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Alessandra Scappini – Macchina e Macchinismo nell’arte contemporanea
presentazione del libro di Alessandra Scappini Macchina e Macchinismo nell’arte contemporanea (Edizioni Mimesis) con la partecipazione di Lucilla Saccà, professore associato in Storia dell’arte contemporanea presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Firenze, e il direttore del Lu.C.C.A. Maurizio Vanni.
Comunicato stampa
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“Macchina e macchinismo nell’arte contemporanea”
Mercoledì 26 maggio 2010 presentazione del libro di Alessandra Scappini
Mercoledì 26 maggio 2010 alle ore 18 nella hall del Lu.C.C.A. - Lucca Center of Contemporary Art a Lucca sarà presentato il libro di Alessandra Scappini Macchina e Macchinismo nell’arte contemporanea (Edizioni Mimesis), con la partecipazione di Lucilla Saccà, professore associato in Storia dell’arte contemporanea presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Firenze, e il direttore del Lu.C.C.A. Maurizio Vanni.
Il libro presenta uno studio sull’influenza della macchina e del macchinismo nelle esperienze artistiche contemporanee, esaminando idee ed atteggiamenti attraverso riferimenti a scritti e testimonianze di artisti e teorici, che diventano modelli emblematici nell’analisi di opere delle varie correnti e dei molteplici nuclei di ricerca così da proporre al lettore un ampio repertorio iconografico esemplificativo delle diverse posizioni e concezioni creative presente anche nel CD allegato al volume.
Un testo che prende spunto dalla invenzione della macchina e dall’innovazione tecnologica ripercorrendo in un excursus dall’Ottocento ai giorni nostri le sue implicazioni nell’immaginario individuale e collettivo relative al rapporto tra natura e artificio, creatività e tecnica, artigianato e industria, estetica e funzione, arte e scienza, produzione seriale e unicità dell’opera, manualità e ready made, creazione e applicazione pratica sulla base di comportamenti diversificati di rifiuto, esaltazione, assimilazione, assuefazione, accettazione, ironia che emergono dallo scenario dei movimenti del XIX secolo alle avanguardie storiche del XX, e dalle neoavanguardie ai tempi attuali.
Con il supporto di teorici di rilievo che si sono interessati in passato alla civiltà delle macchine, da Giedion a Klingender, da Banham a Francastel, da Benjamin a Hauser, considerando gli svolgimenti del tema, sono proposti secondo una cronologia generale aspetti e problemi che si innestano nella fantasia dei romantici, nella verità naturale dei realisti, nella visione ottica degli impressionisti, nell’enigmaticità visionaria dei simbolisti, per scandagliare successivamente le questioni che si manifestano in seno alle prime avanguardie del Novecento, dal Cubismo all’Espressionismo, relative al parallelismo con gli apporti scientifici ed alla vita della metropoli industriale, proseguendo con la celebrazione futurista dell’universo meccanico, e con gli apporti produttivisti e formalisti delle avanguardie russe e delle esperienze neoplastiche. La disamina continua focalizzandosi sulla dissacrazione ironica del macchinismo nel Dadaismo, New Dada e Nouveau Réalisme e sulla negazione totale del tecnicismo propria della Metafisica, del Surrealismo e delle ricerche informali ed espressioniste astratte, per trattare di seguito l’implicazione della serialità meccanica nell’american way of life della Pop Art.
Lo studio si conclude con un’indagine sul recupero della tecnica in relazione alle scienze logiche nell’Optical Art e nelle ricerche minimaliste in concomitanza all’impostazione tautologica delle esperienze concettuali fino agli esempi recenti del mondo elettronico tramite la fotografia digitale e la videoarte.
Si distingue rispetto a trattazioni quasi esclusivamente orientate a cogliere i nessi della macchina e del macchinismo con il design e l’architettura, che nel volume sono accennati per completare un quadro esplicativo concentrato essenzialmente sull’espressione artistica contemporanea, considerando anche le suggestioni che derivano dalla concomitanza del centenario dell’avanguardia futurista ormai concluso, ma che, a maggior ragione, ha generato riflessioni per approfondire la ricerca.
Biografia dell'autrice
Alessandra Scappini, dopo aver compiuto gli studi presso l’ateneo fiorentino e senese, nel cui ambito ha conseguito la Specializzazione in Storia dell’Arte, si è dedicata all’insegnamento presso il Politecnico di Milano ed attualmente presso l’Università degli studi di Firenze svolgendo anche attività di ricerca.
Tra le sue pubblicazioni i cataloghi di mostra Il disegno in Toscana dal 1900 al 1945 e dal 1945 ad oggi, tra il 1998 ed il 1999, il saggio La pittura storica a Firenze ai tempi di Camillo Boito e Pietro Selvatico nel 2002, il volume Thayaht. Vita, scritti, carteggi, promosso nel 2005 dal Mart di Rovereto.
Mercoledì 26 maggio 2010 presentazione del libro di Alessandra Scappini
Mercoledì 26 maggio 2010 alle ore 18 nella hall del Lu.C.C.A. - Lucca Center of Contemporary Art a Lucca sarà presentato il libro di Alessandra Scappini Macchina e Macchinismo nell’arte contemporanea (Edizioni Mimesis), con la partecipazione di Lucilla Saccà, professore associato in Storia dell’arte contemporanea presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Firenze, e il direttore del Lu.C.C.A. Maurizio Vanni.
Il libro presenta uno studio sull’influenza della macchina e del macchinismo nelle esperienze artistiche contemporanee, esaminando idee ed atteggiamenti attraverso riferimenti a scritti e testimonianze di artisti e teorici, che diventano modelli emblematici nell’analisi di opere delle varie correnti e dei molteplici nuclei di ricerca così da proporre al lettore un ampio repertorio iconografico esemplificativo delle diverse posizioni e concezioni creative presente anche nel CD allegato al volume.
Un testo che prende spunto dalla invenzione della macchina e dall’innovazione tecnologica ripercorrendo in un excursus dall’Ottocento ai giorni nostri le sue implicazioni nell’immaginario individuale e collettivo relative al rapporto tra natura e artificio, creatività e tecnica, artigianato e industria, estetica e funzione, arte e scienza, produzione seriale e unicità dell’opera, manualità e ready made, creazione e applicazione pratica sulla base di comportamenti diversificati di rifiuto, esaltazione, assimilazione, assuefazione, accettazione, ironia che emergono dallo scenario dei movimenti del XIX secolo alle avanguardie storiche del XX, e dalle neoavanguardie ai tempi attuali.
Con il supporto di teorici di rilievo che si sono interessati in passato alla civiltà delle macchine, da Giedion a Klingender, da Banham a Francastel, da Benjamin a Hauser, considerando gli svolgimenti del tema, sono proposti secondo una cronologia generale aspetti e problemi che si innestano nella fantasia dei romantici, nella verità naturale dei realisti, nella visione ottica degli impressionisti, nell’enigmaticità visionaria dei simbolisti, per scandagliare successivamente le questioni che si manifestano in seno alle prime avanguardie del Novecento, dal Cubismo all’Espressionismo, relative al parallelismo con gli apporti scientifici ed alla vita della metropoli industriale, proseguendo con la celebrazione futurista dell’universo meccanico, e con gli apporti produttivisti e formalisti delle avanguardie russe e delle esperienze neoplastiche. La disamina continua focalizzandosi sulla dissacrazione ironica del macchinismo nel Dadaismo, New Dada e Nouveau Réalisme e sulla negazione totale del tecnicismo propria della Metafisica, del Surrealismo e delle ricerche informali ed espressioniste astratte, per trattare di seguito l’implicazione della serialità meccanica nell’american way of life della Pop Art.
Lo studio si conclude con un’indagine sul recupero della tecnica in relazione alle scienze logiche nell’Optical Art e nelle ricerche minimaliste in concomitanza all’impostazione tautologica delle esperienze concettuali fino agli esempi recenti del mondo elettronico tramite la fotografia digitale e la videoarte.
Si distingue rispetto a trattazioni quasi esclusivamente orientate a cogliere i nessi della macchina e del macchinismo con il design e l’architettura, che nel volume sono accennati per completare un quadro esplicativo concentrato essenzialmente sull’espressione artistica contemporanea, considerando anche le suggestioni che derivano dalla concomitanza del centenario dell’avanguardia futurista ormai concluso, ma che, a maggior ragione, ha generato riflessioni per approfondire la ricerca.
Biografia dell'autrice
Alessandra Scappini, dopo aver compiuto gli studi presso l’ateneo fiorentino e senese, nel cui ambito ha conseguito la Specializzazione in Storia dell’Arte, si è dedicata all’insegnamento presso il Politecnico di Milano ed attualmente presso l’Università degli studi di Firenze svolgendo anche attività di ricerca.
Tra le sue pubblicazioni i cataloghi di mostra Il disegno in Toscana dal 1900 al 1945 e dal 1945 ad oggi, tra il 1998 ed il 1999, il saggio La pittura storica a Firenze ai tempi di Camillo Boito e Pietro Selvatico nel 2002, il volume Thayaht. Vita, scritti, carteggi, promosso nel 2005 dal Mart di Rovereto.
26
maggio 2010
Alessandra Scappini – Macchina e Macchinismo nell’arte contemporanea
26 maggio 2010
presentazione
Location
LU.C.C.A. – LUCCA CENTER OF CONTEMPORARY ART
Lucca, Via Della Fratta, 36, (Lucca)
Lucca, Via Della Fratta, 36, (Lucca)
Vernissage
26 Maggio 2010, ore 18
Editore
MIMESIS
Autore