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Alessandra Chiappini / Ilaria Locati – Diluvio, rinascita, erosione, genesi
Concepita come anteprima di Pulcheria – una rassegna di eventi culturali che il Comune di Piacenza organizza ogni anno in autunno per valorizzare il talento femminile – la doppia personale di Alessandra Chiappini e Ilaria Locati si concentra sul deterioramento che caratterizza l’ambiente naturale e il contesto sociale, ma anche sulla possibilità di riscatto rappresentata da un nuovo rapporto tra arte e natura, che consenta di creare sintonia il tra particolare e l’universale, tra l’individuo e il cosmo.
Comunicato stampa
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Concepita come anteprima di Pulcheria – una rassegna di eventi culturali che il Comune di Piacenza organizza ogni anno in autunno per valorizzare il talento femminile – la doppia personale di Alessandra Chiappini e Ilaria Locati si concentra sul deterioramento che caratterizza l’ambiente naturale e il contesto sociale, ma anche sulla possibilità di riscatto rappresentata da un nuovo rapporto tra arte e natura, che consenta di creare sintonia il tra particolare e l’universale, tra l’individuo e il cosmo.
I dipinti “allo stesso tempo raffinati e concitati” di Alessandra Chiappini – scrive Roberto Borghi nel testo in catalogo – “potrebbero essere considerati dei collage, se non fosse per la loro capacità di mimetizzazione. In questo caso infatti ci troviamo di fronte a una pittura che incorpora il frammento, che assorbe la materia nella pellicola pittorica, invece che giustapporla al segno e farla spiccare.” Su di un piano tematico, inoltre, “leggendo i titoli dei cicli di lavori realizzati negli ultimi anni da Alessandra si ha la netta sensazione del progredire, dell’acuirsi e precisarsi di uno stato d’animo. Da Inquietudini (2008-09) a Macerie (2009-10), da La decadenza (2010) a Il diluvio (2011), sembra in atto un climax ascendente verso il peggio. Alessandra legge nel degrado dell’ambiente il riflesso di un’incuria più profonda, di un degrado che ha radici nell’interiorità delle persone: la terra insomma è desolata – come recita il titolo di una celebre raccolta di versi molto cara all’artista – a causa dell’alienazione di chi la abita.”
Le sculture di Ilaria Locati – scrive Clara Carpanini – “nascono dall’assemblaggio di materiali naturali raccolti durante viaggi o, più semplicemente, nel corso di passeggiate quotidiane: momenti di stupore e di meditazione che costituiscono il presupposto fondamentale del lavoro dell’artista. Da essi ha inizio un percorso intenso, tutto fisico, che rivela una sensibilità capace di mettersi in ascolto del mondo circostante; un’artista che sceglie di entrare nell’opera come presenza leggera, discreta, mai soffocante. Il suo originario gesto di recupero può dunque concretizzarsi mediante le forme dell’arte. L’espressione si inscrive all’interno di un tempo vitale, biografico, che tenta di entrare in sintonia con quel tempo cosmico, corale, mai totalmente perduto, dove ogni singolarità vivente non è che una piccola parte profondamente legata al tutto.”
Alessandra Chiappini nasce nel 1974 a Piacenza, dove vive e lavora. Si è diplomata in pittura con il massimo dei voti all’Accademia di Belle Arti di Brera con una tesi filosofico-mitologica su Dioniso diventata poi oggetto di alcune pubblicazioni. Ha approfondito la sua formazione con scambi culturali e stages presso l’Accademia di Belle Arti di Digione e presso il Centro Culturale italo-svedese di Venezia. Ha esposto in numerose personali e collettive in Italia (Piacenza, Milano, Alessandria, Como, Venezia, Pistoia, Firenze, Senigallia), Austria, Germania, Giappone e Canada. Ha organizzato e condotto cicli di conferenze di arte contemporanea e tenuto alcune relazioni di carattere artistico-antropologico. Insegna disegno e storia dell’arte presso il liceo Colombini di Piacenza.
Ilaria Locati nasce a Milano nel 1974. Vive e lavora a Piacenza. Si è diplomata in scultura all’Accademia di Belle Arti di Brera e ha frequentato il corso di laurea in Scienze Naturali all’Università degli Studi di Milano. Fin dalla prima infanzia ha sviluppato un contatto diretto con la natura, sviluppando un dialogo privilegiato con la terra attraverso lunghe passeggiate in luoghi selvaggi e appartati, attraverso ricordi e continue scoperte. Ha tenuto personali e ha partecipato a collettive in Italia (Piacenza, Alessandria, Firenze, Milano, Genova, Roma), Austria e Germania.
I dipinti “allo stesso tempo raffinati e concitati” di Alessandra Chiappini – scrive Roberto Borghi nel testo in catalogo – “potrebbero essere considerati dei collage, se non fosse per la loro capacità di mimetizzazione. In questo caso infatti ci troviamo di fronte a una pittura che incorpora il frammento, che assorbe la materia nella pellicola pittorica, invece che giustapporla al segno e farla spiccare.” Su di un piano tematico, inoltre, “leggendo i titoli dei cicli di lavori realizzati negli ultimi anni da Alessandra si ha la netta sensazione del progredire, dell’acuirsi e precisarsi di uno stato d’animo. Da Inquietudini (2008-09) a Macerie (2009-10), da La decadenza (2010) a Il diluvio (2011), sembra in atto un climax ascendente verso il peggio. Alessandra legge nel degrado dell’ambiente il riflesso di un’incuria più profonda, di un degrado che ha radici nell’interiorità delle persone: la terra insomma è desolata – come recita il titolo di una celebre raccolta di versi molto cara all’artista – a causa dell’alienazione di chi la abita.”
Le sculture di Ilaria Locati – scrive Clara Carpanini – “nascono dall’assemblaggio di materiali naturali raccolti durante viaggi o, più semplicemente, nel corso di passeggiate quotidiane: momenti di stupore e di meditazione che costituiscono il presupposto fondamentale del lavoro dell’artista. Da essi ha inizio un percorso intenso, tutto fisico, che rivela una sensibilità capace di mettersi in ascolto del mondo circostante; un’artista che sceglie di entrare nell’opera come presenza leggera, discreta, mai soffocante. Il suo originario gesto di recupero può dunque concretizzarsi mediante le forme dell’arte. L’espressione si inscrive all’interno di un tempo vitale, biografico, che tenta di entrare in sintonia con quel tempo cosmico, corale, mai totalmente perduto, dove ogni singolarità vivente non è che una piccola parte profondamente legata al tutto.”
Alessandra Chiappini nasce nel 1974 a Piacenza, dove vive e lavora. Si è diplomata in pittura con il massimo dei voti all’Accademia di Belle Arti di Brera con una tesi filosofico-mitologica su Dioniso diventata poi oggetto di alcune pubblicazioni. Ha approfondito la sua formazione con scambi culturali e stages presso l’Accademia di Belle Arti di Digione e presso il Centro Culturale italo-svedese di Venezia. Ha esposto in numerose personali e collettive in Italia (Piacenza, Milano, Alessandria, Como, Venezia, Pistoia, Firenze, Senigallia), Austria, Germania, Giappone e Canada. Ha organizzato e condotto cicli di conferenze di arte contemporanea e tenuto alcune relazioni di carattere artistico-antropologico. Insegna disegno e storia dell’arte presso il liceo Colombini di Piacenza.
Ilaria Locati nasce a Milano nel 1974. Vive e lavora a Piacenza. Si è diplomata in scultura all’Accademia di Belle Arti di Brera e ha frequentato il corso di laurea in Scienze Naturali all’Università degli Studi di Milano. Fin dalla prima infanzia ha sviluppato un contatto diretto con la natura, sviluppando un dialogo privilegiato con la terra attraverso lunghe passeggiate in luoghi selvaggi e appartati, attraverso ricordi e continue scoperte. Ha tenuto personali e ha partecipato a collettive in Italia (Piacenza, Alessandria, Firenze, Milano, Genova, Roma), Austria e Germania.
10
settembre 2011
Alessandra Chiappini / Ilaria Locati – Diluvio, rinascita, erosione, genesi
Dal 10 al 25 settembre 2011
arte contemporanea
Location
MUSEI CIVICI DI PALAZZO FARNESE
Piacenza, Piazza Cittadella, 29, (Piacenza)
Piacenza, Piazza Cittadella, 29, (Piacenza)
Orario di apertura
da mercoledì a domenica dalle 17.00 alle 19.30.
Vernissage
10 Settembre 2011, ore 18.00
Autore