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Aldo Mondino – MappaMondino
Antologia di opere di Aldo Mondino tra gli Anni ’60 e gli Anni 2000
Comunicato stampa
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Dal 23 giugno 2007 la Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea della Repubblica di San Marino presenta Mappamondino, mostra personale di Aldo Mondino, in collaborazione con l’Archivio Aldo Mondino.
L’esposizione, a cura di Vittoria Coen, sintetizza alcune tappe dell’opera del grande artista torinese scomparso nel 2005. Si tratta di una retrospettiva che raccoglie un’importante sintesi di opere realizzate tra la prima metà degli Anni ‘60 e la prima metà degli Anni 2000.
Aldo Mondino inizia il proprio personalissimo percorso artistico durante la prima metà degli Anni ‘60 come interprete del Movimento Concettuale, per poi gradualmente rivolgere il suo interesse verso una ricerca decisamente più pittorica. Dalle opere su faesite, ad esempio, alle sue sculture realizzate con materiali sempre differenti fino al recupero della pittura, realizzata prevalentemente su linoleum e filtrata da una grande attrazione per l’Oriente, l’Africa, il Marocco, l’India, senza dimenticare i pattern variopinti di cioccolatini che delineano luoghi geografici e talvolta ritratti, l’universo poetico di Mondino è all’insegna dell’eclettismo stilistico e di una grande ironia che pervade tutta la sua opera. I giochi di parole (tra Ali e Ali-ghiero Boetti) tra titoli e contenuti sono come i suoi famosi Dervisci danzanti che sembrano sospesi in uno spazio surreale.
La curiosità per culture e tradizioni lontane rispecchia una costante attenzione che ha portato l’artista a servirsi di tecniche diverse, dai supporti di linoleum, appunto, alla cioccolata, dallo zucchero al vetro (in mostra 9 bellissimi Iznik, che hanno per soggetti preziose ceramiche turche realizzate in quella città), al bronzo (Eiffel) così come Lobby Star, ai tappeti di eraclite e a quelli composti a terra con chicchi di caffè e fagioli, per non citare l’opera Gravère realizzata con sardine vere alla fine degli Anni Sessanta.
Le due mostre antologiche realizzate rispettivamente a Trento nel 2000 e a Ravenna nel 2003 hanno poi avuto il ruolo di mostrare simultaneamente tutta la ricca e varia produzione di un artista che non ha mai cessato di interrogarsi sull’arte e sul nostro tempo, che è stato assistente di Tancredi e che ha “citato” Casorati (in mostra la celebre Tenda del 1964), che ha amato Kupka così come la pittura orientalista di fine ‘800 e che ha fatto della sua leggera miopia un filtro nella percezione delle cose del mondo tanto da tradurre gli oggetti apparentemente più banali in esiti arditi.
In mostra sono esposte circa quaranta opere bidimensionali e tridimensionali di grandi e medie dimensioni che ripercorrono la carriera artistica di Aldo Mondino, dalle Tavole anatomiche a quelle realizzate su quadrettature (Il pittore del 1963), fino ai dipinti di soggetto vario realizzati su linoleum e su tela.
La mostra è accompagnata da un catalogo pubblicato da Damiani Editore.
L’esposizione, a cura di Vittoria Coen, sintetizza alcune tappe dell’opera del grande artista torinese scomparso nel 2005. Si tratta di una retrospettiva che raccoglie un’importante sintesi di opere realizzate tra la prima metà degli Anni ‘60 e la prima metà degli Anni 2000.
Aldo Mondino inizia il proprio personalissimo percorso artistico durante la prima metà degli Anni ‘60 come interprete del Movimento Concettuale, per poi gradualmente rivolgere il suo interesse verso una ricerca decisamente più pittorica. Dalle opere su faesite, ad esempio, alle sue sculture realizzate con materiali sempre differenti fino al recupero della pittura, realizzata prevalentemente su linoleum e filtrata da una grande attrazione per l’Oriente, l’Africa, il Marocco, l’India, senza dimenticare i pattern variopinti di cioccolatini che delineano luoghi geografici e talvolta ritratti, l’universo poetico di Mondino è all’insegna dell’eclettismo stilistico e di una grande ironia che pervade tutta la sua opera. I giochi di parole (tra Ali e Ali-ghiero Boetti) tra titoli e contenuti sono come i suoi famosi Dervisci danzanti che sembrano sospesi in uno spazio surreale.
La curiosità per culture e tradizioni lontane rispecchia una costante attenzione che ha portato l’artista a servirsi di tecniche diverse, dai supporti di linoleum, appunto, alla cioccolata, dallo zucchero al vetro (in mostra 9 bellissimi Iznik, che hanno per soggetti preziose ceramiche turche realizzate in quella città), al bronzo (Eiffel) così come Lobby Star, ai tappeti di eraclite e a quelli composti a terra con chicchi di caffè e fagioli, per non citare l’opera Gravère realizzata con sardine vere alla fine degli Anni Sessanta.
Le due mostre antologiche realizzate rispettivamente a Trento nel 2000 e a Ravenna nel 2003 hanno poi avuto il ruolo di mostrare simultaneamente tutta la ricca e varia produzione di un artista che non ha mai cessato di interrogarsi sull’arte e sul nostro tempo, che è stato assistente di Tancredi e che ha “citato” Casorati (in mostra la celebre Tenda del 1964), che ha amato Kupka così come la pittura orientalista di fine ‘800 e che ha fatto della sua leggera miopia un filtro nella percezione delle cose del mondo tanto da tradurre gli oggetti apparentemente più banali in esiti arditi.
In mostra sono esposte circa quaranta opere bidimensionali e tridimensionali di grandi e medie dimensioni che ripercorrono la carriera artistica di Aldo Mondino, dalle Tavole anatomiche a quelle realizzate su quadrettature (Il pittore del 1963), fino ai dipinti di soggetto vario realizzati su linoleum e su tela.
La mostra è accompagnata da un catalogo pubblicato da Damiani Editore.
23
giugno 2007
Aldo Mondino – MappaMondino
Dal 23 giugno al 26 agosto 2007
arte contemporanea
Location
GALLERIA D’ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA
San Marino, Scala Bonetti, 2
San Marino, Scala Bonetti, 2
Orario di apertura
da martedì a domenica ore 11.00 – 13.00 / 15.00 – 19.00
Vernissage
23 Giugno 2007, ore 18
Editore
DAMIANI
Ufficio stampa
STUDIO PESCI
Autore
Curatore