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Alessandra Rosini – Trasparenze
prima personale della giovanissima artista romana
Comunicato stampa
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La Galleria Le Tele Tolte inaugura sabato 7 ottobre alle ore 18.00 la prima personale della giovanissima artista romana Alessandra Rosini.
La mostra, curata da Laura Ramoino, propone gli ultimi lavori della Rosini che da qualche tempo sperimenta una ricerca sulle trasparenze dei volti e dei corpi. Le Trasparenze nascano da una voglia di ritrarre la persona spogliata della sua esteriorità. Fragile si, ma anche più forte perchè si presenta per quello che è, senza inganni.
Dal testo in catalogo di Marcello Riccioni:
A chi chiedeva a Platone come poter riconoscere l'anima, a chi domandava al sommo filosofo come poter parlare con la psiche, con il respiro, e a chi cercava il vincolo stesso della passione, come forza di vita, egli rispondeva di abbandonare il corpo, l'istinto primordiale e la paura, soprattutto, della morte. L'assenza di peso domina la coscienza dell'esistenza dell'anima. L'annullamento dell'esistenza del corpo infonde quel calore sufficiente per determinare la guarigione della mente. Leonardo, malato quanto i suoi cadaveri, in quelli cercava l'evoluzione del corpo. Disegnava anime, inneggiava alla leggerezza dell'aria e del mondo. Poi progettava armi, morte, scavava sia nel profondo della materia alla ricerca dell'insaziabile conoscenza sia nel movimento dell'aria che dava vita (paradosso). Ho visto un feto di quattro mesi respirare. Tracciato da una moltitudine sterminata di vene resisteva ad una vita infernale, chiuso dentro una incubatrice; innaturale sistema per controllare la vita. Quale sofferenza in quel corpo trasparente, senza organi, senza peso ma con l'anima che dentro sforzava il respiro (Psiche). Traspari tu che sei cadavere vivo. Guarda oltre il guardabile. Scruta e fai del tuo occhio un microscopio sul mondo. Poi sfuma le sensazioni, vivi tra fiocchi di neve la brace della vita che orbita attorno come un soffio leale e costante. Alessandra Rosini, giovane, paradosso d'artista, inizia dal non percepito per arrivare, chissà, ad un mondo finito. Antepone la non conoscenza alla conoscenza. Predilige il velo al panneggio. Respira attraverso una garza la sua emozione alla pittura. Quale emozione, se poi, tutto crolla a fronte della malattia. Quale malattia? Quella di un occhio stanco che non nutre l'intelletto. Quella di chi si fa aspirare da mondi inesistenti non sapendo di non esistere. Non si colora il nero; si annulla trasparendo. Dai veli e dalle trasparenze possiamo accorgerci di quanto il nostro habitat possa orbitare attorno alla nostra forma. Andando oltre possiamo credere ad una formula di coscienza immortale. Mantieni questa distanza. E osserva chi, oltre il tuo piede, sa guarire dal suo corpo.
La mostra, curata da Laura Ramoino, propone gli ultimi lavori della Rosini che da qualche tempo sperimenta una ricerca sulle trasparenze dei volti e dei corpi. Le Trasparenze nascano da una voglia di ritrarre la persona spogliata della sua esteriorità. Fragile si, ma anche più forte perchè si presenta per quello che è, senza inganni.
Dal testo in catalogo di Marcello Riccioni:
A chi chiedeva a Platone come poter riconoscere l'anima, a chi domandava al sommo filosofo come poter parlare con la psiche, con il respiro, e a chi cercava il vincolo stesso della passione, come forza di vita, egli rispondeva di abbandonare il corpo, l'istinto primordiale e la paura, soprattutto, della morte. L'assenza di peso domina la coscienza dell'esistenza dell'anima. L'annullamento dell'esistenza del corpo infonde quel calore sufficiente per determinare la guarigione della mente. Leonardo, malato quanto i suoi cadaveri, in quelli cercava l'evoluzione del corpo. Disegnava anime, inneggiava alla leggerezza dell'aria e del mondo. Poi progettava armi, morte, scavava sia nel profondo della materia alla ricerca dell'insaziabile conoscenza sia nel movimento dell'aria che dava vita (paradosso). Ho visto un feto di quattro mesi respirare. Tracciato da una moltitudine sterminata di vene resisteva ad una vita infernale, chiuso dentro una incubatrice; innaturale sistema per controllare la vita. Quale sofferenza in quel corpo trasparente, senza organi, senza peso ma con l'anima che dentro sforzava il respiro (Psiche). Traspari tu che sei cadavere vivo. Guarda oltre il guardabile. Scruta e fai del tuo occhio un microscopio sul mondo. Poi sfuma le sensazioni, vivi tra fiocchi di neve la brace della vita che orbita attorno come un soffio leale e costante. Alessandra Rosini, giovane, paradosso d'artista, inizia dal non percepito per arrivare, chissà, ad un mondo finito. Antepone la non conoscenza alla conoscenza. Predilige il velo al panneggio. Respira attraverso una garza la sua emozione alla pittura. Quale emozione, se poi, tutto crolla a fronte della malattia. Quale malattia? Quella di un occhio stanco che non nutre l'intelletto. Quella di chi si fa aspirare da mondi inesistenti non sapendo di non esistere. Non si colora il nero; si annulla trasparendo. Dai veli e dalle trasparenze possiamo accorgerci di quanto il nostro habitat possa orbitare attorno alla nostra forma. Andando oltre possiamo credere ad una formula di coscienza immortale. Mantieni questa distanza. E osserva chi, oltre il tuo piede, sa guarire dal suo corpo.
07
ottobre 2006
Alessandra Rosini – Trasparenze
Dal 07 al 29 ottobre 2006
giovane arte
Location
GALLERIA LE TELE TOLTE
Calcata, Via San Giovanni, 49, (Viterbo)
Calcata, Via San Giovanni, 49, (Viterbo)
Orario di apertura
sabato, domenica e festivi 10.00 – 20.00 Feriali per appuntamento
Vernissage
7 Ottobre 2006, ore 18
Autore