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Aldo Lugli – Inedito viaggio nella pittura del Novecento
Si inaugura in questo modo un percorso avvincente grazie alla completezza del materiale artistico documentario che la famiglia del modenese Aldo Lugli, morto in guerra nel 1915, ha conservato.
Comunicato stampa
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Il Museo Civico d’Arte di Modena offre una inedita prospettiva sul periodo tra Otto e Novecento con la mostra Aldo Lugli. Percorsi di formazione nell’arte del Novecento che apre domani alle 18 e si potrà visitare fino al 3 ottobre.
Si inaugura in questo modo un percorso avvincente grazie alla completezza del materiale artistico documentario che la famiglia del modenese Aldo Lugli, morto in guerra nel 1915, ha conservato.
La mostra, allestita a Palazzo dei Musei (viale Vittorio Veneto 5) si potrà poi visitare dal martedì al sabato ore 9-12; il martedì e il sabato anche al pomeriggio dalle 15 alle 18; la domenica e festivi 10-13 e 15-19 (ingresso 4 euro, gratuito per minori di 18 anni e maggiori di 60 anni). Le opere sia grafiche che pittoriche esposte - oltre allo scambio epistolare con amici, familiari e docenti - permettono di indagare una situazione artistica tipica della nostra Modena e di molte altre città negli anni immediatamente precedenti il primo conflitto mondiale.
Nel giovane Aldo Lugli è evidente, infatti, la tensione tra insegnamento accademico, suggestioni del vero e nuove istanze, ora in direzione espressionista, ora invece verso una idea simbolista dell’ arte come evocazione del mondo interiore. Questa stessa dialettica è destinata a caratterizzare i movimenti artistici del Novecento. Aldo Lugli nasce a Modena il 16 febbraio 1894 e nel 1907 passa dalla scuola tecnica all’Istituto di Belle Arti. L’insegnamento accademico ottocentesco si basava prevalentemente sullo studio di immagini fotografiche, dei gessi e direttamente sul nudo. Nel caso specifico del nudo, si trattava di innanzitutto di scegliere i modelli più adatti, poi di metterli in posa: a lungo, nel corso de secolo, le pose venivano precisate sulla base dei canoni classici. Nel corso degli esercizi accademici Lugli sperimenta modalità diverse d’uso degli strumenti grafici. E’ un precoce artista e già nel 1907-1909 inizia ad esporre. Al di fuori delle esperienze modenesi, il sedicenne Lugli ha modo di aggiornare le proprie conoscenze artistiche grazie ad un viaggio premio a Venezia e successivamente a Roma. A Modena presso lo studio in via Sant Eufemia, dipinge vedute della città e opere dedicate ai fiori. Nel 1914 vince il premio Poletti con l’Antigone che accompagna il padre cieco.
Si inaugura in questo modo un percorso avvincente grazie alla completezza del materiale artistico documentario che la famiglia del modenese Aldo Lugli, morto in guerra nel 1915, ha conservato.
La mostra, allestita a Palazzo dei Musei (viale Vittorio Veneto 5) si potrà poi visitare dal martedì al sabato ore 9-12; il martedì e il sabato anche al pomeriggio dalle 15 alle 18; la domenica e festivi 10-13 e 15-19 (ingresso 4 euro, gratuito per minori di 18 anni e maggiori di 60 anni). Le opere sia grafiche che pittoriche esposte - oltre allo scambio epistolare con amici, familiari e docenti - permettono di indagare una situazione artistica tipica della nostra Modena e di molte altre città negli anni immediatamente precedenti il primo conflitto mondiale.
Nel giovane Aldo Lugli è evidente, infatti, la tensione tra insegnamento accademico, suggestioni del vero e nuove istanze, ora in direzione espressionista, ora invece verso una idea simbolista dell’ arte come evocazione del mondo interiore. Questa stessa dialettica è destinata a caratterizzare i movimenti artistici del Novecento. Aldo Lugli nasce a Modena il 16 febbraio 1894 e nel 1907 passa dalla scuola tecnica all’Istituto di Belle Arti. L’insegnamento accademico ottocentesco si basava prevalentemente sullo studio di immagini fotografiche, dei gessi e direttamente sul nudo. Nel caso specifico del nudo, si trattava di innanzitutto di scegliere i modelli più adatti, poi di metterli in posa: a lungo, nel corso de secolo, le pose venivano precisate sulla base dei canoni classici. Nel corso degli esercizi accademici Lugli sperimenta modalità diverse d’uso degli strumenti grafici. E’ un precoce artista e già nel 1907-1909 inizia ad esporre. Al di fuori delle esperienze modenesi, il sedicenne Lugli ha modo di aggiornare le proprie conoscenze artistiche grazie ad un viaggio premio a Venezia e successivamente a Roma. A Modena presso lo studio in via Sant Eufemia, dipinge vedute della città e opere dedicate ai fiori. Nel 1914 vince il premio Poletti con l’Antigone che accompagna il padre cieco.
08
maggio 2004
Aldo Lugli – Inedito viaggio nella pittura del Novecento
Dall'otto maggio al 03 ottobre 2004
arte moderna e contemporanea
Location
PALAZZO DEI MUSEI
Modena, Viale Vittorio Veneto, 5, (Modena)
Modena, Viale Vittorio Veneto, 5, (Modena)
Biglietti
4 euro, gratuito per minori di 18 anni e maggiori di 60 anni
Orario di apertura
dal martedì al sabato ore 9-12; il martedì e il sabato anche al pomeriggio dalle 15 alle 18; la domenica e festivi 10-13 e 15-19