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Aldrovandi vs. Pucci – Princìpi astratti di Figurazione
In un epoca in cui le mode e le forme altro non sono che opinioni di chi scrive e di chi legge, Alessandro Aldrovandi e Nicola Pucci si cimentano in una gara spiritosa quanto rigorosa tra le loro rispettive tecniche e poetiche.
Comunicato stampa
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Il primo è un astrattista, come lo definirebbero i critici degli anni ’50, l’altro è un pittore legato alla Figurazione. Sia l’uno che l’altro, dipingono.
Quando li vedrete vi accorgerete che entrambi sono degli artisti legati all’origine dell’Arte, quell’esoterismo naturale e armonico che svela misteri senza dargli nome, quel profumo di pittura e colore che, con o senza forme, racconta sensazioni che viviamo tutti i giorni, contaminate e alleggerite dalla fretta e dagli impegni di un mondo senza più anima.
La materia, l’unica vera maestra di vita, infonde a questi due eroi la forza necessaria per riprendersi la realtà; le immagini che i due artisti evocano, sono indimenticate, inconfondibili, vigorose, strazianti, riscaldano i cuori e gli occhi e non possono non portare alle sensazioni che, da bambini, abbiamo provato di fronte alle prime emozioni tangibili: il cortile, gli animali, gli amici e la sera che arriva…
Troverete questi elementi nei quadri di entrambi; in uno più misteriosi, nell’altro più espliciti, ma mai troppo semplici per non lasciare spazio alla nostra fantasia.
Come dice Angelo Gentili nel libro “Aurora Consurgens”, oggi noi siamo dei saggi senza Conoscenza, perché la vera Conoscenza si raggiunge entrando in comunione con i fenomeni naturali, senza fermarsi ai dogmi ma sperimentando le sensazioni, uniche vie alla consapevolezza della vita.
Questo ci renderebbe liberi, troppo liberi, quindi ingestibili, senza filtri né tramite al Divino, per cui molti preferiscono la teoria alla pratica. La libertà di espressione mette un po’ di paura, diciamolo. Chissà dove andremmo a finire se fossimo davvero liberi di dire quello che vogliamo, come lo vogliamo. Fine dei dogmi, inizio delle metafore, troppe intelligenze, troppo potere sparso.
Aldrovandi e Pucci, però, non hanno paura. Loro si sperimentano e ci regalano la sperimentazione delle loro sensazioni, attraverso immagini diversissime tra di loro ma inconfutabilmente uguali nella loro essenza. E noi voliamo.
Esse sono un invito alla passione, inequivocabile e ribelle quanto i nostri desideri di bambini. Chi non vuole tornare bambino, invincibile e potente, non veda questa mostra.
Francesco Cascino
www.francescocascino.com
Quando li vedrete vi accorgerete che entrambi sono degli artisti legati all’origine dell’Arte, quell’esoterismo naturale e armonico che svela misteri senza dargli nome, quel profumo di pittura e colore che, con o senza forme, racconta sensazioni che viviamo tutti i giorni, contaminate e alleggerite dalla fretta e dagli impegni di un mondo senza più anima.
La materia, l’unica vera maestra di vita, infonde a questi due eroi la forza necessaria per riprendersi la realtà; le immagini che i due artisti evocano, sono indimenticate, inconfondibili, vigorose, strazianti, riscaldano i cuori e gli occhi e non possono non portare alle sensazioni che, da bambini, abbiamo provato di fronte alle prime emozioni tangibili: il cortile, gli animali, gli amici e la sera che arriva…
Troverete questi elementi nei quadri di entrambi; in uno più misteriosi, nell’altro più espliciti, ma mai troppo semplici per non lasciare spazio alla nostra fantasia.
Come dice Angelo Gentili nel libro “Aurora Consurgens”, oggi noi siamo dei saggi senza Conoscenza, perché la vera Conoscenza si raggiunge entrando in comunione con i fenomeni naturali, senza fermarsi ai dogmi ma sperimentando le sensazioni, uniche vie alla consapevolezza della vita.
Questo ci renderebbe liberi, troppo liberi, quindi ingestibili, senza filtri né tramite al Divino, per cui molti preferiscono la teoria alla pratica. La libertà di espressione mette un po’ di paura, diciamolo. Chissà dove andremmo a finire se fossimo davvero liberi di dire quello che vogliamo, come lo vogliamo. Fine dei dogmi, inizio delle metafore, troppe intelligenze, troppo potere sparso.
Aldrovandi e Pucci, però, non hanno paura. Loro si sperimentano e ci regalano la sperimentazione delle loro sensazioni, attraverso immagini diversissime tra di loro ma inconfutabilmente uguali nella loro essenza. E noi voliamo.
Esse sono un invito alla passione, inequivocabile e ribelle quanto i nostri desideri di bambini. Chi non vuole tornare bambino, invincibile e potente, non veda questa mostra.
Francesco Cascino
www.francescocascino.com
14
ottobre 2004
Aldrovandi vs. Pucci – Princìpi astratti di Figurazione
Dal 14 ottobre al 18 dicembre 2004
arte contemporanea
Location
TEKNE’ ARTE CONTEMPORANEA
Potenza, Via Isca Del Pioppo, 144, (Potenza)
Potenza, Via Isca Del Pioppo, 144, (Potenza)
Vernissage
14 Ottobre 2004, dalle ore 18,00
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