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Alejandro Quincoces

Alejandro Quincoces (Bilbao, 1951) si dedica esclusivamente alla pittura soltanto agli inizi degli anni ’90, dopo essere stato per molto tempo un pubblicitario, conciliando i suoi impegni lavorativi con la passione del disegno. Lo stile pittorico attuale inizia a delinearsi a partire dall’87, quando approda alla pittura “realista”; anche se i paesaggi urbani che lo hanno reso noto compaiono solo alla metà degli anni ’90. I soggetti ai quali si dedica in questi ultimi anni sono essenzialmente vedute urbane o paesaggistiche dalle quali l’uomo è completamente assente, schiacciato dall’imponenza di ciò che lo circonda. È una ripresa dell’idea romantica della natura, applicata però alle creazioni dell’uomo: sono le città, le fabbriche, i viadotti ad imporsi sull’individuo. Ecco allora le vie di New York riprese dall’alto dei grattacieli, il fiume di Bilbao racchiuso attorno alle fabbriche, le automobili che sfrecciano in enormi autostrade. L’intento di Quincoces è quello di fissare sulla tela un istante della realtà quotidiana, eternizzarlo, sottraendolo così all’inarrestabile flusso del tempo. Questo il motivo dell’interesse nei confronti delle strade, simbolo della fugacità del momento: i veicoli provengono da un passato, vivono un presente e si dirigono verso il futuro. Anche il metodo con il quale Quincoces sceglie i soggetti per i dipinti, rispecchia quest’ideologia: si apposta, infatti, nei pressi dell’autostrada e filma per ore il traffico sottostante. Poi nello studio visiona la pellicola e da alcuni fotogrammi estrae l’idea per un quadro. Anche nella realizzazione si appropria di alcuni elementi cari alla fotografia, dall’impaginazione, al controluce e alla resa del movimento. Non bisogna dimenticare la grande importanza che riveste il lato “materiale” del quadro: ciò che si vede è frutto di sapienti tecniche, e solo mediante queste si riesce a comunicare il messaggio desiderato. Il lavoro di Quincoces procede in due parti, la preparazione della tela o tavola di supporto e poi la pittura diretta. Come afferma lui stesso “l’importante nella pittura è coniugare materiali che arricchiscano il supporto”: questo conferisce l’aspetto fisico, materiale, che contraddistingue la sua opera. La base su cui lavora è formata da colla e carta, sulla quale si aggiungono vernici, candeggina e olio, in un continuo processo di arricchimento e dissoluzione. In un secondo momento si procede all’esecuzione della rappresentazione vera e propria che attenua e nasconde la presenza della materia. Procede sempre per velature rilevando gli effetti della luce, spesso quella del ”l’ora violetta”, in un gioco di equilibrio di toni, il più delle volte mantenuti nelle scale dei grigi, che fa riflettere l’osservatore sulla veridicità quotidiana della scena rappresentata.

 
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09 ottobre 2003

Alejandro Quincoces

Dal 09 ottobre al 15 novembre 2003
arte contemporanea
Location
STUDIO FORNI
Milano, Via Fatebenefratelli, 13, (Milano)
Orario di apertura
10/13 – 16/19,30 Chiuso domenica e lunedi’
Vernissage
9 Ottobre 2003, ore 18.00

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