Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Alessandra Pierelli / Silvia Ranchicchio – Le stanze di Eco
L’allusione al mito di Eco e Narciso ci porta alla mente i temi dell’immagine e dell’immaginario; il dramma dell’amore quello non corrisposto e di quello esagerato e appunto narcisistico, nonchè della sua drammatica inversione nel dolore e nell’abbandono che trovano nello specchio e nella riflessione, delle persone e delle cose, delle metafore poetiche e convincenti.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
COMUNICATO STAMPA
“Le stanze di Eco”
Alessandra Pierelli e Silvia Ranchicchio
A cura di Paolo Nardon
Inaugurazione 6 Settembre 2008, ore 18.00
Todi -Palazzo Atti, via del Monte 23
“Si usa uno specchio di vetro per guardare il viso e si usano le opere d’arte per guardare la propria anima”.
G. Bernard Shaw
Le opere di Alessandra Pierelli e Silvia Ranchicchio rappresentano le chiavi per entrare in mondi dimenticati in cui far riaffiorare la bellezza erosa dal tempo. L’allusione al mito di Eco e Narciso ci porta alla mente i temi dell’immagine e dell’immaginario; il dramma dell’amore quello non corrisposto e di quello esagerato e appunto narcisistico, nonchè della sua drammatica inversione nel dolore e nell’abbandono che trovano nello specchio e nella riflessione, delle persone e delle cose, delle metafore poetiche e convincenti.
Il regno di Eco è nelle stanze abbandonate dove si amplificano assenze e silenzi. Eco senza più Narciso è solitaria, la sua bellezza sfiorisce. Eco si consuma lentamente e di lei non rimane che la forza del mito.. Per le artiste: Alessandra Pierelli e Silvia Ranchicchio le stanze e le pareti vuote sono state altrettante sfide a prendere possesso dello spazio e forse di loro stesse, grazie alla potenza delle forme ed alla loro bellezza.
Come dicevamo pur lavorando con stili e tecniche radicalmente differenti Alessandra Pierelli e Silvia Ranchicchio dispiegano una sorta di filo conduttore in relazione al mito di Narciso e Eco.
Nelle immagini sulla seta la Pierelli non ha soltanto fissato le proprie fattezze, ma attraverso lo specchiamento ha arricchito di implicazioni liriche quei vaghi riflessi depositati sulla seta, cristallizzandoli poi nelle silhouette di resina variopinta. Le opere scatola della Ranchicchio invece sono come trappole iridescenti i cui riflessi imprigionano un vuoto segnato dalle tracce scabre delle pareti e dalle loro imperfezioni, dalle luci e dai riflessi di cose e persone che sono come stratificazioni della memoria e del tempo presente e forse ancor di più di quello passato.
“Le stanze di Eco”
Alessandra Pierelli e Silvia Ranchicchio
A cura di Paolo Nardon
Inaugurazione 6 Settembre 2008, ore 18.00
Todi -Palazzo Atti, via del Monte 23
“Si usa uno specchio di vetro per guardare il viso e si usano le opere d’arte per guardare la propria anima”.
G. Bernard Shaw
Le opere di Alessandra Pierelli e Silvia Ranchicchio rappresentano le chiavi per entrare in mondi dimenticati in cui far riaffiorare la bellezza erosa dal tempo. L’allusione al mito di Eco e Narciso ci porta alla mente i temi dell’immagine e dell’immaginario; il dramma dell’amore quello non corrisposto e di quello esagerato e appunto narcisistico, nonchè della sua drammatica inversione nel dolore e nell’abbandono che trovano nello specchio e nella riflessione, delle persone e delle cose, delle metafore poetiche e convincenti.
Il regno di Eco è nelle stanze abbandonate dove si amplificano assenze e silenzi. Eco senza più Narciso è solitaria, la sua bellezza sfiorisce. Eco si consuma lentamente e di lei non rimane che la forza del mito.. Per le artiste: Alessandra Pierelli e Silvia Ranchicchio le stanze e le pareti vuote sono state altrettante sfide a prendere possesso dello spazio e forse di loro stesse, grazie alla potenza delle forme ed alla loro bellezza.
Come dicevamo pur lavorando con stili e tecniche radicalmente differenti Alessandra Pierelli e Silvia Ranchicchio dispiegano una sorta di filo conduttore in relazione al mito di Narciso e Eco.
Nelle immagini sulla seta la Pierelli non ha soltanto fissato le proprie fattezze, ma attraverso lo specchiamento ha arricchito di implicazioni liriche quei vaghi riflessi depositati sulla seta, cristallizzandoli poi nelle silhouette di resina variopinta. Le opere scatola della Ranchicchio invece sono come trappole iridescenti i cui riflessi imprigionano un vuoto segnato dalle tracce scabre delle pareti e dalle loro imperfezioni, dalle luci e dai riflessi di cose e persone che sono come stratificazioni della memoria e del tempo presente e forse ancor di più di quello passato.
06
settembre 2008
Alessandra Pierelli / Silvia Ranchicchio – Le stanze di Eco
Dal 06 al 21 settembre 2008
arte contemporanea
Location
PALAZZO ATTI
Todi, Via Del Monte, 23, (Perugia)
Todi, Via Del Monte, 23, (Perugia)
Orario di apertura
aperta tutti i giorni dal lunedì al giovedì dalle 17 alle 22 venerdi sabato e domenica 10-13, 17-23
Vernissage
6 Settembre 2008, ore 18
Sito web
www.primaedopofestival.it
Autore
Curatore