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Alessandra Pierelli – La stanza di Eco
Mostra personale
Comunicato stampa
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“Non stare a lungo lontano da me se non vuoi che il ricordo invada tutto e non lasci più posto alla presenza. Ormai ti vedo spesso sotto gli alberi”
(Frank Wilcock)
Giovedì 10 settembre 2009, alle ore 21,00, la Galleria “Il Grifone” di Monica Taveri apre al mito con l’inaugurazione della mostra “La stanza di Eco” di Alessandra Pierelli, visitabile fino al 20 settembre.
É la ninfa Eco che fa il suo ingresso. Chiede solo di amare.
Insegue Narciso, figlio di Liriope, che fu sedotta dal fiume Cefiso una mattina mentre faceva il bagno nuda. Ma Narciso ha amore solo per se stesso.
É disperata Eco. La sua passione si trasforma in dolore, e come un vecchio olivo, si consuma dal di dentro, fino a sparire del tutto.
É capace di ripetere solo l’ultima sillaba che ascolta. Di lei aleggia nell’aria solo il suono.
E anche Narciso, incapace di muoversi dalla fonte per non perdere di vista la propria immagine, si consuma lentamente finché al suo posto non rimane che il pallido fiore che porta il suo nome.
L’amore non è materia di racconto se non è contrastato e doloroso. Il rifiuto di Narciso, la sua lontananza, diventano ossessione che tormenta la vita di Eco. Nell’asimmetria del sentimento si sviluppa la tensione affettiva che è la certezza dell’amore.
Alessandra Pierelli coglie la fragilità umana che è nella storia di Eco e Narciso e la conduce in una stanza come indice di bellezza e di amore, come un fiore colto da un campo che non ci darà i suoi frutti ma che ci lascerà il suo profumo da assaporare in fretta.
La sua seta, distillato di amore, si tradurrà in suono, svuotata della bellezza che scivola via, perché il tempo è corruttore, mortifica le carni e prende tutto per sé e lo depone sul suo carro alato.
Le resine variopinte di Alessandra Pierelli sono testimoni silenziose di tutto quello che, in quella stanza, è accaduto e ancora accade.
Ci piace pensare che nel luogo d’arte di Monica Taveri, in questi giorni, si torni ad ascoltare Eco con il suo ultimo invito rivolto a chi, come noi, ha urgenza d’amore:
“Amore…ore…ore…ore”…..
Alessandra Pierelli, anconetana, ha frequentato l’Accademia di Brera e successivamente il corso “International Art School” di Montecastello di Vibio diretta dal maestro Nicholas Carone..
Ha esposto in numerose mostre ed ha collaborato con Alvin Held Jacob ,Giorgio Bonomi e Giuliana Dorazio.
Dopo gli studi presso “L’Accademia del Superfluo” di Roma, si è specializzata in decorazione e trompe l’oeil.
Alessandro Turco
(Frank Wilcock)
Giovedì 10 settembre 2009, alle ore 21,00, la Galleria “Il Grifone” di Monica Taveri apre al mito con l’inaugurazione della mostra “La stanza di Eco” di Alessandra Pierelli, visitabile fino al 20 settembre.
É la ninfa Eco che fa il suo ingresso. Chiede solo di amare.
Insegue Narciso, figlio di Liriope, che fu sedotta dal fiume Cefiso una mattina mentre faceva il bagno nuda. Ma Narciso ha amore solo per se stesso.
É disperata Eco. La sua passione si trasforma in dolore, e come un vecchio olivo, si consuma dal di dentro, fino a sparire del tutto.
É capace di ripetere solo l’ultima sillaba che ascolta. Di lei aleggia nell’aria solo il suono.
E anche Narciso, incapace di muoversi dalla fonte per non perdere di vista la propria immagine, si consuma lentamente finché al suo posto non rimane che il pallido fiore che porta il suo nome.
L’amore non è materia di racconto se non è contrastato e doloroso. Il rifiuto di Narciso, la sua lontananza, diventano ossessione che tormenta la vita di Eco. Nell’asimmetria del sentimento si sviluppa la tensione affettiva che è la certezza dell’amore.
Alessandra Pierelli coglie la fragilità umana che è nella storia di Eco e Narciso e la conduce in una stanza come indice di bellezza e di amore, come un fiore colto da un campo che non ci darà i suoi frutti ma che ci lascerà il suo profumo da assaporare in fretta.
La sua seta, distillato di amore, si tradurrà in suono, svuotata della bellezza che scivola via, perché il tempo è corruttore, mortifica le carni e prende tutto per sé e lo depone sul suo carro alato.
Le resine variopinte di Alessandra Pierelli sono testimoni silenziose di tutto quello che, in quella stanza, è accaduto e ancora accade.
Ci piace pensare che nel luogo d’arte di Monica Taveri, in questi giorni, si torni ad ascoltare Eco con il suo ultimo invito rivolto a chi, come noi, ha urgenza d’amore:
“Amore…ore…ore…ore”…..
Alessandra Pierelli, anconetana, ha frequentato l’Accademia di Brera e successivamente il corso “International Art School” di Montecastello di Vibio diretta dal maestro Nicholas Carone..
Ha esposto in numerose mostre ed ha collaborato con Alvin Held Jacob ,Giorgio Bonomi e Giuliana Dorazio.
Dopo gli studi presso “L’Accademia del Superfluo” di Roma, si è specializzata in decorazione e trompe l’oeil.
Alessandro Turco
10
settembre 2009
Alessandra Pierelli – La stanza di Eco
Dal 10 al 20 settembre 2009
arte contemporanea
Location
GALLERIA D’ARTE IL GRIFONE
Lecce, Via Giuseppe Palmieri, 20, (Lecce)
Lecce, Via Giuseppe Palmieri, 20, (Lecce)
Orario di apertura
ore 10-13 /15-19
Vernissage
10 Settembre 2009, ore 21
Autore
Curatore