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Aldo Usberghi – … attorno a me
C’è una tecnica raffinata, un progetto preciso, una mano capace di dare vita attraverso un segno incisivo e descrittivo allo stesso tempo a un mondo artistico davvero intenso e originale.
Non c’è il rischio di vedere rimasticate cose altrui perché lo sforzo creativo è davvero notevole.
C.H.Martelli
Comunicato stampa
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Se si vuole l'artista ha una sua ideologia: quella della sincerità, della presa diretta. Qualcuno gli donò un torchio e decise di farsi stampatore. La stampa d'arte, per essere tale, dovrebbe essere tutta ed esclusivamente di mano degli artisti: dall'incisione della lastra, l'inchiostratura, il passaggio sotto il torchio e l'eventuale coloritura (Usberghi impiega l'umile pastello). invece pure nomi illustri danno magari solo un disegnuccio a un laboratorio tipografico, poi si arrangino i tecnici. All'opposto Usberghi rifiuta i supporti; neppure per la morsura degli acidi: chissà cosa ti combineranno? Si fida solo della sua mano magistrale che può controllare compiutamente. Con un paio di aguzze punte di acciaio, senza pentimenti, incide direttamente il metallo. Nascono così le sue preziose puntesecche.
Sergio Brossi, critico d'arte
Si coglie, con immediatezza, la naturale inclinazione di questo artista a tessere la rete sottile e delicata dell'"incisione a punta secca".
Uno stile che si rivela in una sorta di miniatura dei temi, ben concilianti fra loro. Infatti, grazie al sapiente abbinamento tra "incisione a punta secca" e la scelta dei soggetti, si concretizzano esiti artistici, tutti da ammirare.
Graziano Giudetti, poeta e scrittore
Le puntesecche e i pastelli dell'artista sono un modo per il fruitore di scoprire il suo sguardo esistenziale rivolto verso le cose di tutti i giorni: animali, piante e qualche volta anche persone. Trovarsi davanti ad un lavoro di Usberghi significa poter captare l'energia natale del suo gesto creativo prodotto dalla stretta collaborazione tra mano e mente, significa poter percepire nelle sue puntesecche la morbidezza dell'immagine che si contrappone al gesto incisivo della punta d'acciaio sul metallo. Un'esperienza, quella che ci propone Aldo Usberghi, di un mondo tutto suo legato ad una pratica artistica secolare e autentica, che fa dell'uomo l'insigne artigiano di qualcosa di eloquente che spesso sfugge alla nostra attenzione.
Valentina Lucio, curatrice e critico d'arte
Aldo Usberghi nasce a Cartoceto (Pesaro) nell'anno 1947, segue studi classici e dimostra subito una forte predisposizione al disegno, sorretta dal suo interesse per il mondo animale di cui si fa interprete. Inizia con delle chinografie alternate con la tecnica del pastello, per passare successivamente alla calcografia prediligendo la puntasecca come mezzo espressivo perché più vicina al puro disegno.
Principalmente ha esposto le sue opere in occasione di mostre personali e collettive, invitato per la squisitezza della sua grafica. Le sue opere sono presenti in numerose collezioni private.
Sergio Brossi, critico d'arte
Si coglie, con immediatezza, la naturale inclinazione di questo artista a tessere la rete sottile e delicata dell'"incisione a punta secca".
Uno stile che si rivela in una sorta di miniatura dei temi, ben concilianti fra loro. Infatti, grazie al sapiente abbinamento tra "incisione a punta secca" e la scelta dei soggetti, si concretizzano esiti artistici, tutti da ammirare.
Graziano Giudetti, poeta e scrittore
Le puntesecche e i pastelli dell'artista sono un modo per il fruitore di scoprire il suo sguardo esistenziale rivolto verso le cose di tutti i giorni: animali, piante e qualche volta anche persone. Trovarsi davanti ad un lavoro di Usberghi significa poter captare l'energia natale del suo gesto creativo prodotto dalla stretta collaborazione tra mano e mente, significa poter percepire nelle sue puntesecche la morbidezza dell'immagine che si contrappone al gesto incisivo della punta d'acciaio sul metallo. Un'esperienza, quella che ci propone Aldo Usberghi, di un mondo tutto suo legato ad una pratica artistica secolare e autentica, che fa dell'uomo l'insigne artigiano di qualcosa di eloquente che spesso sfugge alla nostra attenzione.
Valentina Lucio, curatrice e critico d'arte
Aldo Usberghi nasce a Cartoceto (Pesaro) nell'anno 1947, segue studi classici e dimostra subito una forte predisposizione al disegno, sorretta dal suo interesse per il mondo animale di cui si fa interprete. Inizia con delle chinografie alternate con la tecnica del pastello, per passare successivamente alla calcografia prediligendo la puntasecca come mezzo espressivo perché più vicina al puro disegno.
Principalmente ha esposto le sue opere in occasione di mostre personali e collettive, invitato per la squisitezza della sua grafica. Le sue opere sono presenti in numerose collezioni private.
04
dicembre 2010
Aldo Usberghi – … attorno a me
Dal 04 al 22 dicembre 2010
arte contemporanea
Location
GALLERIA MILKO BAMBIC
Trieste, Via Di Prosecco - Opicina, 131, (TRIESTE)
Trieste, Via Di Prosecco - Opicina, 131, (TRIESTE)
Orario di apertura
dal lunedì al venerdì 10-12 e 17-19 , sabato e domenica 10-12
Vernissage
4 Dicembre 2010, ore 20.30
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