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Alessandra Rossi – Soffio
La forma si genera attraverso lo slittamento dei piani spaziali, in puro stile giapponese, mentre il quadro perde ogni centro di riferimento e la sua spazialità diventa elastica e distante dalla concretezza, mentre emergono schiume, affiorano spessori atmosferici, si affacciano impalpabili veli cromatici, si sfalda l’orizzonte che non coincide più con una linea di confine ma con l’infinito dello spazio, come se l’artista volesse perdersi nell’universo che lei stessa ha creato
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Sabato 11 aprile alle ore 18.30 si inaugura presso l’Hotel Duchi Vis à Vis (a Trieste in Piazza
dello Squero Vecchio,1) la personale dell’artista triestina Alessandra Rossi.
“L’espressività artistica di Alessandra Rossi declina un valore estetico -scrive Franco Rosso nella
presentazione- che non è determinato da un procedimento tecnico ma da un puro atto mentale,
tant’è che l’attività estetica diviene un modello di comportamento libero da costrizioni, e l’artista
inventa un astrattismo lirico attraverso una giungla si segni grafici che traducono impulsi della
memoria e dell’inconscio. La forma si genera attraverso lo slittamento dei piani spaziali, in puro
stile giapponese, mentre il quadro perde ogni centro di riferimento e la sua spazialità diventa
elastica e distante dalla concretezza, mentre emergono schiume, affiorano spessori atmosferici,
si affacciano impalpabili veli cromatici, si sfalda l’orizzonte che non coincide più con una linea
di confine ma con l’infinito dello spazio, come se l’artista volesse perdersi nell’universo che lei
stessa ha creato. L’eco sonoro emanato dalle sue tele è quello di un soffio, metafora aerea che
può visualizzare l’inizio di una vita, quasi la sintesi di un respiro interattivo con lo spazio che ci
circonda attraverso uno scambio di energia che ci riporta e ci collega al creato”.
Nella stessa giornata, tre opere della Rossi di grandi dimensioni (cm200X200) contribuiscono
alla scenografia dello spettacolo “Luisa e Giulio” che L’Armonia presenta al Teatro Silvio
Pellico.
dello Squero Vecchio,1) la personale dell’artista triestina Alessandra Rossi.
“L’espressività artistica di Alessandra Rossi declina un valore estetico -scrive Franco Rosso nella
presentazione- che non è determinato da un procedimento tecnico ma da un puro atto mentale,
tant’è che l’attività estetica diviene un modello di comportamento libero da costrizioni, e l’artista
inventa un astrattismo lirico attraverso una giungla si segni grafici che traducono impulsi della
memoria e dell’inconscio. La forma si genera attraverso lo slittamento dei piani spaziali, in puro
stile giapponese, mentre il quadro perde ogni centro di riferimento e la sua spazialità diventa
elastica e distante dalla concretezza, mentre emergono schiume, affiorano spessori atmosferici,
si affacciano impalpabili veli cromatici, si sfalda l’orizzonte che non coincide più con una linea
di confine ma con l’infinito dello spazio, come se l’artista volesse perdersi nell’universo che lei
stessa ha creato. L’eco sonoro emanato dalle sue tele è quello di un soffio, metafora aerea che
può visualizzare l’inizio di una vita, quasi la sintesi di un respiro interattivo con lo spazio che ci
circonda attraverso uno scambio di energia che ci riporta e ci collega al creato”.
Nella stessa giornata, tre opere della Rossi di grandi dimensioni (cm200X200) contribuiscono
alla scenografia dello spettacolo “Luisa e Giulio” che L’Armonia presenta al Teatro Silvio
Pellico.
11
aprile 2015
Alessandra Rossi – Soffio
Dall'undici aprile al 07 maggio 2015
arte contemporanea
Location
HOTEL DUCHI D’AOSTA – VIS A VIS
Trieste, Piazza Dello Squero Vecchio, 1, (Trieste)
Trieste, Piazza Dello Squero Vecchio, 1, (Trieste)
Vernissage
11 Aprile 2015, h 18.30
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