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Alessandra Pennini – Amori d’inverno
Alessandra Pennini torna alla galleria Alberto Vattiata con una personale caratterizzata dalla presenza di carte, tavole e lastre di marmo
Comunicato stampa
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Dopo essere stata parte del gruppo di artisti per la collettiva torinese “Settimo cielo”, Alessandra Pennini torna alla galleria Alberto Vattiata con una personale caratterizzata dalla presenza di carte, tavole e lastre di marmo. La tecnica è quella del disegno a carboncino, la cui raffinatezza è certamente da collegare agli insegnamenti del maestro Omar Galliani. Ma la Pennini si avvicina al mondo pubblicitario, fatto di maschere che nascondono dei pensieri. E questi pensieri sono iscritti alle sue opere.
“Le parole dorate sulle carte, sulle tavole o sulle lastre di marmo di Alessandra Pennini appartengono all’immagine e la caricano di significato. Appartengono a quei volti assenti, quei volti statici e persi a contemplare chissà cosa, forse se stessi e la loro bellezza patinata, o forse proprio ciò che con le parole li accompagna: la poesia. Alessandra non nasconde il suo non poter scegliere tra il celebrare una poesia e il contemplare un volto. Le due cose sono legate, le due passioni sono legate. Il volto-estetica. La poesia-pensiero. Non a caso il volto è esternazione dell’animo, e gli occhi sono fondamentale passaggio dall’esterno all’interno e viceversa. Per questo motivo le donne e gli uomini di Alessandra Pennini sono visibili solo nel volto, perché lì è custodito il pensiero, il pensiero di un Ungaretti che diventa anche il loro, il pensiero di un Ungaretti che diventa il pensiero dell’artista, e anche il nostro” (Sabatino Cersosimo, dal testo in catalogo).
I volti di Alessandra Pennini sono sempre accompagnati da citazioni di poeti quali Ungaretti o Neruda tra gli altri. In mostra inoltre un’installazione composta da 5 opere, ognuna delle quali nasconde nella parte posteriore un frammento dell’ungarettiana “La notte bella”, esposte davanti al raccoglitore che virtualmente le potrebbe ospitare. “Forse non possiamo leggere, ma sappiamo che da qualche parte quelle parole ci sono –come poter leggere nella mente di chi ci sta davanti?-” (S. C.).
“Le parole dorate sulle carte, sulle tavole o sulle lastre di marmo di Alessandra Pennini appartengono all’immagine e la caricano di significato. Appartengono a quei volti assenti, quei volti statici e persi a contemplare chissà cosa, forse se stessi e la loro bellezza patinata, o forse proprio ciò che con le parole li accompagna: la poesia. Alessandra non nasconde il suo non poter scegliere tra il celebrare una poesia e il contemplare un volto. Le due cose sono legate, le due passioni sono legate. Il volto-estetica. La poesia-pensiero. Non a caso il volto è esternazione dell’animo, e gli occhi sono fondamentale passaggio dall’esterno all’interno e viceversa. Per questo motivo le donne e gli uomini di Alessandra Pennini sono visibili solo nel volto, perché lì è custodito il pensiero, il pensiero di un Ungaretti che diventa anche il loro, il pensiero di un Ungaretti che diventa il pensiero dell’artista, e anche il nostro” (Sabatino Cersosimo, dal testo in catalogo).
I volti di Alessandra Pennini sono sempre accompagnati da citazioni di poeti quali Ungaretti o Neruda tra gli altri. In mostra inoltre un’installazione composta da 5 opere, ognuna delle quali nasconde nella parte posteriore un frammento dell’ungarettiana “La notte bella”, esposte davanti al raccoglitore che virtualmente le potrebbe ospitare. “Forse non possiamo leggere, ma sappiamo che da qualche parte quelle parole ci sono –come poter leggere nella mente di chi ci sta davanti?-” (S. C.).
08
novembre 2005
Alessandra Pennini – Amori d’inverno
Dall'otto al 30 novembre 2005
arte contemporanea
Location
GALLERIA ALBERTO VATTIATA
Torino, Via Vanchiglia, 6A, (Torino)
Torino, Via Vanchiglia, 6A, (Torino)
Orario di apertura
dal martedì al sabato 9,30-12,30 e 15-19,30
Vernissage
8 Novembre 2005, ore 18
Autore