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Alejandro Quincoces – Sussurri e grida
Una mostra che lascia scoprire anche un aspetto della poetica di Quincoces più drammatica e profonda, ma che non smette mai di far giungere un messaggio di speranza, regalando agli occhi dell’osservatore la magia di un paesaggio avvolto dalle luci del sole.
Comunicato stampa
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Nella poetica di Quincoces i paesaggi assurgono spesso a simbolo e personificazione di stati d’animo ed emozioni. Dalle vedute romantiche ed idealizzate di fiumi o paesaggi periferici agli scorci urbani, attimi rubati alla vita frenetica delle grandi metropoli, in ogni pennellata, in ogni graffio o segno si percepiscono le sensazioni e le dichiarazioni di un artista che mette davvero se stesso in ogni opera. In questa nuova esposizione affronta, accanto a temi già noti, lacerazioni e drammi più profondi affidando ancora una volta al paesaggio e al mondo circostante grida e disperazione.
Terre desolate, devastate da incendi o inondazioni, segni inequivocabili della forza della natura, che travolge ogni cosa e lascia soltanto una manciata di polvere. Vedute dai toni quasi monocromi, giocati sul grigio e nero, quasi come se il dramma vissuto dalla terra ne avesse oscurato anche i colori. Un grido di allarme, una denuncia fatta anche nei confronti dell’uomo e della guerra, vista attraverso macerie ed aride pietre, dove colonne di fumo invadono il cielo oscurando anche la luce del sole.
Opere di grande intensità realizzate lavorando con la materia pittorica, distesa sulla superficie della tavola, che viene anche incisa e graffiata, per sottolineare ancora di più la forza delle immagini rappresentate.
Una mostra che lascia scoprire anche un aspetto della poetica di Quincoces più drammatica e profonda, ma che non smette mai di far giungere un messaggio di speranza, regalando agli occhi dell’osservatore la magia di un paesaggio avvolto dalle luci del sole.
Terre desolate, devastate da incendi o inondazioni, segni inequivocabili della forza della natura, che travolge ogni cosa e lascia soltanto una manciata di polvere. Vedute dai toni quasi monocromi, giocati sul grigio e nero, quasi come se il dramma vissuto dalla terra ne avesse oscurato anche i colori. Un grido di allarme, una denuncia fatta anche nei confronti dell’uomo e della guerra, vista attraverso macerie ed aride pietre, dove colonne di fumo invadono il cielo oscurando anche la luce del sole.
Opere di grande intensità realizzate lavorando con la materia pittorica, distesa sulla superficie della tavola, che viene anche incisa e graffiata, per sottolineare ancora di più la forza delle immagini rappresentate.
Una mostra che lascia scoprire anche un aspetto della poetica di Quincoces più drammatica e profonda, ma che non smette mai di far giungere un messaggio di speranza, regalando agli occhi dell’osservatore la magia di un paesaggio avvolto dalle luci del sole.
13
gennaio 2011
Alejandro Quincoces – Sussurri e grida
Dal 13 gennaio 2011 al 12 febbraio 2012
arte contemporanea
Location
BARBARA FRIGERIO CONTEMPORARY ART
Milano, Via Savona, 61, (Milano)
Milano, Via Savona, 61, (Milano)
Orario di apertura
da martedì a sabato 10-13 16-19.30
domenica 11-19
Vernissage
13 Gennaio 2011, ore 18.00
Autore