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Alejandro Cesarco – #13
Interessato alla costruzione di narrazioni e alle pratiche di lettura e traduzione, Alejandro Cesarco crea una forma di poesia comunicata attraverso una riduzione del linguaggio e delle immagini implicitamente prese in prestito.
Comunicato stampa
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mezzaterra11 – flat gallery è lieta di annunciare una mostra personale di Alejandro Cesarco (nato nel 1975 a Montevideo, Uruguay; vive e lavora a New York) che per l’occasione presenta Other Dead Flowers (Altri fiori morti), 2019, (dettaglio). I fiori sono apparsi già numerose volte nel lavoro di Cesarco: nei video, nelle fotografie della sua area scrivania, come testimoni di crimini e come reali bouquet inviati ad artisti che ammira. In questa iterazione la riproduzione dei fiori è forse un’indagine sulla differenza tra arte e cultura. Più in generale, la sua arte riguarda la costruzione di narrazioni e le pratiche di lettura e traduzione. In altre parole, Cesarco è interessato a mettere in discussione le storie che raccontiamo e il modo in cui le raccontiamo, e allo spazio tra ciò che viene detto e ciò che viene taciuto. Così facendo crea una forma di poesia comunicata attraverso una riduzione del linguaggio e delle immagini implicitamente prese in prestito. Il suo lavoro è influenzato dalla letteratura, dalla storia dell’arte concettuale e dalle fragili relazioni esistenti tra immaginario, linguaggio e significato. Impiegando diversi mezzi espressivi e strategie, le fotografie, i lavori testuali, i video, le stampe e le installazioni di Cesarco, unitamente agli elementi biografici e ai riferimenti letterari, chiamano a una ridefinizione di autorialità e soggettività. Una caratteristica distintiva del suo lavoro è inoltre il suo ritmo lento che richiede il tempo e l’attenzione specifici dello spettatore per riempire il vuoto e completare il lavoro aggiungendo una narrazione personale dei propri ricordi, esperienze e consapevolezza. E questo consente delle creative “errate interpretazioni”.
Alejandro Cesarco ha rappresentato l’Uruguay alla 54. Biennale di Venezia nel 2011. Le sue recenti mostre personali includono: Tactics & Techniques, Contemporary Art Center (CAC), Vilnius, Lituania (2019); Apprendre la langue, Jeu de Paume, Parigi (2018); Song, The Renaissance Society, Chicago (2017); Public Process, Sculpture Center, New York (2017); The Inner Shadow, A Tale of a Tub, Rotterdam (2016); Prescribe the Symptom, Midway Contemporary Art, Minneapolis (2015); Secondary Revision, Frac Île-de-France/Le Plateau, Parigi (2013); A Portrait, a Story, and an Ending, Kunsthalle Zürich, Zurigo (2013); Alejandro Cesarco, mumok, Vienna (2012); One without the Other, Museo Rufino Tamayo, Città del Messico (2011); Present Memory, Tate Modern, Londra (2010). Le sue mostre collettive includono: Affective Affinities, 33. Biennale di San Paolo, Brasile (2018); Question the Wall Itself, Walker Art Center, Minneapolis (2016); Under the Same Sun, Solomon R. Guggenheim Museum, New York (2014); New Ways of Doing Nothing, Kunsthalle Vienna (2014); e The Imminence of Poetics, 30. Biennale di San Paolo, Brasile (2012). In aggiunta alle consuete pratiche d’artista Cesarco ha curato diverse mostre e dirige un’organizzazione non-profit, Art Resources Transfer (A.R.T.).
mezzaterra11 – flat gallery è un project space concettuale che, attraverso una traduzione metalinguistica, innescata da un ‘white cube’ compresso alla piattezza, apre a nuove interpretazioni delle immagini di documentazione delle opere d’arte contemporanea. Artisti internazionali sono invitati a presentare il proprio lavoro con una sola immagine selezionata, adattata allo spazio e infine stampata per lo stesso, come format di mostra personale.
Alejandro Cesarco ha rappresentato l’Uruguay alla 54. Biennale di Venezia nel 2011. Le sue recenti mostre personali includono: Tactics & Techniques, Contemporary Art Center (CAC), Vilnius, Lituania (2019); Apprendre la langue, Jeu de Paume, Parigi (2018); Song, The Renaissance Society, Chicago (2017); Public Process, Sculpture Center, New York (2017); The Inner Shadow, A Tale of a Tub, Rotterdam (2016); Prescribe the Symptom, Midway Contemporary Art, Minneapolis (2015); Secondary Revision, Frac Île-de-France/Le Plateau, Parigi (2013); A Portrait, a Story, and an Ending, Kunsthalle Zürich, Zurigo (2013); Alejandro Cesarco, mumok, Vienna (2012); One without the Other, Museo Rufino Tamayo, Città del Messico (2011); Present Memory, Tate Modern, Londra (2010). Le sue mostre collettive includono: Affective Affinities, 33. Biennale di San Paolo, Brasile (2018); Question the Wall Itself, Walker Art Center, Minneapolis (2016); Under the Same Sun, Solomon R. Guggenheim Museum, New York (2014); New Ways of Doing Nothing, Kunsthalle Vienna (2014); e The Imminence of Poetics, 30. Biennale di San Paolo, Brasile (2012). In aggiunta alle consuete pratiche d’artista Cesarco ha curato diverse mostre e dirige un’organizzazione non-profit, Art Resources Transfer (A.R.T.).
mezzaterra11 – flat gallery è un project space concettuale che, attraverso una traduzione metalinguistica, innescata da un ‘white cube’ compresso alla piattezza, apre a nuove interpretazioni delle immagini di documentazione delle opere d’arte contemporanea. Artisti internazionali sono invitati a presentare il proprio lavoro con una sola immagine selezionata, adattata allo spazio e infine stampata per lo stesso, come format di mostra personale.
11
luglio 2019
Alejandro Cesarco – #13
Dall'undici luglio al 06 ottobre 2019
arte contemporanea
Location
MEZZATERRA11 – FLAT GALLERY
Belluno, Via Mezzaterra, 11, (Belluno)
Belluno, Via Mezzaterra, 11, (Belluno)
Orario di apertura
24 ore su 24, tutti i giorni
Vernissage
11 Luglio 2019, senza orario
Autore