Le fotografie di Alessandra Guolla sono costruite sul contrasto tra lo splendore - talvolta fané - di vistose corolle floreali e l’inserzione di elementi artificiali, che le trafiggono con punte metalliche o le rammendano con suture posticce altrettanto invasive e feroci. Debitrici dell’allusività genitale dei fiori di Robert Mapplethorpe quanto dei bondage perversi di Nobuyoshi Araki, queste immagini sono raffinate allegorie dell’eros. Un eros di cui non sono taciuti gli aspetti oscuri e ambivalenti, in cui si evidenziano gli impulsi sadici e masochistici, in cui l’impasto di bellezza e brutalità, di desiderio e sofferenza è assunto come ineluttabile. Ogni illusione di felicità immediata e innocente, spesso nutrita di fiduciosi richiami alla spontaneità della natura, è abbandonata. Uno sguardo disincantato è rivolto anche agli intenti di ricomposizione e di riparazione, che si rivelano operatori di coercizioni brutali. Il reportage sentimentale di Alessandra Guolla pone di fronte alle verità inconfessabili delle passioni profonde, ed induce ad abbandonare le generiche e consolanti idealizzazioni con cui abitualmente ci lusinghiamo. Solo il senso equilibratore della forma, a cui l’artista non rinuncia, e l’esuberanza del colore, ferita ma non cancellata dagli interventi castratori, offrono esili ripari dal turbinio caotico delle emozioni. In questo stato di contraddittorietà e incertezza appare collocarsi il nostro vivere e amare.

Corrado Castellani



Alessandra Guolla, nata a Vittorio Veneto (TV) nel 1978, si è diplomata all’Accademia di Belle Arti di Venezia nel 2002. Nello stesso anno ha frequentato un workshop di fotografia sotto la guida di Nobuyoshi Araki nell’ambito del 3° Salone della Fotografia di Venezia e vinto il premio Arte Mondadori. Ha partecipato con fotografie, installazioni, performance, video e poesie a numerose collettive, tra le quali: Markers, an Outdoor Banner Event of Artists and Poets for Venice Biennale 2001 (2000), S8 Pressione, Galleria Guidi&Schoen Arte Contemporanea, Genova (2003); Quadriennale di Roma, sezione Anteprima, Torino (2004); Baldo Festival, Caprino Veronese (VR) (2006 2008 2010); GABLS, Palazzo Crepadona, Belluno (2008); 46I09 Progetto Arte - Galleria Biagiotti, Firenze (2010); Arte e Natura, Col Fiorito - Cavarzano, (BL) (2011). Nel 2012 ha pubblicato il libro e progetto artistico multimediale Il sapore seducente dell'apparenza (Sismondi Editore), il cui video, realizzato con il gruppo Kore, è stato selezionato per la rassegna di videodanza Wallpaperdance di Trieste, il festival internazionale La MaMa Spoleto open 2012, e il Festival Bang di Barcellona. Attualmente vive e lavora a Spert d’Alpago (Belluno).