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Alejandro Cartagena – Santa Barbara Return Jobs back to us
La Galleria Raffaella De Chirico presenta il nuovo progetto fotografico PhotoBook, Santa Barbara Return Jobs back to us, un’installazione di circa ottanta fotografie, provocatorie e ironiche, posizionate in maniera altrettanto urticante sopra una enorme bandiera americana.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
A tre anni di distanza dalla sua prima personale a Torino, la galleria Raffaella De Chirico è felice di presentare il nuovo progetto fotografico e PhotoBook di Alejandro Cartagena (Repubblica Dominicana, 1977), Santa Barbara Return Jobs back to US.
Durante una residenza d’artista presso il Santa Barbara Museum of Arts di Santa Barbara (CA), camminando per le strade cittadine e navigando sul web, Alejandro Cartagena si è chiesto cosa realmente rappresenti questo luogo e come possa essere percepito da un outsider questo “paradiso” californiano a qualche decina di chilometri da Los Angeles.
Che cos’è Santa Barbara? Una città universitaria? Le dimore principesche di Oprah Winfrey e delle altre star di Hollywood? La Soap Opera degli anni ’90 dove vedemmo recitare una giovanissima Robin Wright? Il luogo della strage del ventiduenne Elliot Rodger che sparando da un’auto uccise 7 persone e che in un video su youtube raccontò le sue presunte motivazioni: “Sto all’università da due anni e sono ancora vergine, ucciderò tutte le biondine che incontro”?
Tuttavia, se dall’esterno questa piccola città turistica appariva come la fotografia della perfetta fuga in un paradiso misto tra America e Mediterraneo, sotto la facciata sembrava esserci qualcosa di inquietante, incerto. La superficie di una città può attrarci con la sua immediata bellezza; ma è camminandoci attraverso e perdendosi in essa che la superficie sembra squamarsi.
Per aggiungere strati alla descrizione del luogo, Cartagena ha incorporato delle immagini raccolte su internet di altre città chiamate Santa Barbara (in Cile, Messico, Venezuela) che si mescolano alla narrazione senza particolare identificazione, ancora una volta per sfidare la nostra percezione e supposta comprensione di un luogo.
In un momento storico così importante e di delicati equilibri politico-economici tra il Messico e gli Stati Uniti, Cartagena presenta un’installazione di circa ottanta fotografie, provocatorie e ironiche, posizionate in maniera altrettanto urticante sopra una enorme bandiera americana.
Santa Barbara è l’esplorazione di Cartagena di una narrazione di ciò che può essere sentito solo dall’esterno. È un progetto, ed un libro, della percezione di un luogo. E ci suggerisce che nulla è inamovibile e che nessuno è salvo.
Durante una residenza d’artista presso il Santa Barbara Museum of Arts di Santa Barbara (CA), camminando per le strade cittadine e navigando sul web, Alejandro Cartagena si è chiesto cosa realmente rappresenti questo luogo e come possa essere percepito da un outsider questo “paradiso” californiano a qualche decina di chilometri da Los Angeles.
Che cos’è Santa Barbara? Una città universitaria? Le dimore principesche di Oprah Winfrey e delle altre star di Hollywood? La Soap Opera degli anni ’90 dove vedemmo recitare una giovanissima Robin Wright? Il luogo della strage del ventiduenne Elliot Rodger che sparando da un’auto uccise 7 persone e che in un video su youtube raccontò le sue presunte motivazioni: “Sto all’università da due anni e sono ancora vergine, ucciderò tutte le biondine che incontro”?
Tuttavia, se dall’esterno questa piccola città turistica appariva come la fotografia della perfetta fuga in un paradiso misto tra America e Mediterraneo, sotto la facciata sembrava esserci qualcosa di inquietante, incerto. La superficie di una città può attrarci con la sua immediata bellezza; ma è camminandoci attraverso e perdendosi in essa che la superficie sembra squamarsi.
Per aggiungere strati alla descrizione del luogo, Cartagena ha incorporato delle immagini raccolte su internet di altre città chiamate Santa Barbara (in Cile, Messico, Venezuela) che si mescolano alla narrazione senza particolare identificazione, ancora una volta per sfidare la nostra percezione e supposta comprensione di un luogo.
In un momento storico così importante e di delicati equilibri politico-economici tra il Messico e gli Stati Uniti, Cartagena presenta un’installazione di circa ottanta fotografie, provocatorie e ironiche, posizionate in maniera altrettanto urticante sopra una enorme bandiera americana.
Santa Barbara è l’esplorazione di Cartagena di una narrazione di ciò che può essere sentito solo dall’esterno. È un progetto, ed un libro, della percezione di un luogo. E ci suggerisce che nulla è inamovibile e che nessuno è salvo.
30
maggio 2017
Alejandro Cartagena – Santa Barbara Return Jobs back to us
Dal 30 maggio al 15 settembre 2017
fotografia
Location
RAFFAELLA DE CHIRICO GALLERIA D’ARTE
Torino, Via Della Rocca, 19, (Torino)
Torino, Via Della Rocca, 19, (Torino)
Orario di apertura
da martedì a venerdì ore 15-19
Vernissage
30 Maggio 2017, 18.30-21.30
Autore