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Alessandra Giovannoni – Passeggiate romane
Sono circa trenta i dipinti – oli su tela e grandi carte – selezionati per documentare la sua speciale capacità di cogliere la sostanza metafisica della vita quotidiana. Tutta concentrata sull’osservazione del “suo piccolo mondo a portata di mano”, Alessandra ne svela l’essenza tramutandolo in un nuovo universo magico, sorprendente e non sempre plausibile.
Comunicato stampa
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A Marino, l’architettura limpida e spoglia del Museo Civico Umberto Mastroianni, uno spazio bellissimo alloggiato in una chiesa gotica sconsacrata, si rivela cornice perfetta per una mostra di carattere antologico dedicata ad Alessandra Giovannoni, pittrice romana di grande e riconosciuto talento riuscita nell’impresa di costruirsi una carriera di costante successo mantenendosi fedele ad una sua linea autonoma da mode ed effimere tendenze. Scrive a questo proposito Augusta Monferini, curatrice della mostra:” Alessandra è lontana dai conformismi così frequenti nell’arte contemporanea; non ne avverte neppure l’esistenza. E’ una persona schiva a cui piace esplorare nel silenzio dell’estate la città vuota, nelle ore più calde del giorno quando la luce è allo zenit”.
Non casualmente, il sottotitolo scelto per la mostra è quello di Passeggiate romane. L’interesse della pittrice è infatti tutto concentrato sul suo mondo quotidiano: quello che scorge dal famoso atelier ricavato sulla terrazza condominiale dello stabile di Via Postumia, dove ha sempre vissuto con la madre e gli amatissimi gatti; quello che incontra nel suo quartiere o negli abituali circuiti cittadini o andando in bicicletta a Villa Borghese, meta privilegiata di passeggiate solitarie; il mare delle vacanze; i luoghi, insomma – come spiega la stessa Alessandra- “diventati miei per scelta o per abitudine”. Luoghi che sulle tele o le tavole preparate personalmente diventano irriconoscibili. “I panorami di Roma – scrive Augusta Monferini in uno dei saggi in catalogo - soggetti logori dall’uso di foto-cartolina rinascono a inedite visioni… Il dato reale subisce una profonda trasformazione e si dilata in scenografie monumentali, spogliandosi di ogni elemento descrittivo si carica di un visionarismo e di un pathos commosso”.
Le circa trenta opere – per metà oli su tela o tavola e per metà carte - esposte nella suggestiva aula gotica che ospita il Museo Civico di Marino descrivono in maniera inequivocabile un percorso di ricerca orientato a cogliere dietro all’aspetto abituale della realtà la sua sostanza metafisica con risultati di autentica originalità, una “felice novità tanto inattesa e insperata nel magro panorama attuale, quanto inspiegabile come un miracolo”(Maurizio Calvesi).
NOTE SULL’ARTISTA
Alessandra Giovannoni è nata e vive a Roma. Negli anni Settanta frequenta la facoltà di Architettura che lascia per iscriversi all’Accademia di Belle Arti di Via Ripetta. Nel 1982 si diploma in scultura con Emilio Greco. L’iniziale tirocinio scultoreo segna in modo indelebile la successiva produzione pittorica caratterizzata da immagini fortemente plastiche e nella quale la prima necessità da soddisfare è quella della collocazione del soggetto nello spazio. Dal 1983 partecipa a numerose mostre collettive e nel febbraio del 1986 tiene la sua prima personale presso la galleria Al Ferro di Cavallo di Roma. Le opere esposte anticipano quella tensione tra realtà del quotidiano e sua completa reinvenzione nell’immagine pittorica che, a tutt’oggi, è caratteristica saliente della sua ricerca. Sin dall’inizio l’artista appare interessata a cogliere la sostanza metafisica dei territori abituali della vita, quel “piccolo mondo a portata di mano” che, osservato e studiato nelle diverse ore del giorno, svela il segreto della sua essenza dando vita ad un nuovo universo magico, sorprendente e per niente plausibile. Tutto gira attorno ai luoghi
della vita di tutti i giorni e, in particolare, alla casa di Via Postumia. Oggetto dapprima di un’indagine accurata dei suoi interni e successivamente utilizzata come postazione di avvistamento della fetta di città che si vede dalla finestra di un quarto piano del quartiere Trieste. Nel 1991, la possibilità di costruire un atelier sulla terrazza condominiale si traduce in una festosa rivoluzione della sua pittura. Due rampe di scala fanno la differenza per un occhio vigile! L’orizzonte si dilata a dismisura e la luce squilla sino a diventare abbagliante materia dei dipinti di Alessandra. Uno strumento della composizione che la pittrice usa con straordinaria perizia, sia portandola al diapason, sia spegnendola del tutto, in un alternarsi di luce- ombra che è il respiro delle sue opere.
Dal 1983 ad oggi l’attività espositiva di Alessandra Giovannoni è stata intensa e qualificata e numerosi i premi e i riconoscimenti conseguiti. Sue opere compaiono in importanti collezioni private e pubbliche. Basti ricordare quelle della Galleria Comunale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma e della Banca Nazionale del Lavoro.
Dal 1991 collabora con la galleria Il Segno, un nome importante del mercato romano di arte contemporanea.
Non casualmente, il sottotitolo scelto per la mostra è quello di Passeggiate romane. L’interesse della pittrice è infatti tutto concentrato sul suo mondo quotidiano: quello che scorge dal famoso atelier ricavato sulla terrazza condominiale dello stabile di Via Postumia, dove ha sempre vissuto con la madre e gli amatissimi gatti; quello che incontra nel suo quartiere o negli abituali circuiti cittadini o andando in bicicletta a Villa Borghese, meta privilegiata di passeggiate solitarie; il mare delle vacanze; i luoghi, insomma – come spiega la stessa Alessandra- “diventati miei per scelta o per abitudine”. Luoghi che sulle tele o le tavole preparate personalmente diventano irriconoscibili. “I panorami di Roma – scrive Augusta Monferini in uno dei saggi in catalogo - soggetti logori dall’uso di foto-cartolina rinascono a inedite visioni… Il dato reale subisce una profonda trasformazione e si dilata in scenografie monumentali, spogliandosi di ogni elemento descrittivo si carica di un visionarismo e di un pathos commosso”.
Le circa trenta opere – per metà oli su tela o tavola e per metà carte - esposte nella suggestiva aula gotica che ospita il Museo Civico di Marino descrivono in maniera inequivocabile un percorso di ricerca orientato a cogliere dietro all’aspetto abituale della realtà la sua sostanza metafisica con risultati di autentica originalità, una “felice novità tanto inattesa e insperata nel magro panorama attuale, quanto inspiegabile come un miracolo”(Maurizio Calvesi).
NOTE SULL’ARTISTA
Alessandra Giovannoni è nata e vive a Roma. Negli anni Settanta frequenta la facoltà di Architettura che lascia per iscriversi all’Accademia di Belle Arti di Via Ripetta. Nel 1982 si diploma in scultura con Emilio Greco. L’iniziale tirocinio scultoreo segna in modo indelebile la successiva produzione pittorica caratterizzata da immagini fortemente plastiche e nella quale la prima necessità da soddisfare è quella della collocazione del soggetto nello spazio. Dal 1983 partecipa a numerose mostre collettive e nel febbraio del 1986 tiene la sua prima personale presso la galleria Al Ferro di Cavallo di Roma. Le opere esposte anticipano quella tensione tra realtà del quotidiano e sua completa reinvenzione nell’immagine pittorica che, a tutt’oggi, è caratteristica saliente della sua ricerca. Sin dall’inizio l’artista appare interessata a cogliere la sostanza metafisica dei territori abituali della vita, quel “piccolo mondo a portata di mano” che, osservato e studiato nelle diverse ore del giorno, svela il segreto della sua essenza dando vita ad un nuovo universo magico, sorprendente e per niente plausibile. Tutto gira attorno ai luoghi
della vita di tutti i giorni e, in particolare, alla casa di Via Postumia. Oggetto dapprima di un’indagine accurata dei suoi interni e successivamente utilizzata come postazione di avvistamento della fetta di città che si vede dalla finestra di un quarto piano del quartiere Trieste. Nel 1991, la possibilità di costruire un atelier sulla terrazza condominiale si traduce in una festosa rivoluzione della sua pittura. Due rampe di scala fanno la differenza per un occhio vigile! L’orizzonte si dilata a dismisura e la luce squilla sino a diventare abbagliante materia dei dipinti di Alessandra. Uno strumento della composizione che la pittrice usa con straordinaria perizia, sia portandola al diapason, sia spegnendola del tutto, in un alternarsi di luce- ombra che è il respiro delle sue opere.
Dal 1983 ad oggi l’attività espositiva di Alessandra Giovannoni è stata intensa e qualificata e numerosi i premi e i riconoscimenti conseguiti. Sue opere compaiono in importanti collezioni private e pubbliche. Basti ricordare quelle della Galleria Comunale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma e della Banca Nazionale del Lavoro.
Dal 1991 collabora con la galleria Il Segno, un nome importante del mercato romano di arte contemporanea.
25
ottobre 2008
Alessandra Giovannoni – Passeggiate romane
Dal 25 ottobre al 23 novembre 2008
arte contemporanea
Location
MUSEO CIVICO UMBERTO MASTROIANNI
Marino, Piazza Matteotti, 13, (Roma)
Marino, Piazza Matteotti, 13, (Roma)
Orario di apertura
dal martedì alla domenica ore 10-13 /16-20 Chiusura: lunedì
Vernissage
25 Ottobre 2008, dalle ore 18
Autore
Curatore