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Aldo Pecoraino
In mostra 25 dipinti, frutto della produzione recente dell’artista, e alcune rare opere degli anni ’50.
Comunicato stampa
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"Pittore da sempre appartato, isolato, quasi stilita nel mezzo delle babeli d'ogni epoca, degli accesi conflitti degli ismi più imperiosi o più opportunistici, Pecoraino non ha fatto che praticare, sperimentare, ricercare il linguaggio della pittura. Una ricerca che, in ogni arte, richiede impegno incessante, totale; una ricerca che può portare a vere, nuove scoperte, a risultati sempre più alti. Risultati in una curva ascendente che s'interrompe con la vita dell'artista". Così Vincenzo Consolo, nel suo scritto introduttivo alla Mostra Antologica della Civica Galleria di Arte Moderna di Palermo, descrive Aldo Pecoraino, nel lontano 1989.
Ad oltre vent'anni di distanza, Aldo Pecoraino, quasi ottantatreenne, dipinge con ostinata coerenza i suoi alberi rossi, le barche in secca, i paesaggi, i cieli densi di nuvole bianche e i boschi anneriti dal fuoco, gli alberi in fiamme che ricordano ed esorcizzano l'esperienza dell'incendio della campagna di Gibilmanna, dove Pecoraino trascorre l'estate. E con identica ostinazione, l'artista, raramente si concede a mostre o esposizioni pubbliche. Sciascia lo definisce "un Signore che a Palermo vive una sua vita trasognata e crucciata. Dico,antiquatamente , che è un signore perché davvero lo è: nel portamento, nel comportamento, nella discrezione, nel pudore."
Una buona occasione, dunque, per rivedere le sue opere.
Cenni Biografici:
Aldo Pecoraino nasce il 10 dicembre del 1927 dal padre Filippo, della famiglia degli industriali dei Mulini e da Emanuela Severino Franceschini, di nobile famiglia toscana e dotata di uno spiccato gusto estetico. Durante gli anni formativi della giovinezza vive in un clima intellettualmente vivace ma la sua gioventù è segnata dal crack finanziario del padre, che porta la famiglia numerosa in condizioni economiche precarie. Inizia giovanissimo a disegnare e dipingere e già nel 1951, a soli 23 anni, partecipa alla Mostra Internazionale che si svolge a Palazzo Venezia vincendo il primo premio.
Nel 1953 il Maestro Carlo Carrà esprime parole di elogio per l'opera La Cattedrale e nello stesso anno Aldo Pecoraino si aggiudica il primo premio della Mostra Collettiva Internazionale delle Belle Arti di Brera che otterrà anche l’anno successivo. Nel 1954, a Vicenza, ottiene il Primo Premio alla Mostra Internazionale di Arti Figurative. Determinante per Pecoraino è la scoperta della grande letteratura europea. Leggere Tolstoj, Dostoevskij, ma anche Freud e Jung, gli permette di scoprire i collegamenti dei letterati con gli artisti del primo Novecento. Studia gli epistolari e i diari di artisti come Delacroix e Van Gogh. I legami della sua pittura con gli artisti Fauves sono evidenti: Derain, Vlaminck, Soutine sono richiamati continuamente nelle sue tele, così come si ritrovano elementi che riconducono ad esperienze precubiste ed espressioniste. Seguendo i corsi dei Maestri Pippo Rizzo e Michele Dixit si diploma, in pittura, all'Accademia di Belle Arti di Palermo e ne diviene, in seguito, docente.
Nel dicembre del 1956 vince il primo premio per la pittura alla Seconda Mostra Regionale di Arti Plastiche e Figurative che si tiene al Teatro Massimo. Nel 1958 sposa Maria Isabella Crescimanno di Capodarso la cui bisnonna era la penultima figlia del Gattopardo.
Nel 1960 partecipa alla Seconda Mostra Internazionale di Pittura e ottiene il terzo premio. In quegli anni si consolidano i rapporti con Giacomo Baragli, con Leonardo Sciascia, con Enzo ed Elvira Sellerio e inizia un sodalizio con il fratello scultore Mario Pecoraino. Si susseguono le mostre collettive e personali: Festival dell’Internazionale Giovanile d’Arte, a Strasburgo, Junge Sizilianìsche Kùnstler, alla quale partecipano anche Guttuso, Greco, Messina, Migneco, Mario Pecoraino, Giacomo Baragli e Bruno Caruso, a Colonia, Pintores Italianos, a Caracas, Tota Pulchra, all'Albergo delle Povere, Rassegna del sacro nell'Arte, a Palermo, la mostra antologica alla Galleria Civica di Arte Moderna di Palermo, Novecento Sacro in Sicilia, all’Albergo delle Povere.
L’Artista, sempre restio ad allontanarsi dalla sua città natale, espone frequentemente alla galleria Flaccovio, alla galleria Arte al Borgo, alla galleria Ai Fiori Chiari, alla galleria La Robinia. Numerosi i critici e i giornalisti che si sono interessati della sua opera tra i quali ricordiamo: Leonardo Sciascia, Vincenzo Consolo, Vittorio Fagone, Franco Grasso, Sergio Troisi, Francesco Gallo.
Aldo Pecoraino vive e lavora a Palermo.
Ad oltre vent'anni di distanza, Aldo Pecoraino, quasi ottantatreenne, dipinge con ostinata coerenza i suoi alberi rossi, le barche in secca, i paesaggi, i cieli densi di nuvole bianche e i boschi anneriti dal fuoco, gli alberi in fiamme che ricordano ed esorcizzano l'esperienza dell'incendio della campagna di Gibilmanna, dove Pecoraino trascorre l'estate. E con identica ostinazione, l'artista, raramente si concede a mostre o esposizioni pubbliche. Sciascia lo definisce "un Signore che a Palermo vive una sua vita trasognata e crucciata. Dico,antiquatamente , che è un signore perché davvero lo è: nel portamento, nel comportamento, nella discrezione, nel pudore."
Una buona occasione, dunque, per rivedere le sue opere.
Cenni Biografici:
Aldo Pecoraino nasce il 10 dicembre del 1927 dal padre Filippo, della famiglia degli industriali dei Mulini e da Emanuela Severino Franceschini, di nobile famiglia toscana e dotata di uno spiccato gusto estetico. Durante gli anni formativi della giovinezza vive in un clima intellettualmente vivace ma la sua gioventù è segnata dal crack finanziario del padre, che porta la famiglia numerosa in condizioni economiche precarie. Inizia giovanissimo a disegnare e dipingere e già nel 1951, a soli 23 anni, partecipa alla Mostra Internazionale che si svolge a Palazzo Venezia vincendo il primo premio.
Nel 1953 il Maestro Carlo Carrà esprime parole di elogio per l'opera La Cattedrale e nello stesso anno Aldo Pecoraino si aggiudica il primo premio della Mostra Collettiva Internazionale delle Belle Arti di Brera che otterrà anche l’anno successivo. Nel 1954, a Vicenza, ottiene il Primo Premio alla Mostra Internazionale di Arti Figurative. Determinante per Pecoraino è la scoperta della grande letteratura europea. Leggere Tolstoj, Dostoevskij, ma anche Freud e Jung, gli permette di scoprire i collegamenti dei letterati con gli artisti del primo Novecento. Studia gli epistolari e i diari di artisti come Delacroix e Van Gogh. I legami della sua pittura con gli artisti Fauves sono evidenti: Derain, Vlaminck, Soutine sono richiamati continuamente nelle sue tele, così come si ritrovano elementi che riconducono ad esperienze precubiste ed espressioniste. Seguendo i corsi dei Maestri Pippo Rizzo e Michele Dixit si diploma, in pittura, all'Accademia di Belle Arti di Palermo e ne diviene, in seguito, docente.
Nel dicembre del 1956 vince il primo premio per la pittura alla Seconda Mostra Regionale di Arti Plastiche e Figurative che si tiene al Teatro Massimo. Nel 1958 sposa Maria Isabella Crescimanno di Capodarso la cui bisnonna era la penultima figlia del Gattopardo.
Nel 1960 partecipa alla Seconda Mostra Internazionale di Pittura e ottiene il terzo premio. In quegli anni si consolidano i rapporti con Giacomo Baragli, con Leonardo Sciascia, con Enzo ed Elvira Sellerio e inizia un sodalizio con il fratello scultore Mario Pecoraino. Si susseguono le mostre collettive e personali: Festival dell’Internazionale Giovanile d’Arte, a Strasburgo, Junge Sizilianìsche Kùnstler, alla quale partecipano anche Guttuso, Greco, Messina, Migneco, Mario Pecoraino, Giacomo Baragli e Bruno Caruso, a Colonia, Pintores Italianos, a Caracas, Tota Pulchra, all'Albergo delle Povere, Rassegna del sacro nell'Arte, a Palermo, la mostra antologica alla Galleria Civica di Arte Moderna di Palermo, Novecento Sacro in Sicilia, all’Albergo delle Povere.
L’Artista, sempre restio ad allontanarsi dalla sua città natale, espone frequentemente alla galleria Flaccovio, alla galleria Arte al Borgo, alla galleria Ai Fiori Chiari, alla galleria La Robinia. Numerosi i critici e i giornalisti che si sono interessati della sua opera tra i quali ricordiamo: Leonardo Sciascia, Vincenzo Consolo, Vittorio Fagone, Franco Grasso, Sergio Troisi, Francesco Gallo.
Aldo Pecoraino vive e lavora a Palermo.
27
novembre 2010
Aldo Pecoraino
Dal 27 novembre al 31 dicembre 2010
arte contemporanea
Location
SPAZIO PARALLELO
Palermo, Via Della Libertà, 34, (Palermo)
Palermo, Via Della Libertà, 34, (Palermo)
Orario di apertura
Lunedi-Venerdì 17.00-20.00
Sabato 10.30-13.00 17.00-20.00
Vernissage
27 Novembre 2010, ore 19
Autore
Curatore