “Cronache”. Nel 1947 soggiorna lungamente a Parigi orientando il proprio linguaggio figurativo
nella sfera neocubista. Nel 1948 dipinge nel Salone della Camera del Lavoro di Medicina, l'affresco
Storie del lavoro e della guerra, mentre a Bologna coordina la Mostra dell' Alleanza della Cultura.
Nel 1949 vince il primo premio al concorso di Suzzara sui temi del lavoro. Esponente di spicco del
movimento neorealista, nel 1950 esegue un ampio ciclo pittorico nella Casa del Popolo Gramsci di
Vignola, ora distrutto.
Nel 1958, dopo un secondo soggiorno parigino, inizia il ciclo" Concilio Vaticano II'', ispirato
dall' enciclica di Papa Giovanni XXIII "Pacem in terris". Nel 1964 espone alla Galleria Max G.
Bollag di Zurigo. Nel 1968 realizza mostre antologiche alle Gallerie Hlavniho Mesta di Praga ed al
Museo di Bratislava. Tra le numerose mostre degli anni ’70 spicca l’ antologica alla Starci Gradksa
a Zagabria, quando già la pittura di Borgonzoni ha accentuato spunti di matrice espressionistica,
con paesaggi segnati da immagini fossili. Nel 1981, in occasione del bimillenario virgiliano, è
invitato nel Palazzo Ducale di Mantova alla rassegna "Otto Maestri per Virgilio" assieme a Giorgi,
Guttuso, Manzù, Murer, Moore, Treccani e Zancanaro. Nello stesso periodo l'Istituto Cervi gli
commissiona un ciclo di 35 opere, raccolte poi nel 1984 al Museo Polironiano di San Benedetto
Po, sul Centenario delle rivolte contadine "La Boje". Nel 1984 dona al Museo dell'Informazione di
Senigallia 60 disegni e tecniche miste, rappresentative dell'intera precedente produzione artistica.
A più riprese a partire dal 1986, dona alla Comunità di Medicina 60 opere pittoriche e 100 disegni.
Espone nel 1989 alla Casa del Mantegna a Mantova e nel 1991 al Circolo Artistico di Bologna. Nel
1994 l'Università degli Studi di Bologna e la Fondazione Cardinale Lercaro promuovono, nell' Aula
Magna dell'Università la rassegna il "Concilio Vaticano II''. Nel 1995 l'Istituto regionale per i beni
culturali promuove il restauro degli affreschi nella Camera del Lavoro di Medicina. Nello stesso
anno si apre l'antologica "Il naturalismo espressionista di Aldo Borgonzoni" al Palazzo del Podestà
di Faenza, mentre l’artista è invitato alla Triennale di Milano per la mostra "Le ragioni della libertà"
dedicata alle tematiche resistenziali.
Nel 2001 dona al CSAC Università di Parma 300 opere tra quadri e disegni (oltre ai carteggi con i
maggiori protagonisti della cultura italiana del '900) presenti in una mostra antologica alle Scuderie
della Pilotta. Aldo Borgonzoni muore nel 2004.
Dozza, 15 settembre 2011
Fondazione Dozza Città d’Arte – Comune di Dozza
Nell’ambito delle iniziative
collaterali alla Biennale del
Muro Dipinto, da venerdì 16 settembre è
pienamente fruibile l’affresco del 1985
appena restaurato e viene aperta una mostra a lui dedicata DOZZA RENDE OMAGGIO AD ALDO BORGONZONI
Mentre i sei artisti protagonisti della XXIII Biennale del Muro Dipinto sono al lavoro sui muri di Dozza e Toscanella, il borgo medievale si appresta a rendere omaggio al celebre artista Aldo
Borgonzoni, con un restauro ed una mostra inseriti nelle iniziative collaterali alla Biennale stessa, che è in programma fino a domenica 18 settembre.
Restaurato il dipinto murale - A partire da venerdì 16 settembre, dopo un tempestivo e
provvidenziale recupero appena completato in questi giorni, si torna ad ammirare la grande pittura murale eseguita nel 1985, nel corso della XI Biennale del Muro Dipinto, dal maestro Borgonzoni sotto l’antica loggia del Palazzo Comunale, nella parete in cui è incastonata l’effige in bronzo di Andrea Costa. Il restauro del dipinto, cominciato lunedì 12 settembre e conclusosi oggi, fa parte insieme alla mostra, delle iniziative collaterali alla Biennale del Muro Dipinto. Del dipinto, emblematicamente intitolato I vigneti del socialismo romantico, l’intervento operato da CRC Restauri, con il prezioso contributo della Cassa di Risparmio di Imola – Gruppo Banco Popolare, ha specialmente ripristinato l’originale cromia, evidentemente alterata da patinature e ossidazioni dei colori originali e dei fissativi vinilici, mentre altri segni di deterioramento e cadute d’intonaco sono risultati causati da micro infiltrazioni di umidità.
La mostra omaggio a Borgonzoni - La pittura murale restaurata è il motivo centrale della mostra Aldo Borgonzoni (1913-2004) a Dozza. Muro dipinto per l’Italia allestita entro la suggestiva
cornice della Rocca Sforzesca, che verrà inaugurata venerdì 16 settembre alle 18. Dal 16
settembre 2011 all’ 8 gennaio 2012, alla Rocca Sforzesca di Dozza, il visitatore può approfondire
la conoscenza della grande decorazione borgonzoniana dalla sua esecuzione, attraverso note progettuali, studi tecnici, fotografie, corrispondenze, fino allo stato precedente l’odierno intervento di restauro. Particolarmente significativa è la presenza di due grandi abbozzi pittorici del ‘murale’,
cortesemente concessi in prestito dal CSAC di Parma. Ma l’esposizione riserva anche altri motivi d’interesse, cominciando dalla serie dei ‘ritratti’ dei fondatori del movimento socialista in Italia, che si conservano presso il Centro studi e di Documentazione del Muro Dipinto. Una piccola selezione di dipinti rimanda poi alla mostra monografica di Aldo Borgonzoni allestita nel 1985, nell’ambito dell’ XI edizione del Muro Dipinto. Oltre ad un prezioso ‘Autoritratto’ del 1940, si possono ammirare qui opere ‘esemplari’ legate al
ciclo delle ‘mondine’ e a quello del ‘Concilio Vaticano II’, oltre all ‘omaggio’ al paesaggio agrario della collina di Dozza dipinto da Borgonzoni nel 1983.
La mostra, curata da Patrizia Grandi e Orlando Piraccini è promossa dal Comune di Dozza e dalla
Fondazione Dozza Città d’Arte con la diretta partecipazione dell’Istituto per i Beni artistici culturali e naturali della regione Emilia-Romagna e con la collaborazione Dell’Archivio & Centro Studi Aldo Borgonzoni di Bologna. Durante il periodo di apertura è prevista la presentazione di un volume, curato dall’IBC regionale, che illustra I vigneti del socialismo romantico di Dozza ed altri cicli pittorici di Aldo Borgonzoni incentrati sulle tematiche storiche e sociali.
Informazioni: tel./ fax 0542-678240,
rocca@comune.dozza.bo.it, www.fondazionedozza.it
Orari di visita: fino al 31-10-2011: dal martedì al sabato 10-12,30 e 15,00-18,30; domenica e festivi 10,00-
13,00 e 15,00-19,30 - dal 1-11-2011: dal martedì al sabato 10-12,30 e 14,30-17,00; domenica e festivi
10,00-13,00 e 14,30-18,00 - Chiuso lunedì feriali, 25 dicembre, 1° gennaio dalle 10 alle 13
SCHEDA
Aldo Borgonzoni è unanimemente considerato tra i protagonisti della vicenda figurativa italiana
ed europea del secondo Novecento, a partire alla sua partecipazione al gruppo di 'Cronache' nella
Bologna del dopoguerra, e come esponente del 'realismo', ma in una posizione autonoma rispetto
alla linea ufficiale del movimento contrassegnato dall’impegno militante in campo politico e
sociale.
Della figura e dell’opera di Borgonzoni si sono occupati valenti studiosi e critici d’arte: tra gli altri,
Carlo Bo, Francesco Arcangeli, Carlo Ludovico Ragghianti, Arturo Carlo Quintavalle, Adriano
Baccilieri, Claudio Spadoni.
Nato nel 1913 a Medicina, dopo il diploma nel 1936 alla Scuola d'Arte di Bologna, approda a fine
decennio a forme di espressione consonanti con la Scuola Romana di “Corrente”, costituendo un'
eccezione nell' ambiente tradizionale emiliano. Nel 1942 partecipa al “Premio Bergamo.
Antifascista e attivo nella Resistenza, nel 1944 dipinge uno straordinario ciclo di opere sugli
orrori della guerra. Nel 1945, a Bologna, con Mandelli, Corsi, Minguzzi e Rossi fonda il Gruppo
di “Cronache”. Nel 1947 soggiorna lungamente a Parigi orientando il proprio linguaggio figurativo
nella sfera neocubista. Nel 1948 dipinge nel Salone della Camera del Lavoro di Medicina, l'affresco
Storie del lavoro e della guerra, mentre a Bologna coordina la Mostra dell' Alleanza della Cultura.
Nel 1949 vince il primo premio al concorso di Suzzara sui temi del lavoro. Esponente di spicco del
movimento neorealista, nel 1950 esegue un ampio ciclo pittorico nella Casa del Popolo Gramsci di
Vignola, ora distrutto.
Nel 1958, dopo un secondo soggiorno parigino, inizia il ciclo" Concilio Vaticano II'', ispirato
dall' enciclica di Papa Giovanni XXIII "Pacem in terris". Nel 1964 espone alla Galleria Max G.
Bollag di Zurigo. Nel 1968 realizza mostre antologiche alle Gallerie Hlavniho Mesta di Praga ed al
Museo di Bratislava. Tra le numerose mostre degli anni ’70 spicca l’ antologica alla Starci Gradksa
a Zagabria, quando già la pittura di Borgonzoni ha accentuato spunti di matrice espressionistica,
con paesaggi segnati da immagini fossili. Nel 1981, in occasione del bimillenario virgiliano, è
invitato nel Palazzo Ducale di Mantova alla rassegna "Otto Maestri per Virgilio" assieme a Giorgi,
Guttuso, Manzù, Murer, Moore, Treccani e Zancanaro. Nello stesso periodo l'Istituto Cervi gli
commissiona un ciclo di 35 opere, raccolte poi nel 1984 al Museo Polironiano di San Benedetto
Po, sul Centenario delle rivolte contadine "La Boje". Nel 1984 dona al Museo dell'Informazione di
Senigallia 60 disegni e tecniche miste, rappresentative dell'intera precedente produzione artistica.
A più riprese a partire dal 1986, dona alla Comunità di Medicina 60 opere pittoriche e 100 disegni.
Espone nel 1989 alla Casa del Mantegna a Mantova e nel 1991 al Circolo Artistico di Bologna. Nel
1994 l'Università degli Studi di Bologna e la Fondazione Cardinale Lercaro promuovono, nell' Aula
Magna dell'Università la rassegna il "Concilio Vaticano II''. Nel 1995 l'Istituto regionale per i beni
culturali promuove il restauro degli affreschi nella Camera del Lavoro di Medicina. Nello stesso
anno si apre l'antologica "Il naturalismo espressionista di Aldo Borgonzoni" al Palazzo del Podestà
di Faenza, mentre l’artista è invitato alla Triennale di Milano per la mostra "Le ragioni della libertà"
dedicata alle tematiche resistenziali.
Nel 2001 dona al CSAC Università di Parma 300 opere tra quadri e disegni (oltre ai carteggi con i
maggiori protagonisti della cultura italiana del '900) presenti in una mostra antologica alle Scuderie
della Pilotta. Aldo Borgonzoni muore nel 2004.
Dozza, 15 settembre 2011
Fondazione Dozza Città d’Arte – Comune di Dozza
16
settembre 2011
Aldo Borgonzoni – A Dozza. Muro dipinto per l’Italia
Dal 16 settembre 2011 all'otto gennaio 2012
arte contemporanea
Location
ROCCA SFORZESCA – PINACOTECA
Dozza, Piazzale Rocca, (Bologna)
Dozza, Piazzale Rocca, (Bologna)
Orario di apertura
Fino al 31-10-2011: dal martedì al sabato 10-12,30 e 15,00-18,30; domenica e festivi 10,00-13,00 e 15,00-19,30 - dal 1-11-2011: dal martedì al sabato 10-12,30 e 14,30-17,00; domenica e festivi
10,00-13,00 e 14,30-18,00 - Chiuso lunedì feriali, 25 dicembre, 1° gennaio dalle 10 alle 13
Vernissage
16 Settembre 2011, ore 18
Sito web
www.aldoborgonzoni.com
Autore
Curatore