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Aldo Colò – Tra Paesaggio e Natura morta
Venti opere per raccontare lo sguardo inedito sul mondo naturale di Aldo Colò, il pittore “astratto”, “geometrico” come appare nell’ufficialità del clima culturale italiano.
Comunicato stampa
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La Figura, Il Paesaggio, la Natura morta.
Sono questi i generi attraverso cui Aldo Colò esordiva nel 1947 nel caldo clima del secondo dopoguerra italiano. Mutuava in seguito gli assunti naturalistici in un’astrazione d’impianto geometrico che gli valse premi, attenzione critica, partecipazioni di rilievo.
Pittore “astratto”, “geometrico”, come fu definito dalla fine degli anni Sessanta, Aldo Colò non si privò tuttavia del rapporto culturale con il mondo dei fenomeni e, nel riserbo del proprio studio, con fare continuativo, elaborò autoritratti e ritratti legati agli affetti familiari, luoghi e situazioni lentamente emerse dalla memoria, nature morte di elezione e l’utopia di paesaggi migliori, quelli ancora da venire e ancora da esplorare. Un mondo parallelo a quello dell’ufficialità emerge dallo studio del pittore e da un collezionismo scelto, costituito di persone intellettualmente e affettivamente vicine all’artista. Che oggi, a 82 anni, riferendosi alla sua lunga carriera parla dell’arte come conoscenza anzitutto, ma anche come avventura dello sguardo e del pensiero, capace di slanci, ritorni e procedimenti che nulla concedono se non alla libera espressività dell’artista.
E allora, senza strappi, accanto alle geometrie che sappiamo sintesi delle strutture visive legate alla profondità del paesaggio friulano, l’arte del pittore svela inediti percorsi figurativi che integrano e completano l’immagine creativa e più ampiamente culturale di Aldo Colò.
Cenni biografici
Aldo Colò nasce a Modena nel 1928 e all’età di cinque anni si trasferisce con la famiglia a Cividale del Friuli (UD) dove oggi vive e lavora. Conclusi gli studi classici, decide di seguire le orme paterne e si iscrive alla facoltà di Medicina presso l’Università di Padova. La morte prematura del padre porta Colò ad abbandonare l’università per diplomarsi all’Accademia di Belle Arti di Venezia e trovare immediata realizzazione professionale.
Inizia l'attività espositiva non ancora ventenne nel vivace clima dell’immediato dopoguerra friulano. Avvia la propria ricerca all'insegna di un’attenta figurazione, approfondita in seguito attraverso viaggi-studio a Parigi, in Normandia, Olanda e Provenza. Alla fine degli anni Sessanta, muovendo dallo sguardo sul mondo naturale, Colò deriva le forme prime, a carattere geometrico, che caratterizzeranno il percorso a venire e che faranno conoscere l’autore come pittore “astratto”, “geometrico”. Nella sua lunga carriera numerose sono le mostre, i premi e i riconoscimenti sia in Italia che all’estero.
Tra le più importanti e recenti esposizioni ricordiamo l’antologica nel 2001 presso la Galleria Regionale d’Arte Contemporanea Luigi Spazzapan di Gradisca d’Isonzo (Gorizia) e nel 2009 l’esposizione di una scelta delle opere dal 1974 al 2008 alla Galleria Comunale Ai Molini di Portogruaro. Presso la Stamperia d’arte Albicocco a Udine è stata inaugurata nel dicembre 2009 un’importante esposizione del lavoro grafico dell’artista dalle prime ricerche sino alle realizzazioni più recenti.
Sono questi i generi attraverso cui Aldo Colò esordiva nel 1947 nel caldo clima del secondo dopoguerra italiano. Mutuava in seguito gli assunti naturalistici in un’astrazione d’impianto geometrico che gli valse premi, attenzione critica, partecipazioni di rilievo.
Pittore “astratto”, “geometrico”, come fu definito dalla fine degli anni Sessanta, Aldo Colò non si privò tuttavia del rapporto culturale con il mondo dei fenomeni e, nel riserbo del proprio studio, con fare continuativo, elaborò autoritratti e ritratti legati agli affetti familiari, luoghi e situazioni lentamente emerse dalla memoria, nature morte di elezione e l’utopia di paesaggi migliori, quelli ancora da venire e ancora da esplorare. Un mondo parallelo a quello dell’ufficialità emerge dallo studio del pittore e da un collezionismo scelto, costituito di persone intellettualmente e affettivamente vicine all’artista. Che oggi, a 82 anni, riferendosi alla sua lunga carriera parla dell’arte come conoscenza anzitutto, ma anche come avventura dello sguardo e del pensiero, capace di slanci, ritorni e procedimenti che nulla concedono se non alla libera espressività dell’artista.
E allora, senza strappi, accanto alle geometrie che sappiamo sintesi delle strutture visive legate alla profondità del paesaggio friulano, l’arte del pittore svela inediti percorsi figurativi che integrano e completano l’immagine creativa e più ampiamente culturale di Aldo Colò.
Cenni biografici
Aldo Colò nasce a Modena nel 1928 e all’età di cinque anni si trasferisce con la famiglia a Cividale del Friuli (UD) dove oggi vive e lavora. Conclusi gli studi classici, decide di seguire le orme paterne e si iscrive alla facoltà di Medicina presso l’Università di Padova. La morte prematura del padre porta Colò ad abbandonare l’università per diplomarsi all’Accademia di Belle Arti di Venezia e trovare immediata realizzazione professionale.
Inizia l'attività espositiva non ancora ventenne nel vivace clima dell’immediato dopoguerra friulano. Avvia la propria ricerca all'insegna di un’attenta figurazione, approfondita in seguito attraverso viaggi-studio a Parigi, in Normandia, Olanda e Provenza. Alla fine degli anni Sessanta, muovendo dallo sguardo sul mondo naturale, Colò deriva le forme prime, a carattere geometrico, che caratterizzeranno il percorso a venire e che faranno conoscere l’autore come pittore “astratto”, “geometrico”. Nella sua lunga carriera numerose sono le mostre, i premi e i riconoscimenti sia in Italia che all’estero.
Tra le più importanti e recenti esposizioni ricordiamo l’antologica nel 2001 presso la Galleria Regionale d’Arte Contemporanea Luigi Spazzapan di Gradisca d’Isonzo (Gorizia) e nel 2009 l’esposizione di una scelta delle opere dal 1974 al 2008 alla Galleria Comunale Ai Molini di Portogruaro. Presso la Stamperia d’arte Albicocco a Udine è stata inaugurata nel dicembre 2009 un’importante esposizione del lavoro grafico dell’artista dalle prime ricerche sino alle realizzazioni più recenti.
12
dicembre 2010
Aldo Colò – Tra Paesaggio e Natura morta
Dal 12 dicembre 2010 al 06 gennaio 2011
arte contemporanea
Location
CENTRO CIVICO
Cervignano Del Friuli, Via Trieste, 35, (Udine)
Cervignano Del Friuli, Via Trieste, 35, (Udine)
Orario di apertura
da lunedì a sabato 16/19
domenica e 6 gennaio 10/12 – 16/19
24 e 31 dicembre 10/12
chiuso Natale, Santo Stefano e 1°gennaio
Vernissage
12 Dicembre 2010, ore 17.30
Sito web
www.artecorrente.it
Autore
Curatore
Mandi… vorrei chiedere alcune info sii quadri del pittore Aldo Colò alle curatici della mostra… mi potete contattare? 🙋